venerdì 14 settembre 2012

La Roma che piace alla Soprintendenza





Due immagini molto diverse. L'ennesima contraddizione in termini di una città in cui a governare sono le lobbies, i potentati le caste. In alto via di Ripetta, centralissimo asse del cosiddetto Tridente che Alemanno aveva promesso di pedonalizzare entro fine mandato. Quello che sta accadendo invece è che si stanno spendendo 900.000 euro per un "restyling" che non cambierà assolutamente nulla in questa strada. Potenzialmente un salotto, rimarrà facile preda per la mafia legalizzata della sosta selvaggia, con grande soddisfazione dei commercianti e buona pace dei pedoni, che come il signore col bastone della foto non avranno nemmeno lo spazio minimo per camminare. Perché. Semplice, si sostituiscono i basalti del marciapiede ma non si allarga. E ovviamente nessun dissuasore. Nonostante le polemiche e lo sdegno di blogger, ambientalisti e residenti. Ghera sostiene che l'allargamento dei marciapiedi non è stato approvato dalla soprintendenza. Nonostante l'assoluta impossibilità di verificare una tale affermazione se così fosse saremmo l'unica città col centro storico più grande del mondo e patrimonio Unesco che preferisce tenerlo a parcheggio illegale. Così i pedoni sono liberi di farsi ammazzare in mezzo alla strada. Seconda foto. A quanto pare invece alla soprintendenza non ha dato alcun fastidio la costruzione di questo orrendo edificio accanto, anzi non accanto, proprio attaccato a una delle 7 basiliche di Roma, l'antichissima San Paolo fuori le Mura. E' un ospedale, un distaccamento del Bambin Gesù. Eppure il nobile scopo non vietava affatto che si facesse altrove senza deturpare per sempre uno dei monumenti più belli e significativi della capitale. Ma il terreno è della Chiesa. Che non paga l'Imu. E a cui tutto è concesso. Quindi, c'è poco da discutere.
Questa è la Roma che piace alla soprintendenza ad Alemanno, ai commercianti ai delinquenti seriali del parcheggio abusivo e al Vaticano. E a voi?

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