tag:blogger.com,1999:blog-6947249544382273532024-03-14T05:28:08.016+01:00Mobilita(') RomaIdee su Urbanistica e Mobilità per Roma e non solo, com'è e come la vorremmo.urban dreamerhttp://www.blogger.com/profile/15417127911698760825noreply@blogger.comBlogger263125tag:blogger.com,1999:blog-694724954438227353.post-86943558575165027552016-06-30T17:10:00.001+02:002016-07-13T11:23:13.008+02:00Filobus Laurentina: ottima occasione per la Raggi di dimostrare che è contro i poteri forti <div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-BKRWHLBAAi4/V3UkuB1FZ1I/AAAAAAAACRo/h_wGyZ2YFuQcXr0zGaSsxXL5BrWh4oAFACK4B/s1600/corridoio-eur-ok.jpg" imageanchor="1"><img border="0" height="426" src="https://1.bp.blogspot.com/-BKRWHLBAAi4/V3UkuB1FZ1I/AAAAAAAACRo/h_wGyZ2YFuQcXr0zGaSsxXL5BrWh4oAFACK4B/s640/corridoio-eur-ok.jpg" width="640" /></a><br />
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L'aver incentrato la campagna elettorale su Stadio e Olimpiadi è stato un errore. Soprattutto se si svilisce tutto il dibattito nei termini ideologici di sì/no, contro/a favore tipici del nuovo modo di comunicare (e purtroppo anche governare) tra le masse 2.0. Non perché questi progetti non siano importanti per Roma o perché la priorità sono le buche (altra riduzione assurda delle esigenze di una capitale di 3 milioni di abitanti) che può anche essere vero ma non fa sì che i due temi si escludano a vicenda. Si dice che Stadio e Olimpiadi sono solo regali ai costruttori e ai poteri forti della città. Posto che questo sia tutto da dimostrare, come ha brillantemente argomentato l'ottimo (purtroppo ex) assessore Caudo a RadioRadicale, non c'è bisogno di andare così lontano per ingaggiare la guerra agli speculatori della città. Se volesse, la Raggi potrebbe dimostrare da subito di essere a favore dei cittadini contro i poteri forti. Basterebbe che si interessasse dei "veri problemi" di Roma come vuole la retorica grillina, ad esempio il cantiere infinito del corridoio Laurentina-Tor Pagnotta. Questo progetto è forse più di tutti la summa dei problemi romani: corruzione, parcellizzazione delle competenze, burocrazia infinita, privati che non rispettano gli obblighi di legge. Senza raccontare ogni volta tutta la storia <a href="http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2016/03/24/fine-coda-mai-la-laurentina-ostaggio-di-lavori-senza-fineRoma09.html">partiamo dalla situazione attuale</a>. I cantieri sono aperti da 5 anni. I 45 filobus sono arrivati tutti a Roma dopo essere stati bloccati per anni dalla nota vicenda delle mazzette a Riccardo Mancini, ex ad di Eur SpA fedelissimo di Alemanno. Il corridoio è completo a meno di due opere fondamentali: il ponte sul GRA per arrivare a Fonte Laurentina e la rotonda+sottopasso a Tor Pagnotta che serve anche (e soprattutto) al costruendo centro commerciale Maximo (la cui pubblica utilità è estremamente dubbia, altro che Stadio!). Ebbene il ponte è in carico al consorzio Tor Pagnotta 2, di Caltagirone, che lo deve realizzare in cambio delle migliaia di metri cubi costruiti a ridosso del GRA. Rotonda e sottopasso invece spettano a Parsitalia, società dei Parnasi, quelli che hanno costruito Euroma2, l'orrenda centralità di Castellaccio (dall'altisonante nome di Europarco) che dovrebbero costruire lo stadio della Roma e che stanno edificando il suddetto centro commerciale a ridosso della Laurentina. Ora, grazie all'amministrazione Marino questi privati finalmente hanno messo mano alle opere spettanti, purtroppo però senza completarle. Il ponte è stato posato ma mancano le connessioni con la viabilità esistente, la rotonda abbozzata, il sottopasso non è dato sapere. Sembra che Parnasi sia in difficoltà economiche e non riesca neanche a completare il centro commerciale, puntando sullo Stadio per risollevare la sua situazione finanziaria. Le palazzine di Caltagirone d'altra parte sono parte cantiere e parte invendute, data la scarsissima qualità architettonica, la contrazione del mercato e l'assenza dei servizi quali appunto il corridoio dei filobus che connetterebbe il quartiere con la metro B in pochi minuti. Oltre a queste "grandi opere" poi lo spezzettamento delle competenze raggiunge livelli surreali. All'interno dell'abitato di Tor Pagnotta 2 per esempio la posa dei pali di elettrificazione è in carico a Romametropolitane;
sui pali sarà anche installata l’illuminazione pubblica <a href="http://www.romametropolitane.it/notiziario/Notiziario%20Cantieri.pdf">che però spetta al Consorzio Tor Pagnotta Due</a>. Insomma ce ne è di tutti i colori per fare di quest'opera la battaglia simbolo per rimettere al centro le esigenze dei cittadini e stare col fiato sul collo agli speculatori. Ci auguriamo che la neo sindaca passata la sbornia elettorale voglia cogliere al balzo quest'occasione e iniziare finalmente a occuparsi dei problemi della città.</div>
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urban dreamerhttp://www.blogger.com/profile/15417127911698760825noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-694724954438227353.post-10636971611695578142016-04-11T06:00:00.000+02:002016-04-12T17:49:36.683+02:00Virginia Raggi e la Metro C-inque Stelle<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-ewmR6zpSQ-U/VwUDf5GMRPI/AAAAAAAACMM/luvpBLBu8P8VGrurDg1adp_kp0AqbJyiQ/s1600/20160405_102003.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="480" src="https://3.bp.blogspot.com/-ewmR6zpSQ-U/VwUDf5GMRPI/AAAAAAAACMM/luvpBLBu8P8VGrurDg1adp_kp0AqbJyiQ/s640/20160405_102003.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><a href="http://www.skyscrapercity.com/showpost.php?p=131883615&postcount=32392">Foto di Lor92 da skyscrapercity.com</a></td></tr>
</tbody></table>
La candidata sindaco del M5S ha deciso di <a href="https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=7&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwi6hca6iPrLAhXFsxQKHX-bBkkQFggxMAY&url=http%3A%2F%2Froma.repubblica.it%2Fcronaca%2F2016%2F04%2F02%2Fnews%2Fcomunali_a_roma_raggi_in_tour_sulla_metro_c-136751037%2F&usg=AFQjCNEZ_Egse09WmAWi0bJmypW9MFnZeA&sig2=FzUJfsX1554PNPdl33Xk9A">farsi un giro sulla Metro C</a> per "ridare voce alle periferie". E' stata ovviamente intervistata sul tema che dovrebbe essere forse il più importante della campagna elettorale. Ecco le sue affermazioni e i miei commenti:<br />
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<b> "Metro C è un progetto molto importante ma ha generato finora solo costi". </b><br />
E che cosa ci sarebbe di male? Primo la linea non è ancora completa. Secondo, è universalmente noto che il TPL e in particolare le metropolitane non si ripagano assolutamente da soli. L'introito di biglietti e abbonamenti copre solo in parte il costo di esercizio (quello di costruzione non lo prendiamo proprio in considerazione) di un'infrastruttura così complessa. Per questo il TPL è finanziato con fondi pubblici, che poi altro non sono che le nostre tasse. Quindi secondo il candidato sindaco dovremmo dismettere tutte quelle infrastrutture che non raggiungono l'equilibrio finanziario? Incluse Metro A, B ecc...Piuttosto perché ancora non sono stati appaltati gli spazi commerciali e pubblicitari nelle stazioni della Metro C che porterebbero soldi in cassa? <br />
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<b>"La quantità di persone che la prendono non è comparabile a quelle delle linee A e B".</b><br />
La scoperta dell'acqua calda. Di nuovo, la linea non è completa. Ancora non scambia con nessuna altra metropolitana o ferrovia (eccetto la monca Roma-Centocelle). Non fa rete col sistema attuale. Va da una periferia estrema a quartieri semi-centrali. C'è da stupirsi anzi che venga utilizzata già così tanto e ci sarebbe da aver paura per quando raggiungerà e oltrepasserà il centro. Conosce la Raggi l'incremento che ha avuto la linea quando il capolinea è stato spostato da Centocelle a Lodi? E' inevitabile che col prolungamento verso il centro l'utenza salirà.<br />
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<b>"Sicuramente dovremo chiudere e finire San Giovanni [...]", </b><br />
E ci mancherebbe! <a href="http://www.askanews.it/regioni/lazio/roma-metro-c-stazione-san-giovanni-pronta-al-97-ma-iter-lungo_711767303.htm">La stazione è completa al 97%</a>, in pratica è finita! Purtroppo bisogna attendere la Soprintendenza per capire come saranno le finiture "artistiche" richieste e soprattutto qualcuno dovrà approvare questa ulteriore spesa ma al di là di questo (ennesimo!) intoppo San Giovanni deve aprire al più presto per creare un nuovo nodo di scambio metropolitano che attrarrà sempre più utenti sulla terza linea.<br />
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<b>"[...] e probabilmente anche Colosseo, quanto meno per riportare in equilibrio i conti dell'opera".</b><br />
Quel "probabilmente" fa paura. Più volte i 5 stelle hanno invocato lo stop della linea a San Giovanni, che sarebbe un errore clamoroso: primo perché i fondi per la prosecuzione a Colosseo sono già stanziati e i cantieri aperti da ormai 3 anni! Poi perché sarebbe la condanna della linea A costretta a sopportare nel tratto centrale un carico doppio e ingestibile vista la saturazione in ora di picco. Ma soprattutto perché tutti gli obiettivi della C sarebbero disattesi con enorme spreco di denaro pubblico. Posto dunque che fino a Colosseo si arriva che vuol dire quel "riportare in equilibrio i conti dell'opera"? Ancora la favola che aumentando l'utenza i biglietti ripaghino i costi? Poi perché tornare ancora sui costi e non sottolineare l'importanza dello scambio con la Metro B che diverrebbe un nodo fondamentale non solo per i turisti ma anche per tutti coloro che si spostano tra la periferia est e l'EUR, contribuendo a ridurre la pressione su Termini. Non è chiaro.<br />
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<b>E a chi le chiede cosa ne pensasse di un prolungamento dopo Colosseo risponde: "Dopo si vedrà, ci sono tante cose che non sono andate in metro C, bisogna mettere il punto e iniziare a fare chiarezza".</b><br />
Sul futuro della linea la solita frase politically correct di chi non si vuole esporre ne assumere impegni. Tante cose non sono andate, vero, bisogna fare chiarezza, vero. Chiarire qualsiasi violazione della legge, corruttela ecc ma anche chiarire perché il meccanismo del General Contractor non ha funzionato, perché da anni siamo ostaggio dei capricci dei costruttori, perché le penali non vengono mai pagate, perché si continuano ad accumulare ritardi senza che nessuno ne paghi le conseguenze. <br />
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Ma soprattutto la politica dovrebbe chiarire a se stessa quali sono i suoi obiettivi, rendere Roma più vivibile all'altezza di una capitale europea o condannarla al provincialismo e alla dittatura dell'automobile. "Dopo si vedrà" non è una risposta accettabile da chi si candida a governare la capitale d'Italia e una delle maggiori metropoli europee. "Mettere il punto" certo. Ma non nel senso di bloccare l'opera a danno di tutti i cittadini. bensì rescindere l'attuale contratto, riprendere il progetto originario e portarlo a termine con tempi e costi certi, trasparenza e una visione chiara del futuro della mobilità romana.</div>
urban dreamerhttp://www.blogger.com/profile/15417127911698760825noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-694724954438227353.post-28518176611309618282016-03-29T19:05:00.001+02:002016-03-29T19:05:19.037+02:00L'anno del rilancio dell'EUR: e i trasporti?<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<iframe frameborder="0" height="500" marginheight="0" marginwidth="0" scrolling="no" src="https://maps.google.it/maps/ms?msa=0&msid=204891229262869183066.0004d2508c52357f5010c&ie=UTF8&ll=41.824988,12.43461&spn=0.064215,0.095837&t=h&output=embed" width="650"></iframe><br />
<small>View <a href="https://maps.google.it/maps/ms?msa=0&msid=204891229262869183066.0004d2508c52357f5010c&ie=UTF8&ll=41.824988,12.43461&spn=0.064215,0.095837&t=h&source=embed" style="color: blue; text-align: left;">Un Tram per l'EUR</a> in a larger map</small>
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L'anno 2016 (e seguenti) vedranno il completamento di una serie di opere e progetti importanti all'EUR: la "Nuvola" di Fuksas, futuro cuore del polo congressuale cittadino, l'Acquario SeaLife, la riapertura dello storico LunEUR come parco a tema per bambini 0-12. Più in la' arriveranno poi la ristrutturazione delle ex Torri delle Finanze, nuovo HQ di TIM che ospiterà 3000 dipendenti e, probabilmente, il nuovo stadio dell'AS Roma e centro direzionale annesso nell'area di Tor di Valle. Nel frattempo prosegue il completamento del progetto Europarco in cui si sta ultimando la futura sede dell'ATAC, altro residenziale e dovrebbe partire a breve la costruzione della nuova sede ENI. Insomma stanno per piovere sul quadrante sud ovest della Capitale una serie di grossi poli attrattori di traffico. E quali infrastrutture sono state pensate per supportare questa crescita degli spostamenti? Il ponte dei congressi, che dovrebbe scaricare il saturo viadotto della Magliana e agevolare l'accesso all'EUR dalla Roma-Fiumicino e le opere connesse col nuovo stadio: un altro ponte sul Tevere dall'autostrada allo stadio e, forse, una diramazione della metro B a Tor di Valle. Interventi sicuramente utili ma poco risolutivi oltre che sbilanciati nettamente a favore del trasporto automobilistico. Interventi tralaltro che non fanno "rete" tra loro, privi di una visione complessiva della mobilità del quadrante.<br />
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<b>La dotazione infrastrutturale del quadrante</b><br />
Di fatto l'unica infrastruttura di trasporto di massa a servizio dell'EUR è la Metro B, affiancata molto parzialmente dalla Roma-Lido. Al di la' del Tevere la FR1 connette l'aeroporto di Fiumicino e la Fiera di Roma con la città ma ad oggi il fiume rappresenta una barriera invalicabile di chilometri tra queste linee. Le tre linee di forza si intersecano nel nodo Ostiense-Piramide troppo distante e centrale per rappresentare una valida alternativa di scambio per il quadrante sud. Gli assi della Colombo e Pontina restano sguarniti di tpl di massa.<br />
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<b>Le nuove esigenze</b><br />
E' evidente che l'avvio di quello che era stato chiamato "Secondo Polo Turistico" di Roma con l'apertura del Nuovo Centro Congressi, l'Acquario, il LunEUR e in aggiunta del nuovo mega polo sportivo-direzionale di Tor di Valle richiede una maggiore accessibilità sia dal resto della città che dall'aeroporto e dalla Fiera (che in sinergia con la Nuvola dovrebbe rilanciare il comparto congressuale romano sul piano internazionale). Ad oggi questa esigenza è totalmente disattesa, affidata unicamente all'autostrada Roma-Fiumicino e al congestionatissimo viadotto della Magliana. Le varie centralità che si delineano (Eur, Tor di Valle, Europarco) e quelle esistenti (Muratella, Parco dei Medici) avrebbero bisogno di essere collegate tra loro e con le infrastrutture esistenti.<br />
