martedì 29 novembre 2011

Abbiamo perso!



Una stazione in meno, addio alle complanari del GRA, un canone d'affitto più alto, una maggiore richiesta di terreni edificabili.
Queste le motivazioni che il TAR non ha voluto nemmeno ascoltare giudicando il ricorso di cmb inammissibile.
Il prolungamento della B a Casal Monastero resta a Salini/Vianini ovvero Caltagirone e soci in barba all'urbanistica, ai trasporti e alle esigenze dei cittadini e del territorio. 
Ciliegina sulla torta, queste due fermate ci costano mezzo miliardo di euro. A Torino stanno prolungando la linea 1 di due fermate e siamo consapevoli che è un sistema differente (VAL) con stazioni più piccole e treni più piccoli, e che a roma costruiranno un nuovo deposito e nodo di scambio. Ma a Torino l'operazione costa 70 milioni. Otto volte meno.
Abbiamo perso.

venerdì 25 novembre 2011

E' ancora li'


Il cartellone che ha ucciso due ragazzi è ancora li', all'incrocio tra via Tuscolana e l'Arco di Travertino.
Avvolto dalle strisce di plastica della polizia e con ai piedi qualche mazzo di fiori.
E' li' a denunciare il suo abuso, la sua illegalità. A gridare vendetta contro la barbarie infinita di una città corrotta, minata alle radici dagli opportunismi e dai giochi di potere che si consumano sulla pelle della gente.

Ma è un grido soffocato, inascoltato, sicuramente ignorato dalle migliaia di automobilisti che ingolfano quotidianamente la strada, più attenti a clacsonare il malcapitato di turno appena scatta il verde, più attenti a schivare gli scooter che sorpassano da ogni lato, più attenti a evitare il lavavetri o a osservare impietosi il giocoliere che rotea tre birilli al semaforo.

Col morto tutto cambia. Così come doveva cambiare dopo Messina, dopo L'Aquila, dopo le Cinque Terre, dopo Catanzaro.
Il sindaco ammette che dietro il problema dei cartelloni abusivi c'è una mafia. E l'amministrazione che li approva (o li ignora?) come si può definire?
Ed eccoci, repubblica dedica un'intera sezione all'inchiesta sulla cartellopoli romana.
Il comune lancia una campagna di "sradicamento" a suon di grandi numeri. Mille impianti rimossi. La notizia in prima pagina sulla home page di Roma Capitale. I toni sono i soliti, parole ormai note "task force", "nucleo decoro", "nucleo antiabusivismo". E chi li aveva piantati quei cartelloni, perchè erano li', chi doveva vigilare su questo?
Inutile dire che la rimozione avviene a nostre spese, e non di quelli che gli abusi hanno commesso.
Quindi ora forse tutti i blog, tutti quelli che da anni denunciano questo scandalo e che hanno visto la propria voce spezzata perfino dalla magistratura dovranno cambiare la loro lotta per farsi ridare i soldi dall'amministrazione. 1.100.000 euro. Cosa ci fareste voi?

Hanno promesso che bloccheranno l'installazione di qualsiasi nuovo impianto fino all'approvazione del Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (tutto con le maiuscole perché fa figo).

Allora mobilita(')Roma rivolge una domanda all'assessore all'ambiente Visconti.
Qualche giorno fa in occasione del decoro day infatti l'assessore si era particolarmente stizzito quando gli avevamo fatto notare che aveva intenzione di pagare il bike sharing penoso della nostra città con altri cartelloni. Si è arrabbiato perché secondo lui la quota necessaria a installare le nuove bici era lo 0,4%, una goccia nel mare dei 200.000 mq di pubblicità che abbiamo. Della serie abbiamo fatto 30 facciamo 31.
Bene, assessore, adesso che Roma Capitale ha bloccato i nuovi impianti, che ne sarà delle bici promesse?

giovedì 24 novembre 2011

Ricorso Metro B, sentenza al 30/11


Noi non ci siamo dimenticati che oggi, 23 Novembre il Tar doveva esprimersi sul ricorso per l'affidamento del prolungamento della metro B a Salini.
Non sapete di che parlo? Cliccate qui e qui.
Sappiate comunque che la sentenza è stata rinviata di una settimana.
Appuntamento quindi al 30 Novembre per sapere se per una volta avranno la meglio le ragioni dei cittadini!

