Perché Roma odia il tram?
Dai tempi del fascismo a Roma si è perpetrato un progressivo smantellamento della estesa rete tranviaria (per approfondire clicca
qui). Negli anni '60 poi il boom economico ha trascinato la città nell'euforia per l'automobile, rinunciando sempre più al mezzo pubblico in favore di quello privato.
Oggi i limiti e i danni di questa scelta sono evidenti a tutti. Ma se le altre città europee hanno da tempo imboccato la via del trasporto pubblico protetto su ferro per salvarsi da traffico e smog, Roma punta i piedi contro ogni tentativo di reintroduzione del mezzo tranviario.
Dal 2000 (anno di inaugurazione dell'8) a oggi non un metro di binari è stato posato a Roma, nonostante i numerosi progetti. Perché?
Un articolo molto mal scritto su Libero di oggi titola.
"Centro salvo dal tram killer. Per ora"
Si riferisce alla richiesta del sindaco di procrastinare l'avvio dei lavori per il prolungamento dell'8 a Piazza Venezia dopo il primo Maggio, causa beatificazione di Giovanni Paolo II.
Se non lo sapete, la giunta ha approvato e finanziato il progetto che
sposterà il capolinea dell'8 a Piazza Venezia passando per via delle botteghe oscure. La motivazione (opinabile) è che il capolinea di Largo Argentina "deturpa" la vista dell'omonimo Teatro. E' anche evidente che questa decisione affossa per sempre la possibilità tanto agognata che l'8 raggiunga la stazione Termini come da progetto originario di Rutelliana memoria.
Tuttavia Piazza Venezia è capolinea di numerosissime linee bus e in futuro ospiterà una fermata della Metro C. Si può quindi salutare il progetto se non con entusiasmo almeno con un sorriso.
E invece l'articolo tuona contro lo "sventramento" del centro storico (meglio le maghine in doppia fila), la pericolosità del tram (che in 12 anni ha causato 3 o 4 incidenti) e un'altra serie di menzogne che potete leggere
qui se vi volete rovinare il fegato.
Ecco,
questo è il clima che regna attorno al tram a Roma. Solo per fare altri esempi:
- A via Nazionale, dove doveva passare la TVA, la soprintendenza ha detto NO in quanto "i fili di alimentazione deturpano l'estetica della strada". Evidentemente non hanno mai passeggiato sugli strettissimi marciapiedi in cui bisogna far attenzione a non morire di smog o investiti dal traffico che la paralizza quotidianamente.
- Il corridoio della mobilità Laurentina-TorPagnotta è stato ridotto da linea tranviaria a semplice filobus.
- Il corridoio della mobilità sulla Palmiro Togliatti è esercitato da normali bus che tolgono una corsia al traffico privato.
Eppure ci sono strade a Roma che sembrano fatte apposta per ospitare una linea di tram e spesso ci sono anche i relativi progetti: via Tiburtina, via Ostiense, viale Palmiro Togliatti, viale Gregorio VII, Viale Marconi, Corso Vittorio Emanuele, via Nazionale, la Cristoforo Colombo, via Guido Reni, viale Angelico.
Ed ecco perché noi vorremo il tram subito:
- Rapido: correndo in corsia riservata e possibilmente con asservimento semaforico non soffre il traffico.
- Capiente: essendo un mezzo a guida vincolata può essere molto lungo
- Ecologico: non produce gas di scarico!
- Economico: costa 10 volte meno di una metropolitana
- Flessibile: ha un tempo di realizzazione ridotto e si può integrare con le linee esistenti per un vero effetto rete
E se i detrattori ci vogliono far credere che il tram può deturpare un centro storico come quello di Roma (stuprato quotidianamente da smog, sosta selvaggia, cartelloni abusivi, camion-bar, tag, rifiuti) date un'occhiata a queste
foto di linee tranviarie in pieno centro storico che creano zone pedonali, belle da vedere e da percorrere:
Dresda (Germania):
Siviglia (Spagna):
Amsterdam (Olanda):
E per finire ecco cosa potrebbe accadere in una delle nostre arterie periferiche (Togliatti, Colombo) se si seguisse l'esempio di Parigi:
Siamo ancora convinti di non volere il tram a Roma?