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<b>La proposta</b><br />
Una risposta a queste esigenze è quella rappresentata nella mappa in alto: una nuova infrastruttura di TPL di massa su ferro in superficie che parta dal Piazzale dell'Agricoltura (capolinea di numerose linee bus) percorra la Colombo nel cuore dell'Eur servendo il Luneur, il polo museale, il vecchio e nuovo centro congressi, l'HQ di Tim e l'Acquario, scambi con la Metro B e prosegua poi verso il Palalottomatica e l'Europarco arrivando al Torrino dove si biforcherebbe da un lato verso MezzoCammino e la Colombo dall'altro verso Tor di Valle (scambio Roma-Lido), il nuovo Stadio e scavalcando il Tevere serva Parco dei Medici e il centro direzionale di Muratella scambiando con la FR1.<br />
La linea potrebbe essere per buona parte in sede riservata e con preferenziazione semaforica alle intersezioni dunque con velocità e affidabilità tali da renderla appetibile e competitiva rispetto al mezzo privato.<br />
La linea si snoda su sedi viarie esistenti o di progetto (ponte e area stadio della Roma) a meno di alcune intersezioni (sovrappassi/sottopassi) da costruire per scavalcare la ferrovia FR1, la Roma-Lido e la Colombo.<br />
Questa proposta assolve a tre funzioni principali:<br />
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<li>Raccordare le 3 linee su ferro esistenti nel quadrante (FR1, Roma-Lido, Metro B) la cui unica intersezione è oggi a Piramide, intercettando i flussi da/per l'aeroporto/fiera, da Ostia e il litorale, e dal centro città tramite la B con funzione di smistatore di tali flussi verso i vari poli attrattori serviti.</li>
<li>Intercettare il traffico su gomma dai principali assi viari in modo da favorire l'intermodalità e "fermare" l'ingresso delle automobili in aree periferiche con appositi parcheggi di scambio. In particolare dalla Colombo, dall'autostrada Roma-Fiumicino con una serie di posteggi attorno alla stazione FS Muratella a servizio anche dell'omonimo complesso direzionale e dal GRA con un interscambio sotto la collina ex Alitalia</li>
<li>Servire la domanda di trasporto pubblico in quartieri oggi distanti dalle linee su ferro come Spinaceto, Torrino, MezzoCammino e al contempo collegare tra loro tutti i poli nevralgici del quadrante come abbiamo già visto.</li>
</ol>
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<b>La fattibilità</b><br />
Calcolando un costo medio per una tranvia di 10mln/eur a km per i 15km complessivi il costo di costruzione della sede tranviaria, delle fermate e della palificata si aggira sui 150 milioni. Aggiungendo 40 milioni per i sovrappassi/sottopassi, 10 milioni per i parcheggi di scambio (a raso o multipiano) e il costo delle vetture siamo a circa 250 milioni. Volendo stimare i sondaggi archeologici, eventuali extracosti, migliorie agli interscambi possiamo dire 300 milioni. Il calcolo è approssimativo ma la cifra è comunque contenuta rispetto ai costi ad esempio di una metropolitana sotterranea. La linea poi potrebbe essere costruita per fasi, iniziando magari dalla tratta Metro B-Tor di Valle per poi proseguire con estensioni progressive.<br />
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Come reperire questi fondi? Una parte sicuramente dovrebbe essere pubblica ma una buona fetta potrebbe essere chiesta come oneri concessori dei progetti privati che la linea interessa (Stadio AS Roma, LunEUR, EuroParco). In particolare si potrebbero dirottare su questa infrastruttura i fondi che l'operazione dello Stadio porterebbe, rinunciando al (dannoso!) prolungamento della metro B a Tor di Valle (quotato da solo 50 milioni!) e chiedendo di adeguare le sedi viarie di progetto nell'area al passaggio del tram.<br />
Altro capitolo nella questione fondi è il famoso e ormai antico Corridoio della mobilità previsto tra l'Eur e Tor de Cenci che, nell'ultima versione presentata, ricalca per buona parte il tracciato della linea qui proposta (ma da realizzare come filovia). Anche i fondi previsti per questa infrastruttura potrebbero confluire in questo progetto più ambizioso (sebbene i comitati di quartiere si siano opposti a questo tracciato preferendo il passaggio sulla Pontina).<br />
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Tutto sommato non sembra risultare poi proprio da "libro dei sogni" la realizzazione di una infrastruttura di trasporto rapida ed ecologica che ricucirebbe insieme parti di territorio, poli attrattori e quartieri ad oggi sfilacciati donando alla mobilità del quadrante una visione unitaria ovviamente incentrata sul mezzo pubblico a discapito di quello privato. Come al solito il problema è la volontà e lungimiranza politica.</div>
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urban dreamerhttp://www.blogger.com/profile/15417127911698760825noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-694724954438227353.post-82149285782022873812016-03-07T14:45:00.000+01:002016-03-07T14:47:01.716+01:00Manifestazione per il tram Saxa Rubra-Laurentina<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.citynews-romatoday.stgy.it/~media/original-hi/21881397445216/nuovi-tram-2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://1.citynews-romatoday.stgy.it/~media/original-hi/21881397445216/nuovi-tram-2.jpg" height="480" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">http://1.citynews-romatoday.stgy.it/~media/original-hi/21881397445216/nuovi-tram-2.jpg</td></tr>
</tbody></table>
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Nato dieci anni fa da una delibera di iniziativa popolare, fortemente voluto dalla cittadinanza e sbandierato come opera importante da ogni amministrazione, compreso in tutti i PRG, PUMS, PSMS e ogni altro strumento urbanistico di programmazione esistito eppure mai uscito fuori dalle carte. O meglio, uscitovi nella triste forma dell'attuale corsia preferenziale per bus che fa zig zag tra le corsie della Togliatti a seconda del municipio in cui ci si trova. E' il "Tram" Saxa Rubra-Laurentina, un ambizioso progetto di mobilità tangenziale in grado, se progettato bene, di collegare tra loro tutte le principali linee di forza del quadrante est e sud della capitale: Ferrovia Roma-Nord, Metro B/B1, FR2, tram 14, Metro C, ferrovia Roma-Centocelle, Metro A, FR 4,6,7,8, Metro B. </div>
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<b>Sabato 12 una manifestazione per tornare a chiederne con forza la realizzazione</b>. I dettagli qui:</div>
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<a href="http://romavii.altervista.org/appello/">http://romavii.altervista.org/appello/</a></div>
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<a href="https://www.facebook.com/events/143466422707096/">https://www.facebook.com/events/143466422707096/</a></div>
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Una nota trasportistica: il grande valore di questo progetto è che si propone di mettere in relazione zone ad oggi separate da barriere urbane notevoli. A nord il Tevere e l'Aniene a Sud la ferrovia, il Parco degli Acquedotti e quello dell'Appia Antica. E' facile presagire che il progetto, qualora mai si faccia, possa venire ridimensionato alla sua parte di più facile realizzazione (cioè quella sulla Palmiro Togliatti, da Ponte Mammolo a Subaugusta). In questo caso la sua valenza trasportistica ne uscirebbe pesantemente intaccata ed in effetti ci si dovrebbe chiedere se per un asse del genere non sia sufficiente l'attuale corriodio della mobilità, magari trasformato in filobus per essere più ecologico. Invece la forza del progetto è proprio quella di porre all'amministrazione la questione fondamentale della segregazione dei quartieri semi-periferici e di una mobilità totalmente imperniata sugli spostamenti periferia-centro che intasano le linee di forza e i nodi di scambio centrali.</div>
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urban dreamerhttp://www.blogger.com/profile/15417127911698760825noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-694724954438227353.post-27600943474710480562016-02-29T17:39:00.001+01:002016-03-09T10:40:58.119+01:00Via Albalonga per una mobilità nuova<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<a href="https://cittadinirediroma.files.wordpress.com/2016/02/cropped.jpg?w=723" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="332" src="https://cittadinirediroma.files.wordpress.com/2016/02/cropped.jpg?w=723" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
I <a href="https://cittadinirediroma.wordpress.com/" target="_blank">cittadini di Re di Roma</a> hanno un nuovo comitato a rappresentare le istanze di vivibilità, sostenibilità e mobilità nuova del quartiere. Fa piacere vedere un movimento spontaneo di cittadini che al contrario di molti altri "NIMBY" a priori scende in strada per chiedere la finalizzazione di un intervento ottimo messo in campo in via "sperimentale" dalla giunta Marino. Parliamo della regolamentazione della sosta e della viabilità di via Albalonga, il regno del famoso Tiramisù di un ben noto produttore e purtroppo anche regno indiscusso della sosta selvaggia. L'intervento attuato ha ridotto la larghezza della strada introducendo un parcheggio centrale per motoveicoli, una tecnica ben nota all'estero col nome di Road Diet. In questo modo si impedisce fisicamente la sosta selvaggia aumentando la fluidità del traffico e diminuendo smog, rumore e in generale aumentando la vivibilità della strada che diventa più piacevole per pedoni e ciclisti e più "redditizia" per i commercianti (benché si pensi erroneamente il contrario). Caduto Marino la sperimentazione rischia di venire cancellata, fagocitata dalle vecchie logiche per cui far "contenti" i commercianti vuol dire tollerare la sosta irregolare. Perché permetterlo? <a href="http://www.muoversiaroma.it/muoversiaroma/articolo.aspx?id=16933" target="_blank">Via Giolitti e via Marsala l'hanno spuntata</a> e lì la disciplina di traffico provvisoria diventerà definitiva grazie alla <a href="http://www.romafaschifo.com/2016/03/sorpresa-i-cordoli-che-salveranno-la.html">sistemazione con cordoli delle corsie</a>. Via Albalonga è forse una strada di serie B? Non ci interessa perché non serve a fare bella figura con i pellegrini del Giubileo? Per evitare il peggio i cittadini hanno organizzato un sit-in Sabato 5 Marzo alle 11 proprio in via Albalonga per chiedere a gran voce la sistemazione della strada che renda definitiva la sperimentazione. Un'iniziativa lodevole che mi vede favorevole al 100% e veramente entusiasta che finalmente qualcuno si batta per istanze che sono considerate civiltà in tutto il resto del mondo (Road Diet, ciclabili leggere, ecc...) e suonano "aliene" solo a Roma. Qui tutti i dettagli dell'evento:<br />
<a href="https://cittadinirediroma.wordpress.com/2016/02/15/lascialadoppia-la-nuova-mobilita-di-roma-parte-da-via-albalonga/">https://cittadinirediroma.wordpress.com/2016/02/15/lascialadoppia-la-nuova-mobilita-di-roma-parte-da-via-albalonga/</a></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://www.facebook.com/events/209891856027830/">https://www.facebook.com/events/209891856027830/</a></div>
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urban dreamerhttp://www.blogger.com/profile/15417127911698760825noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-694724954438227353.post-81490412438128069282015-12-18T19:32:00.001+01:002015-12-18T19:38:53.126+01:00Roma Capitola<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-rOYvVyrT9RU/VnGZjifkq3I/AAAAAAAACHs/zkaMCQGnMhE/s1600/RomaTraffico.png" imageanchor="1"><img border="0" height="640" src="http://2.bp.blogspot.com/-rOYvVyrT9RU/VnGZjifkq3I/AAAAAAAACHs/zkaMCQGnMhE/s640/RomaTraffico.png" width="632" /></a><br />
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Quando ho scritto il primo post su questo blog Roma, ormai 5 anni fa, Roma probabilmente aveva gli stessi problemi di oggi. Viabilità al collasso, congestione stradale, trasporto pubblico insufficiente. Al contrario di oggi però c'erano delle speranze. C'era un piano regolatore (con tanti difetti per la verità), c'erano dei progetti e delle idee, sebbene per la maggior parte ereditati da molti anni se non decenni prima e sicuramente perfettibili. Oggi non c'è più nulla. Non c'è una visione, un piano, idee di lungo medio o breve termine per salvare la città dall'implosione.<br />
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<a href="http://www.iltempo.it/roma-capitale/2015/12/16/metro-c-cantieri-chiusi-e-operai-a-casa-1.1489931" target="_blank">Oggi hanno chiuso i cantieri della <b>Metro C</b></a> per l'ennesimo contenzioso tra i costruttori e gli enti finanziatori. Non sono mai stato un disfattista, la linea è attiva per 20 km e contrariamente a quanto la stampa sensazionalista vuole farci credere è stata realizzata in un tempo non così assurdo (7 anni). E' pur vero che in origine il progetto prevedeva che oggi (2015) la linea sarebbe dovuta arrivare a Piazzale Clodio. Invece siamo ancora fermi a 700 metri da San Giovanni, dalla linea A e dall'integrazione col resto della rete. Ci sono solo 3 stazioni metro in costruzione in tutta Roma e oggi anche questi pochi cantieri si sono fermati allontanando ancora di più il sogno di una vera rete metropolitana, di un centro storico pedonalizzato e libero dalle auto, di una città accessibile. La sciagurata formula del General Contractor, il controllo blando dell'appaltatore pubblico nei confronti del costruttore privato, il vuoto politico intorno a un'opera che (quasi) tutti considerano vitale ma nessuno si espone per il suo completamento, le sacrosante inchieste della magistratura poi intimidiranno qualsiasi politico o dirigente futuro dal mettere mano a un progetto ormai considerato solo una palla al piede, invece che farlo ripartire sui binari della legalità, con la conseguenza che i cittadini saranno stati truffati due volte.<br />
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Certo in questi anni ha visto la luce anche la <b>metro B1</b> le cui frequenze continuano a essere imbarazzanti e che è stata lasciata incompleta: i parcheggi di Annibaliano e Conca d'Oro mai aperti, i negozi del capolinea Jonio mai completati impedendo l'accesso dal viale omonimo, la passerella ciclopedonale sull'Aniene ancora da costruire.<br />
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Nel frattempo poi <b>le due linee esistenti</b> sono cadute in uno stato di abbandono letale che rende gli spostamenti quotidiani un disagio costante per i cittadini: la colpa? Il carrozzone di Atac indebitato fino al collo da gestioni criminali e da una Parentopoli vergognosa, gli scioperi bianchi e quelli autorizzati (uno al mese minimo), la resistenza del personale a controlli sulla produttività, l'assenza di investimenti urgenti sulle infrastrutture (sottostazioni elettriche, binari...), la manutenzione fantasma.<br />
