lunedì 3 dicembre 2012

Metro Anagnina-Torre Angela al via: con quali soldi?

Un primo microscopico passo verso la metro leggera Anagnina-Torre Angela

Ma cosa significa in pratica? E' molto semplice, bisogna trovare terreni da cedere ai palazzinari per ripagare il costo della metro. Dei 380 milioni necessari infatti non c'è che qualche spicciolo della Regione (45 mln).  Ci  propongono quindi l'ennesimo project financing a base di cemento. E' utile ricordare che ad oggi l'amministrazione non è riuscita a portarne a termine nemmeno uno. Non quello per la Metro D, annullata, ne' per la tratta centrale della C ne' per la Rebibbia-Casal Monastero ne' per la B1 a Bufalotta. Un flop totale. Vale la pena poi soffermarsi sulle dichiarazioni di Aurigemma (ass. Mobilità) e Corsini (ass. Urbanistica). Il primo afferma che siamo di fronte a una svolta epocale perché si pensa prima alle infrastrutture di mobilità e poi a costruire le case. Si riferisce evidentemente alla centralità Romanina che la metro leggera attraverserebbe e servirebbe con due fermate. Ma è FALSO. I due progetti sono totalmente indipendenti e mentre Scarpellini è prontissimo a inondare il X municipio con i suoi 2.000.000 di mc di cemento previsti, la metro è in altissimo mare, semplicemente perché non c'è un euro per farla. E questo ci porta alla dichiarazione di Corsini: "Abbiamo fatto in modo che la Centralità Romanina [...] contribuisse in modo determinante alla realizzazione della Metropolitana. Ma per ottenere ciò abbiamo dovuto correggere alcune criticità del piano e senza tali interventi la Centralità non ce l’avrebbe fatta. Inoltre abbiamo reso possibile, con la finanza di progetto, la realizzazione dell’intera infrastruttura e non solo della parte che interessa la Romanina".
Falso, falso e ancora falso! Le "correzioni" di cui parla Corsini sono nient'altro che l'aver quasi raddoppiato la cubatura prevista nella centralità e aumentato pesantemente la percentuale di residenziale privato a scapito di quella per i servizi pubblici, con un rapporto di 95% privato e 5% pubblico. Nonostante questi ricchi "premi" elargiti al costruttore, dalla centralità non uscirà un euro per la metro leggera! Come si evince da questo documento sulle spese infatti gli oneri concessori derivanti dall'operazione immobiliare saranno spesi quasi completamente per l'urbanizzazione dell'area. L'unica infrastruttura prevista è il tunnel stradale e metropolitano sotto la centralità. E quindi? Ecco il "coniglio dal cilindro" spacciato da Corsini come "miracolo". Altre palazzine su altri terreni pubblici per racimolare i soldi per la metro. Siamo all'assurdo. Gli spazi liberi della periferia sud-est fuori dal GRA stanno per essere completamente ricoperti di cemento ma occorre costruire ancora di più per avere la metro.
Cari assessori, questa non è buona urbanistica ne tanto meno buona amministrazione. Questa è pura speculazione. Se non avete coraggio di chiedere soldi allo stato per le infrastrutture vitali della città abbiate almeno la coscienza di non consumare altro suolo condannando Roma e la sua periferia all'implosione.

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