Quando ho aperto questo blog la mia intenzione era quella di condividere le mie idee e i miei progetti sul miglioramento del trasporto pubblico romano e laziale. Dopo tanti anni devo constatare che sono riuscito a parlare di progetti, quindi di "futuro", pochissime volte. La realtà quotidiana, nella sua a volte surrealtà, mi ha costretto sempre a parlare di problemi, di disagi, di disastri, di incompetenza, di corruzione, di illegalità, di inciviltà. Eccone l'ennesimo episodio. Un bus turistico si infila a via dei Serpenti, nel rione Monti e non riesce più a svoltare. Rimane incastrato e sul luogo devono intervenire i vigili del fuoco per DIVELLERE i parapedonali (caso più unico che raro a Roma, la presenza dei santi parapedonali) e scastrare il torpedone dopo ore di lavoro. Mi auguro e verificherò che i parapedonali siano reinstallati immediatamente e che non si colga l'occasione per far tornare quelle viuzze regno della sosta selvaggia. Resta il fatto che la rimozione (e il riposizionamento) lo paghiamo noi. Quindi la domanda sorge spontanea: che diamine ci faceva quel bus immenso nelle stradine di un rione tra i più vissuti di Roma? Chi l'ha autorizzato? Dove stava cercando di andare? Sorvolando sul fatto che nessuno a Roma fa controlli di alcun genere, come si può pensare di consentire a questi mostri di passare per le stradine rinascimentali del nostro centro storico? Alemanno ha messo mano alla normativa in materia facendoci cadere dalla padella alla brace. Voleva limitare la presenza dei bus turistici (che quotidianamente intasano finanche via della Conciliazione) ma al primo colpo di tosse degli operatori ha fatto marcia indietro su tutto. Come? No, non rimodificando la norma, semplicemente lasciando che nessuno la facesse rispettare. Così, anche se i bus erano obbligati a sostare al parcheggio del gianicolo li abbiamo visti scorrazzare ovunque indefessamente, nelle aree archeologiche e nelle zone centrali. Li abbiamo anche visti sostare in barba a qualsiasi non solo regola ma principio di buon senso creando immensi ingorghi e code.
Si dirà: Roma ha bisogno dei suoi turisti. niente di più vero. Roma deve rispettare i suoi turisti tanto quanto i suoi abitanti. E' per questo che Marino deve:
1. Approntare appositi Terminal nei pressi delle stazioni della metropolitana che lo consentono (Arco di Travertino, Ponte Mammolo, Anagnina) dotati di:
- strutture di prima accoglienza turistica con operatori multilingue pronti a indirizzare i turisti verso il loro albergo o luogo di destinazione tramite il trasporto pubblico
- servizi igienici
- piccole aree sosta con caffetteria/ristorazione.
2. Come soluzione temporanea durante la costruzione di tali terminal consentire il posteggio dei bus turistici solo in struttura (parking Gianicolo, parking Galoppatoio) garantendo un efficiente servizio di navette ecologiche per la distribuzione dei passeggeri.
Nelle città normali si fa così. Se vogliamo parlare di progetti e non di paletti sconocchiati da improbabili tir in centro.
Di solito leggo sempre considerazioni intelligenti in questo blog. Mi dispiace, ma questa volta non sono assolutamente d'accordo. Mi sembra evidente che i bus turistici sono una goccia nel mare dei 2 milioni di automobili private. Il vero cancro di questa città. I Bus turistici sono ovviamente un problema piccolissimo,ma visto che i turisti non votano a Roma sono il facile capro espiatorio per una politica debolissima, che non ha il coraggio di dire ai romani che il vero problema sono loro e i loro comportamenti insostenibili. Un SUV trasporta un singolo pirla, mentre un bus trasporta oltre 50 turisti, spesso anziani e con problemi di deaumbulazione. Il problema sono i bus? I bus ci sono ovunque. La proliferazione eccessiva dei bus a Roma è evidentemente legata alle condizioni miserevoli del TPL e rende meno sgradevole di quanto già non sia l'esperienza di un turista a Roma. Oggi tornano a casa raccontando di una città lurida inquinata e invivibile, sommersa dalla lamiere, dove rischi di essere travolto sulle strisce dai fuoristrada fin sotto il Colosseo. Poi ci stupiamo che a Roma ci sono meno turisti che a Dubai.
RispondiEliminaSono perfettamente d'accordo. Questi bestioni non solo distruggono il paesaggio, impediscono ai turisti di godere della vista dal Circo Massimo, Colle Oppio, dove di solito parcheggiano ma sono anche molto pericolosi. Per i turisti con problemi di deambulazione andrebbero potenziati i bus piccoli elettrici.
RispondiEliminaBene sono felice perchè non mettiamo un bel divieto di transito a Roma nord e tutti gli ingressi per i bus turistici e non ne parliamo più.Faccio l'autista di bus da ventanni e sono stanco di entrare in città solo per essere vessato,e maltrattato da vigili urbani neanche fossi un criminale e da regolamenti che sfiderei qualunque automobilista a rispettare.Faccio più chilometri a Roma per andare ai parcheggi dove ci obbligano ad andare che a portare in giro i turisti,e se trovo parcheggio sempre dove vuole il regolamto dopo due ore lo devo lasciare ,naturalmente per andare in un altro parcheggio,dove un altro autobus sarà partito per prendere il mio posto,tanto a Roma non c'è traffico,quindi ogni due ore ci spostiamo come vuole Roma,poi la colpa è degli autisti,siamo noi i criminali,che occupiamo la città,non gli amministratori incapaci che non fanno un piano come si deve.Vorrei far presente che qualche autobus circola anche a Parigi dove sono più di venti anni che hanno fatto un piano per i bus senza cambiarlo,e i bus non creano problemi.Magari che siano più bravi? Bhe certo è più facile dare la colpa ai bus ,personalmente ho fatto trasportare un disabile in braccio al proprio papà con tanto di carozzina per le metropolitana di Roma solo perchè non potevo fermare il bus dove avevano bisogno per farlo scendere,cosa importa poi se le auto sono parcheggiate in terza fila,IO LAVORO ANCHE 15 ORE AL GIORNO.E ho dormito tre notti in autobus anche se avevo la stanza perchè il parcheggio per la notte a Roma secondo il regolamento è a quindici chilometri di distanza dall'hotel,come se voi tornaste a casa e poi vi dicono che dovete andare a parcheggiare a quindici chilometri di distanza dalla vostra abitazione.La conclusione è una sola se non volete i bus non fateli entrare in Roma,ma se entrano e si posizionano dove VOI gli avete detto di andare, e pagando quello che VOI avete chiesto,si potrebbe anche pensare che il colpevole non è chi usufruisce di un servizio, come gli ingressi e gli stalli per i bus,ma chi il sistema l'ha creato.Roma è una bellissima città ma come autista spero di venire il meno possibile per noi non è vivibile.
RispondiEliminaCaro Giovanni, grazie mille per la tua testimonianza. Comprendo perfettamente la tua frustrazione, infatti il senso delle mie parole non era assolutamente contro gli autisti o le compagnie di bus turistici, bensì verso un'amministrazione che se non lascia direttamente al caso gestisce in maniera scandalosa un fenomeno così importante. Le mie proposte vanno nella direzione di ridare dignità agli operatori di questo settore e ai turisti rendendo la vita più facile agli uni e gli altri cercando al contempo di salvaguardare la città e i suoi abitanti.
Elimina