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Sul fronte delle <b>ferrovie ex concesse</b> la situazione è ancora più drammatica: <a href="http://ostia.romatoday.it/ostia/roma-lido-peggior-linea-d-italia.html" target="_blank">la Roma-Lido vince il trofeo di peggior ferrovia d'Italia</a> e bisogna solo sperare nell'acquisizione da parte di privati, la Roma-Viterbo che non ha mai brillato per affidabilità vede il cantiere per la nuova stazione di attestamento a Flaminio (necessario per aumentare la frequenza delle corse nella tratta urbana) <a href="http://www.metroxroma.it/2015/11/flaminio-roma-nord-a-che-punto-sono-i-ritardi/" target="_blank">già in ritardo clamoroso</a> e infine la <a href="http://www.lineadiretta24.it/cronaca-di-roma/dimezzato-trenino-termini-giardinetti.html" target="_blank">Roma-Giardinetti ridotta</a> da un taglio sconsiderato a Roma-Centocelle in quanto sostituita dalla metro C (con frequenze di 12 minuti) e con un capolinea che dista 500 metri dalla stazione della metro.<br />
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Parliamo di <b>tram</b>? Il 3 è tornato sui binari ma ancora non riesce ad arrivare a Trastevere e ormai, a quasi dieci anni dalla soppressione, non si capisce proprio perché. Stop. Non vale la pena menzionare lo sbandierato "prolungamento" alemanniano dell'8 a Piazza Venezia, che ha affossato pesantemente la possibilità di riprendere un giorno l'ottimo progetto rutelliano della TVA. Per il resto il nulla. Tram lenti, vecchi, inaffidabili, troppe fermate e corsie preferenziali non rispettate rendono inefficiente anche la pur piccola rete tranviaria capitale.<br />
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In tema di "<b>preferenziali</b>", che con Alemanno sono state rese liberamente attraversabili grazie alle placchette gialle in sostituzione dei cordoli, mentre il PGTU approvato da Marino ne evidenzia l'utilità per l'aumento della velocità commerciale dei mezzi pubblici e quindi per la puntalità e attrattività nella pratica nulla è stato fatto. Sopravvive come uno spauracchio il cantiere infinito del <b>corridoio Laurentina-Tor Pagnotta</b>, ad oggi di fatto una preferenziale di 1,5 km percorsa da normali bus. I fantomatici 45 filobus bimodali che vi dovevano sfrecciare sopra cominciano ad arrivare a Roma (ma non sappiamo che farci) dopo essere stati bloccati a Bologna per anni grazie all'inchiesta sulle tangenti all'ad di Eur SpA, fedelissimo di Alemanno, Riccardo Mancini, oggi in carcere. Mancano all'appello il ponte sul GRA e la rotatoria a via di Tor Pagnotta per completare finalmente (metà de) l'opera. Questi ultimi cantieri essendo a carico di privati (rispettivamente Caltagirone e Parnasi che hanno costruito in lungo e largo palazzoni e centri commerciali in zona) sono partiti con estremo colpevole ritardo e a tutt'oggi sono incompleti, <a href="http://eur.romatoday.it/altre/filobus-laurentina-ponte-gra-rotatorie-ultimazione-lavori.html" target="_blank">ultima data stimata per la consegna Dicembre 2015</a>. Forse i più attenti, anziani o pazzi ricorderanno che l'appalto includeva anche un secondo corridoio tra l'Eur e Spinaceto/Torrino/Mezzocammino. Dopo 8 anni di nulla oggi esce fuori un nuovo percorso che elimina la preferenziale sulla Colombo (spazio alle maghine!) ma prevede un tortuoso passaggio per le vie interne dei suddetti quartieri. Altri 100 milioni buttati.<br />
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Sul fronte della <b>ciclabilità</b> niente da dire, vuoto spinto. Nemmeno il povero Marino, sindaco ciclista è riuscito a lasciare un segno.<br />
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Una piccola svolta su alcuni cantieri per la <b>viabilità</b> invece nella sua sfortunata consiliatura c'è stata: completate le rotatorie sull'Ardeatina (progetto bloccato da anni a causa del patto di stabilità e riaperto grazie al Giubileo), completata la Prenestina Bis (sebbene con una disciplina di traffico ridicola che non consente l'immissione sul GRA verso sud), ripresi i cantieri per l'allargamento della Tiburtina (ancora in alto mare in molti tratti), inaugurati i cavalcavia di Villa Spada a Fidene e la bretella tra Casalotti e Boccea. Proseguono, seppur lentissimamente, i lavori per la viabilità in zona SDO/Pietralata, che non serviranno a nulla se non si investe su un rilancio urbanistico dell'area. Finanziato per metà il Ponte dei Congressi dal governo, bloccato il ponte della Scafa da ritrovamenti archeologici. Velo pietoso sull'allargamento della Portuense a fronte dell'ampliamento del cavalcavia ferroviario. Fermi da anni per fare 100 metri di asfalto.<br />
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Sulle <b>ferrovie</b>, di competenza regionale, il tanto lodato Zingaretti ha ancora tutto da dimostrare: avviati i cantieri per la nuova stazione a Ponte di Nona, fermi da qualche parte i vari raddoppi (FR2 Ponte di Nona-Guidonia, FR8- Campoleone-Aprilia). La stazione FS Pigneto sulla FR1, fondamentale futuro nodo di scambio con la metro C aspetta solo l'apertura del cantiere. Quando? Nel 2016 dovremmo riavere un ramo di anello ferroviario con la riattivazione di Vigna Clara e una navetta a spola su binario singolo per la stazione Ostiense. Utile ma non proprio una rivoluzione.<br />
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Di <b>progetti futuri</b> neanche l'ombra. La gara per la linea metro D annullata. Il prolungamento della metro B a CasalMonastero bloccato. Quelli di A, B1, metro leggera Anagnina-Torre Angela sono solo carta. Marino voleva 7 nuovi tram e non è riuscito ad avviare neanche un cantiere, nemmeno per la fantomatica inutile linea 1 che avrebbe interamente sfruttato dei binari già esistenti. Il futuro della tratta centrale della Metro C immerso nella nebbia di immobilismo e processi. Nemmeno si pianifica l'ormai improcrastinabile manutenzione e potenziamento della metro B. Vengono quasi da rimpiangere le sparate di alemanniano periodo come la monorotaia sulla Togliatti.<br />
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Questo il quadro a tinte foschissime della mobilità nella capitale. E io onestamente dopo anni di ricerche, studi, informazione, dibattiti, interviste, condivisione e perfino litigate sono stufo. Oggi è giorno di targhe alterne. Non possiamo usare le macchine perché le polveri sottili ci stanno uccidendo. L'ultima volta hanno pensato bene oltre alle targhe alterne di fare lo sciopero dei trasporti pubblici. Eh sì perché il problema non è trovare un'alternativa seria all'auto. Il problema è che non piove da tanto, troppo tempo.</div>
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urban dreamerhttp://www.blogger.com/profile/15417127911698760825noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-694724954438227353.post-87429104800471104072015-10-21T18:12:00.001+02:002015-10-21T18:12:10.099+02:00Metro C e centro storico: tante idee e pochi fatti.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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In questi giorni si è tornato a parlare di Metro C e in particolare della prima tratta che interessa il centro storico, dalla quasi conclusa San Giovanni, alle porte della città antica, fino alla stazione di Piazza Venezia, cuore del centro storico, ancora da progettare ma con una parte dei fondi già disponibili. </div>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-6GzI7_mqakk/Vidp-1JXFWI/AAAAAAAACFI/BWts-Fyf7WE/s1600/122826618-c0b3fd55-6825-4230-b055-62c43fbfe4f8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="360" src="http://2.bp.blogspot.com/-6GzI7_mqakk/Vidp-1JXFWI/AAAAAAAACFI/BWts-Fyf7WE/s640/122826618-c0b3fd55-6825-4230-b055-62c43fbfe4f8.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ritrovamenti archeologici nella stazione San Giovanni Metro C</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
La prima notizia è che <a href="http://www.romatoday.it/politica/stazione-metro-c-san-giovanni-progetto.html" target="_blank">è stato presentato il progetto preliminare per la valorizzazione della stazione San Giovanni</a> con un allestimento che esalti la stratigrafia rinvenuta durante lo scavo archeologico della stazione, come per esempio <a href="http://www.romatoday.it/cronaca/scavi-metro-c-fermata-san-giovanni-.html" target="_blank">la fattoria di età imperiale</a> con il bacino idrico più grande mai ritrovato a Roma. L'esempio sarebbe quello delle "stazioni dell'arte" del metrò napoletano che piuttosto che musealizzare i reperti puntano a "evocare" la storia dei livelli attraversati con materiali e allestimenti ad hoc. Insomma una gran bella novità se non fosse che il progetto arriva veramente in ritardo rispetto sia <a href="http://www.metrocspa.it/t.asp?t=18" target="_blank">all'avanzamento dei lavori</a> in stazione (ormai quasi completata) che alla data di consegna prevista cioé fine dicembre 2015. Resta da sperare che il progetto di valorizzazione non venga usato come scusa per ritardare ulteriormente la consegna della stazione la cui apertura <a href="http://www.metroxroma.it/2015/09/temporale-estivo-sulla-linea-c-san-giovanni-slitta-al-2018-e-ritardo-di-un-anno-per-colosseo/" target="_blank">potrebbe addirittura slittare al 2018</a> per non diminuire la frequenza dei treni.</div>
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<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-qjeJm74i19U/VieZ-Nkm59I/AAAAAAAACFY/OMxt4gz4lYw/s1600/31010789.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="http://3.bp.blogspot.com/-qjeJm74i19U/VieZ-Nkm59I/AAAAAAAACFY/OMxt4gz4lYw/s320/31010789.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Gli ascensori del Vittoriano</td></tr>
</tbody></table>
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Venendo alla stazione Venezia invece, ancora tutta da pensare, diverse voci autorevoli hanno in questi giorni dato la loro "visione" più o meno fantasiosa o ardita per la realizzazione delle uscite: dall'ex soprintendente ai Beni architettonici di Roma, Ruggero Martines, che propone di <a href="http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/15_settembre_27/uscita-stazione-metro-potrebbe-essere-vittoriano-1516d566-6542-11e5-b742-179fcf242c96.shtml" target="_blank">sfruttare gli ascensori del Vittoriano "allungandoli" sottoterra fino a intercettare la nuova stazione metro</a>,</div>
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<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-GnkgVEfkx-g/Viee4R9FAyI/AAAAAAAACFo/F4grBboRh50/s1600/ForiImperialidellanuovalineaDdellametropolitanadiRomabyABDRarchitettiassociati.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="223" src="http://2.bp.blogspot.com/-GnkgVEfkx-g/Viee4R9FAyI/AAAAAAAACFo/F4grBboRh50/s320/ForiImperialidellanuovalineaDdellametropolitanadiRomabyABDRarchitettiassociati.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il progetto di ABDR della stazione Venezia della metro D</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
consentendo di uscire quindi dalla metro direttamente al Campidoglio o proprio sulla terrazza delle quadrighe, all'architetto Desideri che disegnò il progetto preliminare della metro D la cui stazione di scambio con la C a Piazza Venezia prevedeva di <a href="http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/15_ottobre_17/stazione-campidoglio-fori-imperiali-ecco-progetto-piazza-venezia-c1c8e0fa-74fc-11e5-a7e5-eb91e72d7db2.shtml" target="_blank">sfruttare per le uscite le numerose gallerie già presenti sotto il colle del Campidoglio</a>, le famose Latomie capitoline. Un'ipotesi suggestiva di integrazione tra il patrimonio archeologico della città e le nuove infrastrutture. C'è da dire che entrambe le proposte, per quanto affascinanti, tengono poco conto delle caratteristiche che ha assunto la stazione Venezia dopo l'ultima revisione progettuale: innanzitutto l'abbandono del modello Roma che prevedeva gallerie di diametro maggiorato per ospitare anche le banchine. Si procederà invece come fatto finora costruendo un grande scatolare di stazione che necessariamente sarà ubicato sotto l'aiuola centrale della piazza dunque piuttosto lontano sia dagli ascensori del Vittoriano che dal Campidoglio per portare fin lì le uscite. Nel progetto originario della linea C infatti erano previste tre uscite: a Piazza Santi Apostoli, a Piazza Madonna di Loreto e a via dei Fori Imperiali davanti al Museo del Risorgimento. </div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: justify;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-PiCANh2m8ng/Vieu0TVBX1I/AAAAAAAACF4/CcjP8y7qH4M/s1600/PiazzaVeneziaUsciteOrig.PNG" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="http://1.bp.blogspot.com/-PiCANh2m8ng/Vieu0TVBX1I/AAAAAAAACF4/CcjP8y7qH4M/s320/PiazzaVeneziaUsciteOrig.PNG" width="245" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Progetto originario della stazione Venezia con le 3 uscite</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
Annullato il bando per la metro D e quindi eliminato il nodo di scambio a Venezia e dovendo rivedere i costi della tratta T2 della metro C la terza uscita fu cassata. (In una stazione di scambio tra due linee sono necessarie per legge almeno 3 uscite). L'uscita in Piazza Madonna di Loreto poi, a seguito del ritrovamento dell'Auditorium di Adriano fu riposizionata. Il progetto cambiò ulteriormente sotto Alemanno quando fu commissionato uno studio per terminare la linea C proprio a Piazza Venezia per cui la stazione sarebbe dovuta diventare il capolinea della metro C. Fortunatamente l'idea è stata accantonata e quest'anno è stato presentato un nuovo progetto che prevede la prosecuzione oltre Colosseo con le stazioni Venezia, San Pietro e Ottaviano. Dunque Venezia torna passante e non capolinea. L'ultima versione cambia di nuovo anche l'ubicazione delle uscite: una resta a piazza Madonna di Loreto e l'altra invece finisce a Nord-Ovest all'incrocio con via del Plebiscito sotto il Palazzo Venezia come si può vedere nella figura sottostante.</div>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-v_EvqXaP1uo/ViexPoIAqSI/AAAAAAAACGE/SRzQ48N0mCc/s1600/Piazza%2BVenezia%2BMetro%2BC.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="408" src="http://2.bp.blogspot.com/-v_EvqXaP1uo/ViexPoIAqSI/AAAAAAAACGE/SRzQ48N0mCc/s640/Piazza%2BVenezia%2BMetro%2BC.PNG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ultima versione della stazione Venezia</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