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_novembre_23/appalto-metro-b-entro-7-giorni-sentenza-tar-1902281669460.shtml

giovedì 17 novembre 2011

Decoro Day: Stiamo per cominciare


diretta streaming qui: http://noiroma.it/

Il professor Broccoli, archeologo e soprintendente ai beni culturali di Roma Capitale, porta nel dibattito il problema del degrado in quanto problema culturale della popolazione.
 - E' molto più facile e veloce sporcare che pulire.
 - E' difficile identificare il reato nel momento in cui si compie.
La risposta di mobilita(')roma è che solo il controllo capillare sia da parte delle istituzioni che dei cittadini volontari e associazioni è la risposta. Multe, multe e ancora multe. E responsabilizzazione dei cittadini assegnando loro un ruolo attivo nella manutenzione delle aree pubbliche, magari in cambio di sgravi fiscali.

Grandissimi i ragazzi di http://www.decorourbano.org/: uno strumento utile e assolutamente innovativo!

Il capo dei PICS segue i seguenti blog per organizzare il lavoro della squadra secondo le segnalazioni di degrado: www.decorourbano.org, www.riprendiamociroma.com, www.romafaschifo.com....quindi usiamoli!

mercoledì 16 novembre 2011

Degrado Facile

E' fin troppo facile denunciare il degrado di Roma
Metro A, fermata Subaugusta:



Tor di Mezza Via, PdZ Anagnina 2, 4500 euro mq.


Votate il sondaggio qui a destra e scrivetemi le domande che fareste all'assessore all'ambiente!


lunedì 14 novembre 2011

Mobilita(')roma al Decoro Day

Mobilita(')Roma parteciperà al Decoro Day il prossimo giovedì 17 Novembre.
Un evento organizzato dall'assessorato alle politiche ambientali per presentare una campagna atta a contrastare il degrado e a promuovere il decoro nella nostra città.
In qualità di urban blogger siamo stati chiamati insieme ad altri blog e testate a rappresentare il popolo della rete e quindi chi quotidianamente subisce e soffre l’incuria del bene comune, la nostra amata Roma.
In questo senso ci è sembrata un’occasione imperdibile per portare la nostra e la vostra voce direttamente al cuore delle istituzioni cittadine, nella persona dell’assessore Visconti che risponderà alle nostre domande.

La parola a voi dunque. Quale lato del degrado romano vi tocca più da vicino, quale ritenete più grave? Votate il sondaggio qui sotto e commentate il post per raccontare il brutto che non vorreste più vedere e cosa fareste per cambiare le cose. Mobilita(‘)roma sarà orgogliosa di portare la vostra idea di una Roma più bella direttamente a chi prende le decisioni. Fatevi sentire.

Quali aspetti del decoro urbano a Roma sono più gravi?



martedì 8 novembre 2011

Amianto a Torre Angela.



Si scava per la metro, si trova una discarica abusiva con amianto, si ricopre tutto e si modifica il progetto perché non ci sono i soldi per bonificare.
Anche questa è Roma.
I cittadini di Torre Angela lo sanno? Legambiente lo sa? Mobilitaroma li informerà.
Tra l'altro il luogo avrebbe dovuto ospitare in futuro anche il deposito della metro leggera Anagnina-Torre Angela appunto. Cambieranno anche questo progetto? O lo aboliranno direttamente?


Da www.romametropolitane.it:
"Parcheggio a raso presso la Stazione Torre Angela" - Opera della Tratta T7, approvata dal CIPE con Delibera n. 46/2007. Per quanto concerne tale intervento, in relazione al successivo ritrovamento nel sottosuolo di una discarica abusiva (coperta peraltro da terreno vegetale e vegetazione), contenente anche amianto, la cui bonifica richiederebbe un costo eccessivo e non proporzionato all'opera, occorre procedere ad un ridimensionamento attraverso la riorganizzazione del parcheggio esistente che presenta un numero di posti auto pari a circa 110, migliorando in compenso l'importante scambio con il Trasporto Pubblico Locale su gomma per Tor Vergata."

lunedì 7 novembre 2011

Manifestazione PD: dignità senza decoro?

fonte: paconline.it
uploaded via: imageshack.us
Sabato Roma si è riempita di migliaia di manifestanti da ogni parte d'italia. E tralasciando il colore politico la cosa in se' non può essere che positiva, tante persone e tantissimi giovani attivi per chiedere un futuro, per rivendicare diritti, per lottare. Nella metro ho visto e sentito tanti dialetti, tante speranze, tanti sogni e tanta voglia di combattere.