In questa immensa confusione progettuale, politica, urbanistica e economica è confortante sentire che voci autorevoli tornino a interessarsi del destino della tratta più importante della metro archeologica per eccellenza, la linea C sebbene con proposte goffe e poco realistiche. L'archietetto Desideri (che ha anche progettato la nuova stazione Tiburtina e le stazioni della metro B1) dice: "<i>per valorizzare come una vera risorsa l’area archeologica centrale è impensabile far arrivare i turisti con il pullman, no?</i>". E ancora: "<i>L’unico tema è quello della volontà di realizzarlo. Per costi e tempi siamo nella normalità per quel che riguarda le stazioni della metropolitana</i>". Infine: "<i>La linea dovrebbe arrivare almeno in piazza Venezia: se poi pensiamo a Roma 2024, ai Giochi, è evidente che la città avrebbe bisogno di una rete</i>". Frasi così semplici dirette e vere che fanno commuovere. Così presi dalla caccia alle streghe, dalle teorie complottistiche, dalle spending review, dai mafiosi capitali ci siamo dimenticati tutti e soprattutto chi amministra la città che Roma merita di più. Un contesto eccezionale come Piazza Venezia, cerniera tra l'area archeologica centrale, via del Corso e l'ansa barocca ha delle potenzialità che la metropolitana potrebbe realizzare al meglio. Sognare di passare sottoterra tra i resti delle vetrerie medievali che affacciavano sull'antica via lata, trovarsi poi nell'Auditorium adrianeo che ospitò le orazioni di politici e filosofi e infine uscire davanti al Vittoriano e a Palazzo Venezia, con davanti una via dei Fori Imperiali pedonalizzata, a pochi passi il tram 8. Sarebbe possibile. Basta volerlo. E farlo bene. Non ci possiamo arrendere a un'idea di città che non sa valorizzare la sua bellezza grazie alla modernità , che non sa sognare.</div>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-UkG-rcsmfiU/Vie4kM-4BiI/AAAAAAAACGU/E6wV7KG0o7Q/s1600/piazza%2Bvenezia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://4.bp.blogspot.com/-UkG-rcsmfiU/Vie4kM-4BiI/AAAAAAAACGU/E6wV7KG0o7Q/s640/piazza%2Bvenezia.jpg" width="480" /></a></div>
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urban dreamerhttp://www.blogger.com/profile/15417127911698760825noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-694724954438227353.post-18158975702238553492015-09-25T14:14:00.000+02:002015-09-25T14:14:03.383+02:00Prenestina BIS: l'ingorgo annunciato<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-4jkku4f05Bc/VgJ7jHjPhUI/AAAAAAAACEA/Vbvvn7MIE4I/s1600/PrenestinaBIS.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="176" src="http://1.bp.blogspot.com/-4jkku4f05Bc/VgJ7jHjPhUI/AAAAAAAACEA/Vbvvn7MIE4I/s640/PrenestinaBIS.PNG" width="640" /></a></div>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-tY5VAFiKGu8/VgKW-vnDv0I/AAAAAAAACEg/jr_pkuMCLSk/s1600/TrafficoPrenestina.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="182" src="http://2.bp.blogspot.com/-tY5VAFiKGu8/VgKW-vnDv0I/AAAAAAAACEg/jr_pkuMCLSk/s640/TrafficoPrenestina.PNG" width="640" /></a></div>
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Come volevasi dimostrare l'apertura della Prenestina Bis ha portato con se gli ingorghi attesi alle estremità della nuova strada dove si passa dalle due corsie per senso di marcia a una e viceversa. Il sindaco durante l'inaugurazione ha annunciato che <a href="http://www.abitarearoma.net/inaugurato-il-primo-tratto-della-prenestina-bis/#.VgU5uMvtlBc" target="_blank">il secondo lotto dell'opera (ovvero la strada dalla rotatoria di via Longoni al GRA) sarà pronto entro Novembre</a>. Speriamo che sia effettivamente così per non veder sprecati questi 14 milioni e 7 anni di cantieri.</div>
</div>
urban dreamerhttp://www.blogger.com/profile/15417127911698760825noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-694724954438227353.post-19760251384989839632015-09-10T18:02:00.003+02:002015-09-10T18:02:52.052+02:00Apre la Prenestina Bis: ancora a metà.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<a href="http://www.abitarearoma.net/prenestina-bis-dal-21-settembre-apre-tratto-fino-viale-longoni/#.VfFI-BHtmko" target="_blank">Il 21 Settembre 2015 apre la Prenestina Bis</a>. Per chi non la conoscesse si tratta di un bypass a 4 corsie della sovraffollata consolare nel tratto a una corsia per senso di marcia. In particolare apre il solo primo lotto, in verde nella mappa che si diparte dalla Prenestina con una rotatoria all'altezza del deposito Atac, sottopassa il parco di tor Tre Teste in galleria, emerge su via di Tor Tre Teste con un'altra rotatoria e poi si riallaccia alla Prenestina all'altezza di via Longoni con un'altra rotatoria allungata. La notizia è sicuramente positiva se non altro perché il cantiere, <a href="http://www.abitarearoma.net/?s=prenestina+bis#.VfGkOhHtlBc" target="_blank">di lunghissima gestazione e iter burocratico "alla romana"</a> con continui rinvii, modifiche, stop e start è partito realmente solo nel 2009 e fino all'inizio dell'anno era completo per il 50%. In 6 mesi si è recuperato quello che non è stato fatto in 6 anni. Onore al merito della giunta Marino quindi, che si è impegnata per chiudere i lavori. Il primo lotto da solo però è tutt'altro che benefico in termini di viabilità. Come si vede dalla mappa segnato in giallo, il secondo lotto (che non è ancora pronto) collegherà la prenestina bis direttamente al GRA, solo allora si potrà evitare la consolare con un miglioramento delle condizioni viabilistiche. Ad oggi invece la nuova arteria produrrà solo due ingorghi: uno nel tratto tra la Togliatti e l'imbocco della Prenestina BIS (in rosso a sinistra) che è stato assurdamente mantenuto a una corsia e uno nel tratto tra via Longoni e il GRA almeno finché non aprirà il secondo lotto (in rosso a destra). A cosa si deve il ritardo del secondo lotto? Al solito è colpa dello spezzettamento delle competenze: mentre il primo lotto è stato realizzato a spese del Comune il secondo invece è a carico di un privato come opera a scomputo per delle concessioni edificatorie in zona. In più c'è di mezzo anche l'ANAS che gestendo il GRA ha dovuto dire la sua sulla connessione con il nostro amato odiato raccordo. In particolare oltre a far modificare il progetto più volte ha imposto la realizzazione di una complanare (attualmente in fase di realizzazione, in blu nella mappa) tra gli svincoli Prenestina BIS e Tor Bella Monaca per agevolare l'afflusso/deflusso dalla nuova arteria. Per l'ennesima volta quindi il 21 settembre si inaugura un'opera a metà e non resta che augurarsi che il secondo lotto venga concluso rapidamente e che non cali l'attenzione della giunta sul cantiere. Resta comunque l'amarezza di un progetto nato sbagliato e mai corretto per la strettoia che rimarrà prima della Togliatti, che essendo un incorcio semaforizzato lascia facilmente predire ingorghi atroci quando nell'imbuto si riverserà anche tutto il traffico della prenestina bis. E dire che lo spazio per raddoppiare anche quel piccolo tratto di 400 metri c'è, basterebbe espropriare un benzinaio e una striscetta del deposito Atac. La speranza è l'ultima a morire, forse gli ingorghi paurosi convinceranno il comune a effettuare il raddoppio tra dieci anni. Sebbene costruire nuove strade non sia la risposta che ci aspettiamo per risolvere il problema traffico, se si fa che almeno si faccia con cognizione di causa.</div>
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urban dreamerhttp://www.blogger.com/profile/15417127911698760825noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-694724954438227353.post-18417521916760845642015-06-26T18:06:00.001+02:002015-06-26T18:08:31.000+02:00Perché la Metro C a Lodi è così importante<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-pWrutorGSgo/VY1LK7sOvPI/AAAAAAAACA4/apkQ5yIqQJM/s1600/IMG-20150502-WA0022.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="http://4.bp.blogspot.com/-pWrutorGSgo/VY1LK7sOvPI/AAAAAAAACA4/apkQ5yIqQJM/s640/IMG-20150502-WA0022.jpg" width="640" /></a></div>
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Lunedì 29 Giugno la metro C arriva a Piazza Lodi, anzi un po' più avanti, su via La Spezia, incrocio con via Orvieto. "Quasi" a San Giovanni insomma, lambendo le Mura Aureliane. Il che vuol dire a un passo dalla metro A e alle porte del centro storico. E' vero ci arriva con ben 4 anni di ritardo e con le vicende che ormai tutti sappiamo, in ogni caso dopo 7 anni di cantieri. Non l'eternità che la stampa diffamatoria vuole farci credere. Perché è così importante questa nuova tratta di 6 stazioni e 6 km?</div>
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<ol style="text-align: left;">
<li style="text-align: justify;">Ovviamente perché porta la Metro C in prossimità di uno snodo del TPL fondamentale quale San Giovanni, a 600 metri dalla metro A e a 400 metri dal tram 3.</li>
<li style="text-align: justify;">Perché la nuova tratta attraversa quartieri densi non solo di residenti ma anche di attività e poli d'attrazione come Pigneto e Centocelle e lo fa seguendo un percorso nuovo, baricentrico rispetto ai quartieri attraversati contribuendo ad alleggerire il carico sugli assi della Casilina e della Prenestina serviti faticosamente dalla Roma-Giardinetti e dal tram.</li>
<li style="text-align: justify;">Con la nuova tratta la frequenza dei treni sarà di 6 minuti da Lodi ad Alessandrino e resterà di 12 minuti da Alessandrino a Pantano, un passo in avanti verso frequenze di passaggio da vera metropolitana che contribuiranno notevolmente ad incrementarne l'utenza.</li>
<li style="text-align: justify;">La nuova tratta dovrebbe attrarre sulla Metro C un numero molto più elevato di utenti, grazie alla possibilità di raggiungere facilmente il centro, la metro A e come detto zone frequentatissime come il Pigneto.</li>
<li style="text-align: justify;">Grazie all'aumento del numero di passeggeri dovrebbe (ma siamo nel campo della speranza) crescere la convinzione dell'amministrazione nel proseguire l'opera fino a Prati e oltre con tutte le stazioni previste.</li>
</ol>
<span style="text-align: justify;">Si può dire insomma che la vera Metro C debutta lunedì ed entra di diritto nella rete del TPL romano, migliorandola sensibilmente.</span><br />
<span style="text-align: justify;">Qualche rammarico resta. Fra tutti la mancata costruzione per tempo della stazione FS Pigneto che avrebbe costituito insieme alla metro un nodo di scambio su ferro formidabile per smistare il traffico tra la FR1 (da Fiumicino a Tiburtina e Roma Nord) e il quadrante est della città. Inoltre l'orario di servizio che resta 5:30-23:30 tutti i giorni. Sarebbe stato il caso di equipararlo a quello delle altre due linee prolungandolo all'1:30 il venerdì e il sabato, in modo da incentivare chi raggiunge le zone della "movida" a usare il mezzo pubblico.</span><br />
<span style="text-align: justify;">In ogni caso si arriverà anche a quello, nel frattempo accogliamo con entusiasmo la nuova apertura e vigiliamo sul futuro dell'opera. Tutte le informazioni pratiche sui nuovi percorsi dei bus afferenti alla linea si possono trovare qui: <a href="http://www.atac.roma.it/page.asp?p=227" target="_blank">http://www.atac.roma.it/page.asp?p=227</a><br /></span></div>
urban dreamerhttp://www.blogger.com/profile/15417127911698760825noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-694724954438227353.post-27738337796463537312015-06-12T11:46:00.004+02:002015-06-12T11:47:52.927+02:00Mobilit(iamoci) per la metro C a Chiesa Nuova! <div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/hphotos-xaf1/v/t1.0-9/11392815_851615664873971_7832718543145210182_n.jpg?oh=6a1933e6a6dc65880968526fc959c8c1&oe=55ED2137" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="284" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/hphotos-xaf1/v/t1.0-9/11392815_851615664873971_7832718543145210182_n.jpg?oh=6a1933e6a6dc65880968526fc959c8c1&oe=55ED2137" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">www.metroxroma.it</td></tr>
</tbody></table>
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L'immagine qui sopra parla da sola (grazie agli amici di metroxroma.it). Nel futuro della metro C mancano completamente le stazioni nel cuore del centro storico, lungo l'asse di Corso Vittorio Emanuele. Si vuole tirare dritto da P.zza Venezia a San Pietro, con un bel tubo di 2 km senza stazioni. Al modico costo di un miliardo e due. Non proprio bruscolini. Tutto questo è assolutamente inaccettabile. Dopo aver falciato via negli anni la stazione Argentina per problemi archeologici insormontabili e Risorgimento per la vicinanza a Ottaviano hanno pensato bene di gettare la spugna anche su Chiesa Nuova, l'unica stazione superstite a servizio del centro storico. Dal punto di vista trasportistico è la disfatta dell'intera linea C, che perde attrattività, le cui stazioni centrali superstiti scoppieranno, che vedrà fallire l'obiettivo di pedonalizzare diffusamente il centro. Dal punto di vista economico è un massacro di risorse. Dal punto di vista politico è una presa in giro, perché la stazione si PUO' e si DEVE fare. Meglio due anni di cantiere in più che decenni e decenni di congestione. <br />
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Per difendere con i denti la realizzazione della stazione Chiesa Nuova, domenica 14 Giugno alle 10:30 si svolgerà un flash mob organizzato dal comitato MetroxRoma. Se ci tenete al futuro di Roma, alla possibilità di lasciare le macchine a casa, a una città dove ci si muove più velocemente e si respira meglio, a una città più bella non mancate!</div>
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Qui sotto il link all'evento facebook:</div>
<a href="https://www.facebook.com/events/1654909061412217/" target="_blank">https://www.facebook.com/events/1654909061412217/</a></div>
urban dreamerhttp://www.blogger.com/profile/15417127911698760825noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-694724954438227353.post-37078203779871224512015-05-06T16:35:00.002+02:002015-05-06T16:35:36.567+02:00Jonio, Lodi, Chiesa Nuova: il punto sulla metro romana.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-pAPRHPfWpIo/VUeNhfCYYEI/AAAAAAAAB-4/eTAsoA2LFfA/s1600/IMG-20150502-WA0038.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-pAPRHPfWpIo/VUeNhfCYYEI/AAAAAAAAB-4/eTAsoA2LFfA/s640/IMG-20150502-WA0038.jpg" height="138" width="640" /></a></div>
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Il 2015 è un anno di grandi novità per la rete metropolitana romana. Il 21 Aprile ha <a href="http://www.agenziamobilita.roma.it/it/metro-b1-jonio.html" target="_blank">aperto la stazione Jonio</a>, nuovo capolinea della metro B1, avvicinando alla rete metro popolosi quartieri come Tufello, Val Melaina e Talenti e chiudendo, per ora, il progetto della diramazione B1 partito dieci anni fa. La metro C d'altro canto dopo l'inaugurazione nel Novembre scorso ha visto l'orario di esercizio allungarsi prima dalle 18:30 alle 21:30 e <a href="http://www.muoversiaroma.it/muoversiaroma/articolo.aspx?id=12562" target="_blank">pochi giorni fa alle 23:30</a>, in linea con gli orari delle altre due linee. La linea C inoltre è destinata a breve ad allungarsi di altri 6 km verso il centro. Sei nuove stazioni, Mirti, Gardenie, Teano, Malatesta, Pigneto e Lodi sono state appena consegnate dal costruttore MetroC SpA a Atac, consentendo di effettuare il preesercizio e di ottenere i nulla osta dell'USTIF per l'apertura della <a href="http://www.muoversiaroma.it/muoversiaroma/articolo.aspx?id=12584" target="_blank">nuova tratta promessa entro Luglio</a>. Un salto di qualità per la terza linea romana che si avvicina verso il centro e lo snodo fondamentale di San Giovanni attraversando il cuore dei quartieri Centocelle e Pigneto e soprattutto aumentando le frequenze che passeranno da 12 a 6 minuti nel tratto Alessandrino-Lodi. Il 30 Aprile le stazioni sono state fatte conoscere al pubblico con un Open Day che ha permesso di visitarle anche internamente. Le stazioni sono molto ampie e luminose con grandi atrii e spesso aree che ospiteranno anche esercizi commerciali. Le sistemazioni esterne a volte sono, a mio parere, molto riuscite come nel caso di Teano e Pigneto, in altre si poteva fare molto meglio: esemplare il caso di Mirti in cui i volumi di copertura delle uscite risultano eccessivamente pesanti, l'anello stradale intorno alla piazza è stato mantenuto troppo largo ed è già devastato dalla sosta selvaggia su entrambi i lati, ostruendo tra l'altro gli attraversamenti pedonali, i marciapiedi laterali rifatti in bitume e non in pietra come lo square centrale e quest'ultimo con poche tristi alberature e le solite panchine modello pietra tombale. </div>
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Cosa ci aspetta dunque dopo queste grosse novità? L'orizzonte futuro è molto meno eccitante del presente. Ad oggi rimangono attivi sul suolo romano solamente 3 cantieri metro, ovvero le restanti stazioni in costruzione della linea C: San Giovanni, di cui si auspica una apertura entro metà 2016 sebbene i lavori siano abbastanza indietro; Ipponio e Fori Imperiali in cui gli scavi veri e propri devono ancora cominciare e per le quali bisognerà attendere (almeno) altri 5 anni. Una tappa intermedia da segnare sul calendario sarà la fine dei lavori al pozzo di via Sannio che, contenendo la croce di scambio tra i due binari paralleli della linea C consentirà di alzare le frequenze fino a 4 minuti tra Alessandrino e San Giovanni. Togliendo i lavori di rifacimento dell'armamento ferroviario sulla linea A (che ne comportano la chiusura anticipata alle 21:30) e i lavori al nuovo nodo di scambio metro A/RomaNord a Flaminio rimane proprio poco sul piatto. E una città con un così pesante deficit di infrastrutture di trasporto come Roma non può permettersi altri anni di stasi prima di avviare le altre fondamentali opere. Il <b>prolungamento della Metro B a Casal Monastero</b> sembra ripartito grazie alla decisione del TAR che respinge il ricorso delle aziende classificate seconde per l'appalto e in seguito <a href="http://www.metroxroma.it/2015/04/entro-giugno-il-nuovo-project-financing-per-il-prolungamento-della-linea-b-tra-rebibbia-e-casal-monastero/" target="_blank">all'incontro tra costruttori e Comune per rivedere il project financing diminuendo le cubature originariamente previste</a>. Il nuovo piano dovrebbe essere pronto a Giugno ma se la copertura finanziaria sarà sufficiente a portare la linea blu fuori dal GRA con annesso nodo di scambio non è dato sapere. L'ipotesi ventilata dall'amministrazione tempo fa era quella di realizzare per ora solo la fermata San Basilio con i fondi disponibili, una strada che spero non sia perseguita.<br />
Gli investimenti per <b>il potenziamento della linea B</b> invece sono bloccati dalle pastoie della burocrazia. In breve si attende una nuova normativa di sicurezza da parte del ministero alla luce della quale i Vigili del Fuoco potranno dare il loro nulla osta al potenziamento delle sotto stazioni elettriche. Questi lavori sono indispensabili per garantire alla linea l'energia necessaria a far circolare i nuovi treni CAF in corso di immissione, i quali consumano molta più elettricità in primis per via degli impianti di condizionamento.<br />
Infine veniamo al capitolo più spinoso, <b>il proseguimento della linea C</b> oltre Fori Imperiali. <a href="http://www.romametropolitane.it/stampa/PDF%20Comunicati%20stampa/150331%20Comunicato_Linea%20C%20Decreto%20Fare%20e%20Sblocca%20Italia.pdf" target="_blank">I soldi per Venezia ci sono</a> ma nelle intenzioni dell'amministrazione la linea C deve arrivare a Ottaviano per il Giubileo del 2025 con solo 3 stazioni: Venezia, San Pietro e Ottaviano appunto. Si riaffaccia lo spettro della cancellazione di Chiesa Nuova, unica stazione rimasta nel progetto su Corso Vittorio Emanuele dopo l'archiviazione di Argentina. Le motivazioni sarebbero da ricercarsi in una questione di tempi e soldi. Tuttavia <a href="http://mobilitaroma.blogspot.it/2014/11/la-metro-c-non-si-deve-fermare-anzi-si.html" target="_blank">come abbiamo già detto</a> cancellare Chiesa Nuova sarebbe un errore che pagheremmo per sempre. La decisione finale è ancora lungi dall'essere presa, anche perché non esiste ancora la copertura finanziaria, ma se non si cambia rotta subito si rischia davvero di buttare al vento una quantità di soldi pubblici vergognosa. Anche perché la metro C assorbe la maggior parte dei finanziamenti possibili per il TPL romano mentre restano al palo tutti i prolungamenti progettati e le nuove linee tranviarie promesse. Mi auguro che l'amministrazione si ravveda e non punti solo alla fretta di inaugurare opere per Giubileo e Olimpiadi ma alla costruzione di una rete che migliori definitivamente le condizioni di vita dei cittadini.</div>
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urban dreamerhttp://www.blogger.com/profile/15417127911698760825noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-694724954438227353.post-11939200231988231922014-11-11T19:46:00.001+01:002014-11-11T19:46:35.588+01:00La Metro C non si deve fermare: anzi sì, a Chiesa Nuova.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://c2.staticflickr.com/4/3536/3467524315_5ce9fbaaf4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://c2.staticflickr.com/4/3536/3467524315_5ce9fbaaf4.jpg" width="640" /></a></div>
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Domenica 9 Novembre 2014 la metro C ha preso vita, seppur nella sua tratta più periferica e con orari e frequenze limitati (ma temporanei). Un passo epocale tuttavia. Specialmente per i tantissimi pendolari della periferia est che da anni (dal 2008 per l'esattezza) non avevano più un collegamento su ferro con la città. Il "progetto" Metro C dunque va avanti con la tratta fino a Lodi ormai completata e in collaudo (apertura prevista estate 2015) e le stazioni fino al Colosseo in fase di scavo. Poi bisogna puntare dritti al centro storico. La stazione Venezia grazie ai fondi dello sblocca Italia sarà inserita nell'attuale tratta e il cantiere aprirà presumibilmente entro il prossimo anno. Il resto è stato nebbia fino a pochi giorni fa. Ricordiamo che il <a href="http://www.vacanze-roma.org/wp-content/uploads/2011/09/metro-c-roma.bmp" target="_blank">progetto originario</a> prevedeva dopo Venezia le fermate Argentina, Chiesa Nuova (su Corso Vittorio), San Pietro, Risorgimento, Ottaviano e Clodio-Mazzini. Sei stazioni per liberare il centro dalla morsa del traffico sull'asse più turistico della città. Argentina fu cassata ormai molti anni fa per problematiche archeologiche insormontabili. Poi l'oblio. Seguì la proposta di project financing avanzata da MetroC SpA che prevedeva le fermate Venezia, Chiesa Nuova, San Pietro, Ottaviano, Oslavia, Auditorium e Farnesina. Tuttavia la proposta è risultata irricevibile in termini economici per l'attuale amministrazione. Fu ventilata quindi la sciagurata l'ipotesi di fermarsi per sempre a piazza Venezia. Infine le dichiarazioni recenti dell'amministrazione: <a href="http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/14_ottobre_23/metro-c-fino-ottaviano-due-fermate-piazza-venezia-55def432-5a7d-11e4-a20c-1c0cce31a000.shtml" target="_blank">si arriverà a Ottaviano ma bypassando totalmente Corso Vittorio Emanuele cioé cancellando la fermata di Chiesa Nuova</a>. Due sole stazioni dunque dopo Venezia: San Pietro e Ottaviano. Risorgimento abbandonata per la vicinanza con Ottaviano e Clodio perché sostituita dal futuro tram della musica su viale Angelico. Chiesa Nuova invece abbandonata per il "rischio di aumento di costi e tempi dovuti alle problematiche archeologiche". 3km e 2 stazioni. Il tutto per la modica cifra di 1,2 Miliardi di euro.</div>
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Tutto questo è inaccettabile. Perché? Dal punto di vista trasportistico raggiungere Ottaviano è imprescindibile per chiudere la maglia del centro storico e consentire finalmente alla tratta centrale della linea A di alleggerirsi caricata com'è oggi dall'essere l'unica linea a servizio appunto del centro. Altrettanto imprescindibile è realizzare la fermata a Chiesa Nuova tuttavia. Una stazione strategica, a 400 metri da Piazza Navona e Campo dei Fiori, a pochi passi da via Giulia (che potrebbe essere finalmente pedonalizzata!). Fondamentale non solo per i milioni di turisti che visitano il cuore del centro ma anche per le migliaia di dipendenti di alberghi, uffici, ristoranti, negozi, studi professionali, La stazione che svuoterebbe di colpo il 64 e il 40 i bus più affollati e pericolosi di Roma. Le indagini archeologiche condotte per anni hanno rivelato reperti importanti ma non hanno decretato l'impossibilità di costruire una stazione in quel punto. Ora, si parla di contenimento di tempi e costi. Tuttavia sarebbe ben più pesante spendere altri 1,2 miliardi di euro pubblici per una linea che non raggiunge gli obiettivi per cui era nata, cioé liberare il centro dal traffico. Se poi si guarda a esempi simili ma più virtuosi come quello di Napoli il paragone è imbarazzante. I tempi sono stati lunghi è vero, ma i tesori archeologici rinvenuti (ben più eclatanti dei nostri) saranno integrati nelle stupende nuove stazioni. Una vera metro archeologica insomma. Dunque serve una forte volontà politica. Si rescindesse pure il contratto col contraente attuale che tanti problemi ha creato sinora con la sciagurata formula del general contractor e si indica una nuova gara. Ci vorrà qualche anno in più ma i benefici saranno per sempre. Con un miliardo e due si realizzerebbero per dire i prolungamenti della metro B a casal monastero, della A a Torrevecchia e la linea leggera Anagnina-Tor Vergata. Per dire. E' necessario non abbandonarsi al motto di "non ci sono le risorse" perché è una scelta che potremmo pagare per sempre. </div>
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urban dreamerhttp://www.blogger.com/profile/15417127911698760825noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-694724954438227353.post-42739123385205608792014-11-07T19:33:00.000+01:002014-11-07T19:33:02.183+01:00Metro C: istruzioni per l'uso<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-uLHexRXZkms/TLND9vP-mkI/AAAAAAAAABs/zGDFmMRoDkI/s1600/LineaC.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-uLHexRXZkms/TLND9vP-mkI/AAAAAAAAABs/zGDFmMRoDkI/s1600/LineaC.jpg" height="368" width="640" /></a></div>
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<a href="http://www.ignaziomarino.it/apre-la-metro-c/" target="_blank">Domenica apre la Metro C</a>.<br />
<div style="text-align: justify;">
Ho sempre immaginato diverso il giorno in cui l'avrei scritto su queste pagine. La mia passione per il trasporto pubblico romano è nata proprio sette anni fa quando scoprii che nella nostra città era in procinto la costruzione di una terza linea metropolitana. Un evento che avrebbe potuto rivoluzionare il volto stesso della città. Quello che è successo dopo lo sappiamo tutti. I numerosi problemi archeologici, gli stop, i ritardi, le varianti, le inchieste, fino all'apertura mancata di un mese fa. In ogni caso oggi ci siamo. Con un po' di amarezza. Aprono 15 stazioni della tratta più periferica, da Pantano a Centocelle per 13 km.<br /><span style="background-color: #fafafa; color: #343434; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 24px; text-align: left;">Nella prima fase, la linea C del metrò sarà attiva dalle 5,30 alle 18,30. Previsto un treno ogni 12 minuti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: #fafafa; color: #343434; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; font-weight: bold; line-height: 24px; text-align: start;">Il servizio di trasporto pubblico nell'area</span><span style="background-color: #fafafa; color: #343434; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 24px; text-align: start;"> della Metro C non subirà modifiche e inoltre sarà attivata una navetta express tra il temporaneo capolinea di Centocelle e Termini. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: #fafafa; color: #343434; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; font-weight: bold; line-height: 24px; text-align: start;">Delle 15 nuove stazioni della metropolitana </span><span style="background-color: #fafafa; color: #343434; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 24px; text-align: start;">- Monte Compatri, Graniti, Finocchio, Bolognetta, Borghesiana, Due Leoni/Fontana Candida, Grotte Celoni, Torre Gaia, Torre Angela, Torrenova, Giardinetti, Torre Maura, Torre Spaccata, Alessandrino, Parco dei Centocelle - dieci sono dotate di parcheggi di scambio per un totale di<b> 2692 posti auto e circa cento per le moto</b>. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: left;"><br />Questi i fatti. Sicuramente la nuova infrastruttura avrà la sua utilità. La periferia est di Roma torna ad avere un collegamento su ferro con la città, dopo i tanti anni di chiusura della ferrovia concessa Roma-Pantano da Pantano a Giardinetti. Un aiuto all'intasatissima via Casilina. Tanti nei però accompagnano questa inaugurazione. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
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<ul>
<li><span style="text-align: left;">La chiusura alle 18:30 che taglia fuori la fascia più intensa di pendolarismo. Motivata dalla necessità di continuare i collaudi sulla tratta successiva fino a Lodi. Evitabile? Forse. A Milano la nuova linea 5 chiude alle 23:30 benché la tratta successiva in costruzione sia anch'essa in fase di collaudo. Non si sono voluti pagare straordinari serali agli operai?</span></li>
<li><span style="text-align: left;">La frequenza di 12 minuti. Difficile parlare di metropolitana. Alcuni treni regionali passano più frequentemente. C'è da dire però che questa sarà comunque la frequenza finale prevista per la tratta Pantano-Grotte Celoni a regime.</span></li>
<li style="text-align: left;">Il ritardo di 3 anni. Poco da aggiungere.</li>
<li style="text-align: left;">La mancata realizzazione di alcune fondamentali opere di supporto alla nuova metro, come la tranvia Ponte Mammolo - Subaugusta che avrebbe migliorato notevolmente la connessione tra MC, MA e MB. O la stazione FR1 Pigneto, nodo di scambio cruciale per gli utenti della Metro C quando arriverà a Lodi. </li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