Ma si può reclamare a gran voce dignità per se e per il paese e poi violare le più basilari regole della convivenza civile nonche' del diritto stradale? 
Le strade intorno al capolinea metro di Anagnina sono state completamente invase da pullman turistici parcheggiati alla bell'e meglio. In particolare via Moneta e via Procaccini, a due corsie per senso di marcia che non consentono sosta laterale sono state totalmente occupate, riducendole di fatto a una corsia e aumentando il rischio incidenti per la ridotta visibilità.
Inutile dire che anche tutte le fermate successive erano avvinghiate da sosta selvaggia, sugli spartitraffico, sui marciapiedi, sugli scivoli per disabili, in mezzo alla strada.
Inutile dire inoltre che invece i posti auto regolari e a pagamento erano quasi tutti liberi.

E' questo l'esempio di civiltà con cui vogliamo ricostruire il paese? 

domenica 6 novembre 2011

Dove c'è strage di legalità c'è strage di vite

fonte: it.paperblog.com
uploaded via: imageshack.us
A Roma si può morire di degrado.
Un ragazzo di 30 anni si è schiantato contro un cartellone abusivo piazzato in mezzo allo spartitraffico di via Tuscolana in seguito a una caduta dallo scooter, ed è morto.
A Roma si può morire ammazzati, di pioggia e anche di abusivismo.
Non mi dilungo su questo lasciando all'ottimo articolo degli amici di Cartellopoli il commento sui fatti.
Vorrei solo ricordare che non è la prima volta che si verifica un tale episodio:

Da oggi però non voglio più sentire, parlando di affissioni abusive, che si tratta solo di un problema estetico.
E' un problema di legalità, di diritto innanzitutto. Ed è un problema che fa morire le persone.

Ma come siamo arrivati a ciò? Come è possibile che il proliferare illecito, incontrollato,di cartelloni abusivi abbia distrutto l'immagine di una intera città?
Cartellopoli è un blog antidegrado che da anni denuncia la gravità del problema dei cartelloni abusivi a Roma.
Una battaglia evidentemente scomoda, tanto che a fine 2010 la procura pensa bene di chiudere il sito in quanto istigherebbe alla rimozione fai-da-te dei cartelloni stessi. Il che oltre a essere totalmente falso è anche scioccante. Viene punito chi si ribella a un abuso e non l'abuso stesso. Forse la procura non si rende conto che i cittadini sono stanchi di subire soprusi e la giustizia personale è atto disperato quando c'è totale assenza di legalità.
http://mobilitaroma.blogspot.com/2010/12/sequestrato-cartellopolicom.html

All'inizio del suo mandato la giunta Alemanno vara il cosiddetto Piano Regolatore degli impianti pubblicitari. SI divide la città in zone concentriche, le periferie possono ancora ospitare i famosi 4x3 (12 metri quadri di pubblicità che valgono oro n.d.r.), si tenta di arginare il fenomeno in centro. Tra l'altro viene instituito una specie di condono. Affiggi abusivamente e ti autodenunci? Mi paghi e ti regolarizzo. Una strategia ormai tristemente nota.
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_febbraio_2/deleo-affissioni-polemiche-cartellopoli-181385632599.shtml

Ma quali sono i risultati? Pochi, o nulli. Il centro storico e la città tutta continuano a essere oscurati dagli orridi manifesti. Il problema assume toni politici, e più di un esponente di partito si fa immortalare armato di frullino a segare qualche impianto abusivo. Demagogia o battaglia civile?

La stessa giunta tuttavia sembra avere un atteggiamento ambivalente. Pochi mesi dopo il piano, arriva il rilancio del bike sharing, servizio fiorente in tutte le capitali mondiali e tristemente affossato a Roma. Ma che c'entra? Le nuove biciclette le pagano i privati avendo in cambio spazi pubblicitari per la città. Dalla padella alla brace. A nulla valgono le raccolte firme, le proteste, le manifestazioni.
http://archiviostorico.corriere.it/2011/giugno/21/Car_bike_sharing_nuova_mobilita_co_10_110621011.shtml

Infine, poco prima della tragedia di via Tuscolana il caso arriva in Parlamento. La Melandri sollecita il ministro per i beni culturali Galan a intervenire con un'interrogazione.
http://roma.repubblica.it/cronaca/2011/10/30/news/cartellopoli_il_caso_finisce_in_parlamento_gravi_rischi_per_la_sicurezza_stradale-24121505/

E adesso un trentenne di cui nessun giornale pubblica il nome è morto.
Schiantato contro un cartellone abusivo che sarà valso migliaia di euro a chi l'ha piantato e forse anche a chi ha fatto finta di non vedere l'abuso.
Così poco vale la vita umana?