In ogni caso questa situazione durerà solo qualche mese. Entro la prossima estate infatti sarà operativo anche il tratto Centocelle-Lodi e le frequenze (da Alessandrino a Lodi) arriveranno a 6 minuti. Ancora non ottimali ma molto meglio. Sarà anche possibile scambiare con la metro A a San Giovanni (700 metri) e con il tram 3 (400 metri). Il vero salto di qualità comunque non sarà tanto l'apertura di San Giovanni MC ma quella dello scambio sotto via Sannio, quando la frequenza arriverà a 4 minuti. Ci vorranno ancora 3 anni almeno. Poi gli occhi saranno puntati sui lavori fino al Colosseo e oltre. Proprio sulla tratta centrale, la più significativa, si sta consumando una storiaccia tutta romana. Si vuole fermamente concludere la tratta fino a Ottaviano con il fondamentale scambio con la MA, cancellando tuttavia, per risparmiare, l'unica fermata prevista su Corso Vittorio, in piazza della Chiesa Nuova. Questo è inaccettabile e ne riparlerò. Per ora "godiamoci" questa inaugurazione, continuando a lottare affinché il progetto metro C sia il più utile possibile a sconfiggere il traffico di Roma.</div>
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urban dreamerhttp://www.blogger.com/profile/15417127911698760825noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-694724954438227353.post-42481019160481328532014-10-09T16:05:00.001+02:002014-10-09T16:05:10.117+02:00La luce in fondo al corridoio?<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://s9.postimg.org/yq9ui90m7/Corridoio_Laurentina_Tor_Pagnotta.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://s9.postimg.org/yq9ui90m7/Corridoio_Laurentina_Tor_Pagnotta.png" height="640" width="596" /></a></div>
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Nel giorno della fumata nera per l'apertura della Metro C (di cui parleremo poi) una notizia forse storica rischia di passare in sordina. Sembra (condizionale d'obbligo) che il 15 Ottobre aprano i cantieri per l'agognato ponte sul GRA per il corridoio filobus Laurentina-Tor Pagnotta. Con anni di ritardo. Dopo inchieste processi arresti. Vero. Senza il ponte però l'opera non ha alcun senso e soprattutto non potrà mai arrivare a Trigoria. Quindi speriamo sia la volta buona. Se lo fosse ci potremmo aspettare la fine dei cantieri tra un anno e mezzo, quindi per inizio 2016. Dopo 6 anni dall'avvio dei primi lavori. Il tempo che ci vuole per fare un ametropolitana. E ci sono ancora due problemi: i filobus coinvolti nell'inchiesta su Finmeccanica e i tratti di corridoio che deve completare Parsitalia (alias Mr.Parnasi l'uomo dello stadio della Roma a Tor di Valle per intenderci) che sta costruendo il <a href="http://www.maximoshopping.it/" target="_blank">centro commerciale Maximo</a> tra Laurentina e Tor Pagnotta. Un bel guazzabuglio che si spera sia risolto quando il ponte sarà completato. Nel frattempo il Municipio rilancia la stessa idea di Alemanno di far passare i normali bus nel corridoio. All'uopo sono stati spesi altri soldi per modificare le corsie di entrata e uscita consentendo a tutte le linee transitanti sulla Laurentina (e non solo a 5) di poter sfruttare la preferenziale. Tutto ciò pare sarà possibile a Novembre. Qualcosa pare muoversi insomma in questa disgraziata vicenda che ci auguriamo possa avere presto una fine.</div>
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urban dreamerhttp://www.blogger.com/profile/15417127911698760825noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-694724954438227353.post-36557809702339338132014-09-26T18:54:00.003+02:002014-09-26T18:54:58.639+02:00Aperto il nuovo parcheggio per Onorevoli a Piazza Farnese<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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Ieri sera mi sono concesso il lusso di una passeggiata al centro, per rinfrancare lo spirito con la Grande Bellezza della Capitale. Questo lo spettacolo che mi si è parato di fronte a Piazza Farnese, ISOLA PEDONALE. Camminare era quasi impossibile nella discarica di lamiere che l'avevano assediata. Tutte auto blu, o di rappresentanza, con autisti in attesa che i loro "Signori" uscissero dalla festa elegante che si stava tenendo all'ambasciata di Francia. Chiaramente c'era anche un bel dispiegamento di forze dell'ordine. Solo a me tuttavia questo inferno di lamiera sembrava oltre che orribile, deturpante e anche un insulto dai ricchi ai poveracci che preferiscono camminare, palesemente ILLEGALE. Lorsignori non possono difatti posteggiare legalmente altrove e recarsi alla festa a piedi rispettando una città, i suoi monumenti e gli altri cittadini e turisti che la vivono. Il caro Marino deve stare molto attento alle sue mosse e anche al muro contro muro su (esempio) la pedonalizzazione (sacrosanta) del Tridente, perché se questi sono i risultati allora hanno ragione tutti quelli che gli danno contro.</div>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-06O5K2Jcjy8/VCWMpQQql4I/AAAAAAAAB7w/SNGs0aBlovk/s1600/IMG_20140925_231919652.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-06O5K2Jcjy8/VCWMpQQql4I/AAAAAAAAB7w/SNGs0aBlovk/s1600/IMG_20140925_231919652.jpg" height="360" width="640" /></a></div>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-swEgXuwxJac/VCWMppXVrhI/AAAAAAAAB74/mqJlxdG8AOE/s1600/IMG_20140925_231930882.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-swEgXuwxJac/VCWMppXVrhI/AAAAAAAAB74/mqJlxdG8AOE/s1600/IMG_20140925_231930882.jpg" height="360" width="640" /></a></div>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-41PHyVAD-JA/VCWMq7zv9OI/AAAAAAAAB8M/4FuzmtxQGeA/s1600/IMG_20140925_232041079.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-41PHyVAD-JA/VCWMq7zv9OI/AAAAAAAAB8M/4FuzmtxQGeA/s1600/IMG_20140925_232041079.jpg" height="360" width="640" /></a></div>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-gt6feYiXl6s/VCWMrOAPQXI/AAAAAAAAB8I/Url8w_XJ-ME/s1600/IMG_20140925_232152732.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-gt6feYiXl6s/VCWMrOAPQXI/AAAAAAAAB8I/Url8w_XJ-ME/s1600/IMG_20140925_232152732.jpg" height="104" width="640" /></a></div>
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urban dreamerhttp://www.blogger.com/profile/15417127911698760825noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-694724954438227353.post-32604627673445183102014-09-22T14:37:00.000+02:002014-09-22T14:37:19.765+02:00Nuove date per la Metro di Roma<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<a href="http://www.romametropolitane.it/immagini/mappa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.romametropolitane.it/immagini/mappa.jpg" height="456" width="640" /></a></div>
<a href="http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/09/20/news/metro_c_open_day_alla_stazione_di_centocelle-96237584/" target="_blank">L'apertura straordinaria al pubblico della stazione Metro C Parco di Centocelle</a> il 20 Settembre è stata occasione per l'assessore Improta di chiarire le prossime tappe delle nuove agognate metropolitane di Roma. Stando alle sue parole il calendario sarà:<br />
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<ul style="text-align: left;">
<li><b><u>11 Ottobre 2014</u></b>: apertura Metro C da Pantano a Parco di Centocelle, un treno ogni 12 minuti e orario di servizio dalle 5:30 alle 18:30</li>
<li><b><u>Gennaio/Febbraio 2015</u></b>: apertura stazione Jonio nuovo capolinea della diramazione B1</li>
<li><b><u>"Entro l'estate o Giugno/Luglio 2015"</u></b>: apertura Metro C fino alla stazione Lodi</li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
Ancora una volta siamo costretti a registrare uno slittamento del cronoprogramma. La tratta Centocelle-Lodi metro C doveva essere consegnata dal costruttore a Romametropolitane il 20 Agosto, pena corpose penali. Che ne è stato delle regole fissate nell'atto attuativo dunque? C'è da dire che i lavori sono proprio agli sgoccioli, concentrandosi sulle finiture superficiali delle stazioni. Perché dunque dobbiamo aspettare altri 10 mesi per vederla in funzione? Bisogna credere alle voci circolate sulla stampa che parlano di problemi legati al software di gestione della linea? Anche i 9 mesi di pre esercizio che Atac ha effettuato sulla Pantano-Centocelle sembrano eccessivi. In ogni caso tra pochi giorni la terza linea metro di Roma sarà realtà. Una realtà ancora lontana dalla rivoluzione sperata. Le frequenze troppo basse e la chiusura alle 18:30 (non si poteva fare almeno 20:30?) condizioneranno pesantemente il successo della linea almeno finché non si arriverà a Lodi. Sembra quasi che il comune nutra sfiducia nei confronti di Atac sulla gestione della nuova linea, speriamo solo di non dover assistere alle scene già viste per la B1 con guasti e interruzioni continue. </div>
<div style="text-align: justify;">
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<div style="text-align: justify;">
Improta si è finalmente anche sbilanciato sul futuro della linea verde oltre Venezia. Il comune, dice, è intenzionato a completare il progetto (fino a Clodio) perché questa è la scelta trasportisticamente più sensata. Devo dire che è confortante sentire queste parole, finalmente qualcuno che parla di un'infrastruttura pubblica in termini di ingegneria del trasporto. D'altro canto però non sono affatto rose e fiori perché il proseguimento della linea è condizionato alla decisione congiunta di tutti gli enti finanziatori, Regione e Ministero delle Infrastrutture. Sul piatto pesano troppi dissidi politici: quello tra Improta e la Regione, accusata di non riconoscere abbastanza fondi a Roma per il trasporto pubblico, quello tra il comune e MetroC SpA, il costruttore della linea, un rapporto difficile e ormai incrinato dopo i continui arbitrati e richieste di extra costi solo temporaneamente sopiti con l'atto attuativo dello scorso anno. Nessuno vuole sobbarcarsi tante grane per un progetto a lunghissimo termine (quindi dal riscontro elettorale nullo) e dal costo così elevato. Speriamo che l'amministrazione Marino non sarà ricordata come quella che ha affossato la Metro C.</div>
</div>
urban dreamerhttp://www.blogger.com/profile/15417127911698760825noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-694724954438227353.post-50231634260615014762014-08-01T19:39:00.003+02:002014-08-01T19:39:47.995+02:00I costi del non fare (o fare male)<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://i62.tinypic.com/34ys6zl.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://i62.tinypic.com/34ys6zl.png" height="344" width="640" /></a></div>
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<div style="text-align: justify;">
Il prolungamento della metro B a Casal Monastero rischia di finire cancellato. Con un salasso per noi cittadini di ben 100 milioni. <a href="http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2014-07-31/roma-addio-allungamento-metro-b-063808.shtml?uuid=" target="_blank">Questa è la cifra che le ditte vincitrici dell'appalto richiedono</a> al comune per non aver dato avvio ai lavori. La storia già triste di quest'opera potrebbe avere un epilogo drammatico. Non solo perché si butta all'aria un prolungamento della rete metro fondamentale che doveva già essere in dirittura d'arrivo ma perché sarebbe uno spreco di denaro pubblico senza precedenti. Come siamo arrivati a tanto scempio? Ufficialmente il Comune non vede di buon occhio tutte le cubature promesse ai tempi da Alemanno ai costruttori in cambio della metro. 750.000 metri cubi nelle zone limitrofe alla metro B da Pietralata al GRA. Quindi non sono state mai approvate le varianti urbanistiche necessarie a rendere edificabili i terreni. Vero è che in un periodo di crisi mettere sul mercato una tale mole di residenze sarebbe rischioso. </div>
<div style="text-align: justify;">
Però. Tutte le abitazioni costruite sarebbero state adiacenti a fermate della metro B e del prolungamento. Quindi parecchio appetibili. Specialmente se si pensa che invece il nostro assessore "ambientalista" Caudo ha appena fatto approvare 270.000 metri cubi in estrema periferia, a Torrenova fuori dal GRA, in aree non edificate e senza alcun trasporto su ferro. La vicina stazione Metro C infatti lambisce solo una piccola parte dell'immenso progetto edificatorio. <a href="http://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?contentId=NEW690681&jp_pagecode=newsview.wp&ahew=contentId:jp_pagecode" target="_blank">Il tutto viene spacciato per una riqualificazione di Tor Bella Monaca quando l'area interessata è totalmente diversa e distante</a>. Qui potete visionare tutte le tavole dell'intervento: <span style="text-align: left;"><a href="http://www.urbanistica.comune.roma.it/partec-tbm-ip1.html">http://www.urbanistica.comune.roma.it/partec-tbm-ip1.html</a>. Per avere un po' più di opere pubbliche tralaltro è stata effettuata una "densificazione", più cubature in cambio di strade, parchi e parcheggi, con palazzi che andranno dai 5 ai 9 piani. Ci abbiamo guadagnato veramente? E' questa l'idea di "riqualificazione"? Immancabile l'ennesimo mega centro commerciale e lo svincolo sul GRA, che se anche sarà realizzato, costituirà l'ennesimo "input" per un'arteria ormai al collasso. Alla luce di tutto ciò, non era forse meglio portare avanti il project financing per il prolungamento metro? Si dice di voler procedere con "un contratto meno dannoso per l'ambiente", cioé con soldi pubblici, che però non ci sono. Così i cittadini di San Basilio e Casal Monastero restano a piedi, anzi imbottigliati nel traffico. E con loro tutti i pendolari della Sabina e di Tivoli che avrebbero tratto enorme beneficio dal nodo di scambio sul GRA, potendo lasciare l'auto e entrare in città con la metro. In più tutti noi sborseremo 100 milioni. Non c'è che dire, questa volta la pagheremo proprio cara.</span></div>
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urban dreamerhttp://www.blogger.com/profile/15417127911698760825noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-694724954438227353.post-78007491369325093402014-07-09T15:54:00.002+02:002014-07-09T15:55:58.982+02:00Soprintendenza e Atac distruggono la mobilità della Capitale<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.ilmondodeitreni.it/filobus%20-%20file/IMG_1665.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.ilmondodeitreni.it/filobus%20-%20file/IMG_1665.JPG" height="480" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
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<div style="text-align: justify;">
Mentre l'ennesimo <a href="http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/14_luglio_09/a-roma-71-auto-ogni-100-abitanti-l-aci-boccia-viabilita-capitale-8a57e928-0738-11e4-99f4-bbf372cd3a67.shtml" target="_blank">rapporto sul traffico</a>, stavolta dell'Aci, ci ricorda ancora una volta che le troppe auto e un tpl schifoso ci fanno perdere tempo e salute (a volte addirittura la vita), mentre il sindaco affossa lo sviluppo delle metropolitane in favore di <a href="http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/07/04/news/trasporti_ecco_i_nuovi_sette_tram-90689325/" target="_blank">nuove linee di tram</a> (di cui parleremo a fondo prossimamente) una <a href="http://www.iltempo.it/roma-capitale/2014/07/09/filobus-milionari-diventati-rottami-1.1269252" target="_blank">denuncia della Quintavalle</a> (sindacalista Atac) su Il Tempo ci ripiomba nelle pieghe più nere della gestione di questa città. La storia è semplice. Nel 2005 viene inaugurata a Roma una linea filobus, la 90, che promette un collegamento rapido ed ecologico tra Montesacro e Termini lungo il trafficato asse della Nomentana. Tuttavia il progetto nasce già con una menomazione. La soprintendenza infatti boccia i fili della linea aerea a Porta Pia. Da lì a Termini si deve procedere a batteria. La società fornitrice dei costosi mezzi fa presente che le batterie possono sopportare solo brevi tratti di distacco dalla linea aerea. Ma si va avanti lo stesso. Il 90 ha subito molti problemi, le batterie si guastano, la manutenzione scarseggia, i mezzi vengono messi a marcire in deposito e sostituiti da normali (inquinanti) bus. Oggi la Quitavalle denuncia che dopo neanche 10 anni di (dis)servizio i filobus circolanti sono solo 4 su 30. Non solo. I mezzi fermi vengono "cannibalizzati" per manutenere gli altri. Le batterie si sono rotte. Una tristissima storia di miopia gestionale. Crede forse la soprintendenza che il gasolio dei bus che oggi circolano sulla 90 faccia meno danni di qualche filo di alimentazione? Per non parlare del disastro di Atac nel gestire il parco mezzi. Sarebbe bello sapere che almeno si faccia tesoro di questi errori madornali. Invece no. Dall'altra parte della città è ormai da anni in costruzione un altro corridoio filoviario, quello sulla Laurentina. Stessa solfa. L'ultimo tratto (quasi 1km) verso la stazione metro non ha la linea aerea, per via dell'opposizione di comitati e residenti al taglio di alcune alberature. Quindi sono stati acquistati dei costosi filobus bimodali (cioé a linea elettrica di contatto e motore diesel). La cosa buona è che in questo caso non ci sarà alcuna manutenzione da effettuare visto che sull'appalto dei filobus pesa la vicenda delle tangenti a Mancini, tuttora sotto giudizio. </div>
<div style="text-align: justify;">
A Roma è inutile progettare nuove infrastrutture se non si pone fine alla mala politica e alla gestione delirante di Atac.</div>
</div>
urban dreamerhttp://www.blogger.com/profile/15417127911698760825noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-694724954438227353.post-79369342348589852782014-06-18T17:50:00.002+02:002014-06-18T17:50:57.497+02:00Roma batte cassa alla Regione per il TPL, bene ma...<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.ilmessaggero.it/ArchivioNews/20130306_metro22.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://www.ilmessaggero.it/ArchivioNews/20130306_metro22.jpg" height="556" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">fonte: http://www.ilmessaggero.it/ArchivioNews/20130306_metro22.jpg</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/06/18/news/atac_marino_batte_cassa_dalla_regione_pochi_fondi-89270183/" target="_blank">Marino si impunta e nel piano di rientro del deficit comunale punta il dito contro la Regione Lazio</a>. I finanziamenti per il trasporto pubblico che riceve la capitale sono insufficienti. Si sapeva. Una città con un deficit infrastrutturale pesantissimo che oltre a circa 3 milioni di residenti sopporta un flusso pendolare elevatissimo, un afflusso turistico/religioso tra i più alti del mondo e infine subisce le vessazioni e i disagi delle continue manifestazioni di protesta e non. Dunque è bene che si alzi la voce sulla rimodulazione dei fondi che spettano a Roma Capitale. C'è un ma. Quando si pretendono soldi a fondo perduto in genere bisogna dimostrare che quei soldi servono realmente. Se chiedi di aumentarti la paghetta tuo padre vorrà sapere perché. E soprattutto ti chiederà se per caso non spendi male i soldi che ti da già. Su questo il comune dovrebbe farsi un esame di coscienza. Ovviamente nel piano di rientro è prevista una diminuzione delle spese di Atac e un aumento dei profitti. Come? Ancora non è dato sapere. Per ora stiamo assistendo al taglio e alla rimodulazione delle linee bus "inutili". Non proprio l'inizio migliore per incentivare le persone a utilizzare il mezzo pubblico, tuttavia un passo che se fatto con cognizione può portare benefici. E il resto? I soldi buttati per gli stipendi della parentopoli? Quelli dei dirigenti? Quelli degli appalti gonfiati per pezzi di ricambio e consulenze? Quelli dei biglietti clonati? Quelli persi lasciando entrare in metro chiunque senza ticket e considerando che i controllori sui bus sono l'eccezione e non la regola? I soldi che paghiamo ad Atac anche se sciopera una volta al mese? I soldi delle corse saltate? Spesso tristemente in coincidenza con eventi sportivi di rilievo? I soldi per le emergenze causate dalla manutenzione inesistente? I soldi per i continui guasti e le continue giornaliere interruzioni di servizio? Senza tirare in ballo tutti i costi sociali di un servizio di trasporto pubblico agonizzante come il nostro c'è di che riflettere. L'equazione maggiori fondi = miglioramento del servizio potrebbe non essere così scontata, soprattutto visto che l'Atac ha enormi buchi di bilancio che (noi) dobbiamo ripianare. C'è bisogno di scelte drastiche e impopolari. Non basta più puntare il dito contro gli altri.</div>
<br /></div>
urban dreamerhttp://www.blogger.com/profile/15417127911698760825noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-694724954438227353.post-66078382562315817092014-06-10T19:21:00.003+02:002014-06-10T19:21:50.551+02:00Apre la ciclabile di Monte Mario<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-okADB3DQkO4/U5X2NHxQ0yI/AAAAAAAAPLI/liUUe1ZUsas/s1600/111.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-okADB3DQkO4/U5X2NHxQ0yI/AAAAAAAAPLI/liUUe1ZUsas/s1600/111.jpg" height="476" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="http://www.urbanfile.it/public/Federer/17332_233347_Senza-titolo-2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.urbanfile.it/public/Federer/17332_233347_Senza-titolo-2.jpg" height="400" width="243" /></a><br />
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://montemario.romatoday.it/monte-mario/parco-lineare-il-14-giugno-l-inaugurazione-della-nuova-pista-ciclabile-di-roma.html" target="_blank">Sabato prossimo inaugura una nuova pista ciclabile a Roma</a>. Evento quasi storico. Tralaltro di estensione notevole, ben 5 km di percorso lineare protetto e attrezzato. La pista collega il Santa Maria della Pietà a Valle Aurelia attraversando la Balduina e Monte Ciocci. E' stata realizzata sopra il tombamento della linea ferroviaria FR3 Roma-Viterbo effettuato a seguito del raddoppio della linea in occasione del Giubileo del 2000. Quindi la pista ricalca esattamente il percorso del treno. Il parco lineare è anche attrezzato con panchine, fontanelle e aree di sosta ed accessibile da numerosi punti lungo il percorso. Insomma c'è di che essere contenti. Chiaramente parliamo di un progetto dalla gestazione decennale, finanziato da RFI in compensazione ai disagi per il tombamento della ferrovia. In ogni caso 5 km di ciclabile a Roma sono una manna dal cielo. Resta il solito problema di una pianificazione assente. La pista non è collegata a nessun'altra esistente. Eppure Prati e il Lungotevere con le loro ciclabili sono lì a poche centinaia di metri. C'è da aggiungere che la salita/discesa da Valle Aurelia a Monte Ciocci è estremamente ripida. La soluzione ottimale sarebbe proseguire sul vecchio ponte ferroviario che scavalca viale Anastasio II e da lì proseguire verso il Vaticano e il Tevere. Marino ha anche parlato dell'imminente <a href="http://www.romatoday.it/politica/marino-traffico-zone-trenta-piste-ciclabili.html" target="_blank">avvio dei lavori per la ciclabile Nomentana </a>(da Porta Pia alla stazione FR1 omonima). Vedremo se le sacrosante <a href="http://ciclabilenomentana.wordpress.com/" target="_blank">richieste dei ciclist</a>i saranno ascoltate o se sarà l'ennesimo sperpero di denaro pubblico.</div>
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urban dreamerhttp://www.blogger.com/profile/15417127911698760825noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-694724954438227353.post-34057957121365622782014-06-04T15:44:00.001+02:002014-06-04T15:44:31.787+02:00Metro C: a Centocelle il 30 Settembre<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-aYQNTibV-ik/U48ROY-VmGI/AAAAAAAABy4/3MwjcRJX3As/s1600/CronoMetroC_Giu14.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-aYQNTibV-ik/U48ROY-VmGI/AAAAAAAABy4/3MwjcRJX3As/s1600/CronoMetroC_Giu14.jpg" height="216" width="640" /></a></div>
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Finalmente <a href="http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/05/27/news/metro_c_improta_entro_agosto_pronta_la_stazione_lodi_a_settembre_linea_fino_a_centocelle-87366884/" target="_blank">Improta si sbilancia su una data per salire sull'agognata linea verde</a>. Il 30 Settembre. Ma solo da Pantano a Parco di Centocelle. Siamo tornati all'ipotesi iniziale che era stata scartata con l'idea di aprire tutto fino a Lodi. Perché? Improta aggiunge che fino a Lodi i lavori si concluderanno il 20 Agosto come previsto dall'atto attuativo "<i>oppure scatteranno le penali</i>". Questo non ci rincuora affatto. Ci sono ritardi di cui non siamo a conoscenza? La tratta fino a Centocelle è in pre esercizio dal 15 Dicembre, vuol dire che al 30 Settembre saranno passati 9 mesi dalla conclusione dei lavori all'apertura. Possibile che non si potesse aprire prima? Va bene che è una linea nuova, ad automazione integrale, ma 9 mesi di preesercizio non si sono mai visti. Il sospetto che Atac sia del tutto impreparata o addirittura recalcitrante nell'assumersi le responsabilità della nuova linea diventa più forte. E cosa rallenta la Centocelle-Lodi invece? I lavori sono a un ottimo punto, mancano praticamente solo le sistemazioni in superficie. Forse ci sono in ballo i 3 mesi di proroga che MetroC SpA aveva chiesto a Romametropolitane e non erano stati concessi. O forse ancora una volta il problema è Atac.</div>
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Domande che resteranno insolute. Quello che sappiamo è che tra 4 mesi chi sbarcherà a Centocelle con la nuova metro fiammante avrà a disposizione poche alternative: la fatiscente Roma-Giardinetti o il lentissimo 105 per proseguire verso il centro, il 451 per arrivare alla Metro A Subaugusta o B a Ponte Mammolo. L'autogol mediatico verso un'opera che già attira la rabbia di molti è assicurato. Speriamo che questa fase transitoria duri poco e si arrivi all'apertura fino a Lodi entro l'anno. Ci piacerebbe però che l'assessore fosse più chiaro sul reale stato delle cose. E ci piacerebbe anche che si cominciasse a lavorare seriamente alle fondamentali opere di supporto e interscambio con la metro C: il tram sulla Togliatti, la stazione FS Pigneto sulla FR1, la metro leggera Anagnina-TorreAngela. Cosa ci dobbiamo aspettare da un assessore che ha definito la metro C "non risolutiva dei problemi di Roma"? </div>
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urban dreamerhttp://www.blogger.com/profile/15417127911698760825noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-694724954438227353.post-21990873720327895212014-05-27T18:57:00.002+02:002014-05-27T18:59:00.907+02:00Mobilità a Roma: resa capitale.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<a href="http://www.romagiornale.it/wp-content/uploads/Traffico-Roma1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.romagiornale.it/wp-content/uploads/Traffico-Roma1.jpg" height="426" width="640" /></a></div>
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E' passato un anno dall'insediamento della giunta Marino e possiamo ormai dire che l'attesa rivoluzione della mobilità a Roma non solo non è stata impostata ma probabilmente non lo sarà mai. Attendiamo con ansia il PUM (Piano Urbano della Mobilità), tuttavia le dichiarazioni rilasciate finora non promettono niente di buono. Nel frattempo è stato redatto il PGTU, lo strumento che dovrebbe definire le linee guida per regolare il nostro traffico (impazzito). Idee interessanti ve n'erano, sulle preferenziali, i parcheggi di scambio, la lotta alla sosta selvaggia ma aveva tanto il sapore di voler fare le nozze con i fichi secchi. Si può domare la massa di lamiera che attanaglia la nostra città con qualche corsia protetta, le strisce blu e due ciclabili? Lungi da me essere superficiale e qualunquista. Tornerò sui singoli provvedimenti quando li vedrò messi in atto. Veniamo adesso a quel (poco) che sappiamo su come questa amministrazione immagina il futuro del nostro trasporto pubblico. </div>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-oN-laPoORqY/TP49VZcnllI/AAAAAAAAACA/Np3igNteTXo/s1600/tramvia.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-oN-laPoORqY/TP49VZcnllI/AAAAAAAAACA/Np3igNteTXo/s1600/tramvia.jpg" height="320" width="251" /></a></div>
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Il primo di Aprile l'assemblea capitolina approva all'unanimità <a href="http://www.abitarearoma.net/per-rilancio-corridoio-mobilita-palmiro-togliatti/" target="_blank">una mozione <span style="font-family: 'Open Sans', Helvetica, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 24px; text-align: left;"> </span>per la progettazione partecipata del <b>corridoio di mobilità sulla Palmiro Togliatti</b></a>. Ricordiamo che la relativa delibera di iniziativa popolare giace nei cassetti capitolini dal 2007. E allora i cittadini chiedevano il tram da Saxa Rubra a Laurentina, non la sua versione ridotta da Ponte Mammolo a Subaugusta. In ogni caso una direzione sembrava presa. Di pochi giorni fa invece la notizia che Caudo avrebbe chiesto a Renzo Piano <a href="http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/05/13/news/caudo_roma_al_lavoro_con_piano_per_la_high_line_verde_di_talenti-86026020/?rss20/?rss" target="_blank">un progetto per riconvertire alcune strutture costruite per il Giubileo come piattaforma per un tram veloce</a> sul viadotto dei presidenti (parte del suddetto corridoio Saxa Rubra-Laurentina) in parco lineare (si continua a citare la High Line di New York che per estensione e grandiosità è tutt'altra cosa). Perché dobbiamo buttare una infrastruttura di trasporto esistente per quanto abbandonata? <a href="http://www.impossibleliving.com/italy/lazio/rome/linea-tram-t3/" target="_blank">Sembra che dei "tecnici" ritengano le strutture non adatte ai tram di concezione moderna</a>. Siamo proprio sicuri che non si possano modificare in alcun modo? Vogliamo rinunciare all'idea di una linea di superficie tangenziale che unisca parti ora mal collegate della città in favore di un parchetto?</div>
<div style="text-align: justify;">
Andiamo avanti. Vi ricordate il <b>prolungamento della metro B a Casal Monastero</b>? Il Project Financing lanciato da Alemanno è stato stracciato perché considerato troppo oneroso per la città in termini di nuovo cemento. Certo questo sicuramente dimostra l'inversione di rotta della nuova amministrazione sul tema delle nuove edificazioni ma c'era proprio bisogno di buttare all'aria un percorso burocratico durato 5 anni? Per delle residenze che poi sarebbero state tutte limitrofe alle stazioni metro? Sta di fatto che la nuova soluzione che si va proponendo è di sfruttare i (pochi) soldi pubblici disponibili per <a href="http://www.casalmonastero.org/news.asp?id=880" target="_blank">realizzare solo la prima parte del prolungamento</a> fino a San Basilio. Chiaramente la parte restante sarebbe rimandata al reperimento degli ulteriori fondi. Questa proposta è totalmente irricevibile. Il prolungamento aveva senso perché portava la metro fuori dal GRA con un grande nodo di scambio per il TPL e il trasporto privato, liberando il tratto finale della Tiburtina e costituendo la porta d'ingresso alla città per tutti i pendolari dell'area nomentana e tiburtina. Ora si vogliono spendere 160 milioni per servire un solo quartiere. E non è la prima volta che la nostra cortissima rete metro si dota di capilinea sbagliati (vedi Battistini). Non me ne vogliano gli abitanti di San Basilio ma con quei soldi a questo punto ci farei altro. Per esempio la <b>metro leggera Anagnina-Torre Angela</b>. Periferie sconnesse innervate da un sistema rapido di tpl in sede propria connesso a due linee metropolitane. Un sogno. C'è già chi l'ha ricusato tuttavia. In <a href="http://romavii.altervista.org/roma-rigenerazione-urbana-vs-partito-del-cemento/" target="_blank">questa intervista</a> l'assessore Caudo torna a parlare della vecchia idea di prolungare la metro A di due fermate oltre Anagnina (e non 3 come nel vecchio progetto). Perché? Non costava troppo? Non apportava meno benefici? E con quali soldi si fa? Silenzio.<br />
Il suo collega assessore Improta invece sembra avere un'altra opinione. Pochi giorni fa a un <a href="http://www.newsgo.it/migliorare-mobilita-laccessibilita-roma-convegno-capitale/" target="_blank">convegno su "<i>Migliorare la mobilità e l’accessibilità a Roma</i>”</a>, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, proponeva: "<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22.81999969482422px;">una soluzione per la connessione su ferro per la zona di Tor Vergata (Policlinico ed università) dando un nuovo ruolo alla ferrovia concessa Roma-Giardinetti. Un primo step prevede la connessione fino all’autostrada A1 per un totale di 21 fermate su un percorso di 15 Km (9Km già esistenti) e 6 Km da realizzare per trasportare oltre 55mila passeggeri/giorno. Il progetto complessivo della riqualificazione della Roma-Giardinetti prevede inoltre in prolungamento a sud fino ad Anagnina ed a nord-est passando per Tiburtina, Prati Fiscali e via Ugo Ojetti" </span>Chissà dove passerebbe questa fantomatica tranvia (?) visto che oltre il GRA la Roma-Giardinetti è stata trasformata in metro C. Lascia piuttosto perplessi anche la deviazione a nord che, sebbene non detto, sarebbe da intendersi sul tracciato ferroviario della FL1 (una proposta già fatta dall'ing.Spinoza <a href="http://www.cityrailways.it/studi-e-tecnica/2013/5/21/mxl-una-chance-per-roma-una-chance-per-il-trasporto-di-massa.html" target="_blank">qui</a>, il quale infatti presiedeva il convegno). In ogni caso una cosa sicura c'è, anche in questo quadrante non esiste un progetto unico e si lavora di fantasia. </div>
<div style="text-align: justify;">
<b>E le metro C e D</b>? Dallo stesso convegno arriva il De Profundis di Improta: <span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22.81999969482422px; text-align: justify;">“la metro C non ritengo sia una infrastruttura fondamentale, perché non risolutiva del problema mobilità per Roma, ma era necessario risolvere i nodi che drenavano risorse senza far avanzare l’opera”, la metro D “non si farà perché il ministero dei Trasporti ha chiarito che le risorse non ci sono” </span>Parole pesanti e forse sconsiderate. La metro C mozzata come si profila fino a Piazza Venezia non è risolutiva, semplicemente perché un'opera presa e tagliata a metà come può rendere allo stesso modo? Senza il nodo di scambio a Ottaviano, senza servire l'ansa barocca e Roma nord? Gettare la spugna non ha senso. Gli strumenti per reperire i fondi possono esistere, dai project bond di Montiana memoria ai fondi europei a fondi speciali per Giubileo e Olimpiadi. In ogni caso mentre per la metro C, una volta aperta almeno fino a San Giovanni, vista l'utenza che genererà, c'è la speranza che gli amministratori si ravvedano sulla sua utilità, sulla metro D l'errore di valutazione è grossolano. Si ritiene infatti che: "<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22.81999969482422px;">le proposte sulla rete tranviaria e sulla ferrovia concessa [...], unitamente ai sistemi ettometrici e i collegamenti a fune, consentono di fatto di “sostituire” quasi completamente le funzioni garantite dalla futura metropolitana D e dal prolungamento della metropolitana B1 oltre jonio". </span>Evidentemente qui si dimentica che il primo obiettivo della linea D era scaricare l'esausta B di parte della sua utenza. Non a caso erano previsti due interscambi molto periferici B/D a Eur Magliana e Jonio. Quello che si profila oggi con tram, funivie e funicolari è invece un pesante sovraccarico della linea B. Una scelta molto rischiosa che per la paura generata dalle vicende della metro C in centro storico potrebbe portare l'intero sistema al collasso. </div>
<div style="text-align: justify;">
Non posso che concludere con le parole estratte da un <a href="https://www.facebook.com/photo.php?fbid=848013501894158&set=pcb.848015995227242&type=1&permPage=1" target="_blank">resoconto di Romametropolitane</a> sullo stato dell'arte della mobilità della capitale che ritengo particolarmente significative:</div>
<div style="text-align: justify;">
"Anche in periodi di grave crisi economica non si può pensare di abbandonare, sospendere o non aggiornare la progettualità. Ciò equivale ad arrendersi e a perdere tutto quanto avviato e prodotto negli anni. Ciò equivale a rinunciare a perseguire le finalità e le strategie del PRG che non possono essere riviste "al ribasso" e costituiscono una grande conquista per l'urbanistica romana [...]. <br />
Ciò equivale a perdere la speranza che la nostra Città possa migliorare."</div>
</div>
urban dreamerhttp://www.blogger.com/profile/15417127911698760825noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-694724954438227353.post-63821370463824291182014-05-21T17:41:00.000+02:002014-05-21T18:06:07.960+02:00Meritiamo tutto questo: lasciate Piazza Mirti alle macchine!<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-RBcBcpV8Dok/TQUfuzMl8wI/AAAAAAAAADM/GmRcp7xl5dg/s1600/Mirti+-+Progetto+Piazza+Mirti+%255B800x600%255D.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-RBcBcpV8Dok/TQUfuzMl8wI/AAAAAAAAADM/GmRcp7xl5dg/s1600/Mirti+-+Progetto+Piazza+Mirti+%255B800x600%255D.jpg" height="480" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
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<div style="text-align: justify;">
Questa foto è stata scattata 4 anni fa, nel 2010 durante una visita al cantiere della stazione metro C di Piazza dei Mirti, di cui rappresenta il progetto di sistemazione superficiale. E' stata pubblicata su questo blog il giorno stesso. Non si può dunque dire che quantomeno una "bozza" di progetto non sia noto da tempo. Una versione preliminare di questo progetto era addirittura visibile su questa <a href="http://www.metrocspa.it/upload/186200763254PMfesta_piazza_mirti.jpg" target="_blank">locandina</a> del 2007, realizzata per l'evento che festeggiava l'arrivo dei cantieri della metro, che hanno trasformato una squallida rotatoria invasa dalle auto in un luogo vivibile, un piccolo parchetto di quartiere, con sotto l'infrastruttura di trasporto più importante in costruzione a Roma. I cantieri sono durati 7 anni, un tempo tutto sommato normale per una metro pesante. E non si può nemmeno dire che non siano state coinvolte le istituzioni locali. Questa <a href="http://www.scalia2001.it/index_htm_files/12RIS012.html" target="_blank">delibera del Municipio</a> del 2012 infatti dimostra l'interazione e lo scambio con Metro C SpA proprio al fine di modificare il progetto su indicazione di residenti e commercianti. Perché tutte queste precisazioni? Perché quando leggi articoli come questo <span style="text-align: left;"><a href="http://www.abitarearoma.net/cantieri-metro-c-vederci-chiaro/">http://www.abitarearoma.net/cantieri-metro-c-vederci-chiaro/</a> ti assale la rabbia. Perché questa non è informazione, è la lamentela del romano medio che non vuole che nulla cambi per poter continuare a lamentarsi. Passi la questione indecente dell'uscita su via delle Tuberose, sulla quale l'autore ha tutta la mia solidarietà. Ma i "</span><span style="color: #222222; font-family: Georgia, Cambria, 'Times New Roman', Times, serif; font-size: 16px; line-height: 24px; text-align: start;">dieci anni di cantierizzazione</span><span style="text-align: left;">": falso. Sono 7. "</span><span style="color: #222222; font-family: Georgia, Cambria, 'Times New Roman', Times, serif; font-size: 16px; line-height: 24px; text-align: start;">una delle opere di trasporto pubblico più costose e incerte al mondo</span><span style="text-align: left;">": falso. Si vada l'autore a informare sul progetto del Crossrail, tunnel ferroviario in corso a Londra (15 miliardi di Sterline per 21 km di tunnel) o sulla linea della 2nd avenue di New York (17 miliardi di dollari per 13.7km). "</span><span style="color: #222222; font-family: Georgia, Cambria, 'Times New Roman', Times, serif; font-size: 16px; line-height: 24px; text-align: left;">ad oggi non si sa come sarà arredata, di dove riposizioneranno il giornalaio e il chiosco bar":</span> io lo so, mi è bastata una ricerca su Google. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ma la frase peggiore è questa: <span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">"se ci saranno parcheggi in superficie e a cosa dovranno servire quegli enormi marciapiedi che si delineano sulla piazza e su via dei Platani</span>." Su questo mi arrendo, alzo le mani. Avere sotto casa una nuova linea metropolitana che dall'estrema periferia porta al cuore del centro storico e in futuro ancora oltre, avere una rivalutazione dei propri immobili incredibile, avere un potenziale flusso di turisti che decideranno di albergare a prezzi migliori in una periferia ben collegata, avere un nuovo spazio di aggregazione e riposo in quella che era una squallida rotatoria non basta. Bisogna pensare alle macchine. Sempre e comunque. A che servono quei bellissimi grandi marciapiedi? A niente. Se niente è il passaggio agevole di pedoni, carrozzine, anziani, mamme, una piacevole sosta sotto le alberature di progetto, uno spazio riconquistato alla pedonalità alla socialità alla vita insomma. Senza considerare che davanti all'"enorme marciapiede" che si delinea c'è una scuola, il cui accesso oggi è un passaggio pedonale dove transita una persona alla volta. Quindi più sicurezza anche per i bambini. No. Non importa. Vogliamo i parcheggi e la doppia fila che fa felici i commercianti. I commercianti romani, gli unici a non aver capito che affari d'oro si fanno in una strada, una piazza, un quartiere vivibili a piedi. Che per 3 macchine che possono stare in doppia fila entrano 30 persone, 20 bici. Che magari potrebbero anche mettere dei tavolini fuori. Sia mai. E poi dove parcheggiano? Questa è la mentalità dei romani, questa è la città che meritano. Se fosse vero come dice l'articolo che gli ingegneri di Metro C abbiano fermato i lavori dell'"enorme marciapiede" sarebbe veramente una sconfitta eclatante per la civiltà.</div>
</div>
urban dreamerhttp://www.blogger.com/profile/15417127911698760825noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-694724954438227353.post-82009379337196345862014-05-07T19:00:00.003+02:002014-05-07T19:00:46.665+02:00A volte ritornano: apre il Ponte della Scienza?<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-rxV5XC9ahD4/Uhk9_eW7qhI/AAAAAAAA11U/Dwq3WyhDPJc/s1600/IMG_8715.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-rxV5XC9ahD4/Uhk9_eW7qhI/AAAAAAAA11U/Dwq3WyhDPJc/s1600/IMG_8715.JPG" height="480" width="640" /></a></div>
<span style="background-color: #fff2cc; color: #333333; font-family: arial; font-size: 15px; line-height: 19.5px;"><br /></span>
<span style="background-color: #fff2cc; color: #333333; font-family: arial; font-size: 15px; line-height: 19.5px;">E tra la fine di maggio e i primi di giugno sarà inaugurato il Ponte della Scienza. per il quale «ci sono stati problemi in fase di collaudo». La realizzazione del ponte non rispecchia completamente il progetto iniziale a causa di un cambio della ditta realizzatrice. Resta un problema, un lato del fiume Tevere che collega con il ponte della Scienza via dei Papareschi a via Ostiense «è stato transennato a causa di una struttura pericolante dell'Italgas».</span></div>
<div style="text-align: justify;">
Parole di Giovanni Caudo, assessore alla "Trasformazione Urbana" in <a href="http://www.iltempo.it/roma-capitale/2014/05/06/caudo-in-bilancio-stanziati-196-milioni-di-euro-per-l-urbanistica-1.1246790">un'intervista a Il Tempo</a>. Qualcuno si è ricordato di quest'opera dunque. Iniziata nel 2008 i cantieri si sono conclusi più di un anno fa. Effettivamente però c'è stata una lunga interruzione dovuta alla revoca dell'appalto alla ditta vincitrice per inadempienza a cui subentrò la MAEG. Ora forse finalmente il ponte apre. Eppure c'è da dire che il ponte è già percorribile più o meno a proprio rischio e pericolo da un anno. Tanto che è stato già vandalizzato. Viene da chiedersi: se il collaudo ha dato problemi tutti coloro che l'hanno attraversato nei mesi passati hanno rischiato la vita? Si può lasciare un'area non inaugurata così aperta alla fruizione e senza controllo? Non è chiaro. Così come non è chiaro quale sia questa struttura pericolante dell'Italgas. E' sempre stata li'? O ha iniziato a essere pericolosa da poco? No perché la riva ostiense è stata dedicata e aperta a una grande manifestazione estiva l'estate scorsa. Quindi tutti gli avventori erano a rischio senza saperlo? Misteri. Totale oscurità anche sulla destinazione finale dell'area. Visto che la Città della Scienza si farà al Flaminio e lo stadio della Roma a Tor di Valle che ne sarà dell'area dei gazometri? C'è un progetto di riqualificazione alternativo? O almeno c'è uno straccio di idea su come far proseguire la ciclabile dal ponte verso la via Ostiense? Se l'intenzione è quella di tenere il tracciato su via di Riva Ostiense fino al Ponte di Ferro allora il Ponte della Scienza sarà stato del tutto inutile. Otto milioni buttati. Ancora una volta a Roma si dimostra mancanza di visione o quantomeno di concretezza sui temi della mobilità. Per esempio il Ponte della Scienza potrebbe essere un tassello fondamentale per connettere viale Marconi, la dorsale Tevere e la ciclabile Colombo con una pista sulla Circonvallazione Ostiense e quella esistente grazie al nuovo cavalcaferrovia. Una tangenziale ciclabile che potrebbe estendersi grazie al parco dell'appia antica fino alla Tuscolana. Una sorta di GRA ciclabile (o GSA come lo definiscono i ciclomobilisti). Un ennesimo sogno nel cassetto.</div>
</div>
urban dreamerhttp://www.blogger.com/profile/15417127911698760825noreply@blogger.com3