Finalmente la notizia attesa da un mese. Riaprono i cantieri della Metro C. L'accordo tra Comune/Romametropolitane e MetroC SpA è stato raggiunto e ratificato dal Ministero. Il costruttore avrà i soldi richiesti nel contenzioso (253 + 18mln) ma in cambio rinuncia a ogni altra pretesa futura (eccetto eventuali problemi archeologici o varianti di progetto).
Dov'è la vittoria insomma? Sono state fissate nuove date per l'apertura al pubblico che se non saranno rispettate comporteranno il pagamento di pesanti penali da parte del costruttore. NON ci sarà più nessuna apertura intermedia fino a Centocelle ma a Settembre 2014 aprirà direttamente tutta la tratta Pantano-Lodi. A fine 2015 si arriverà a San Giovanni. I test per il preesercizio inizieranno da Dicembre sulla tratta già completata. Altra notizia succosa è che l'accordo prevede di accelerare i tempi per arrivare al Colosseo, quindi sperabilmente al 2019 ma qui è in ballo la problematica archeologica quindi tutto può accadere. Anche per la prosecuzione a P.za Venezia è tutto nero su bianco: il progetto definitivo sarà presentato tra tre mesi (in tempo per accaparrarsi i 300 milioni messi sul tavolo dal decreto del FARE) e l'esecutivo altri due mesi dopo. Quindi potenzialmente entro il prossimo anno i cantieri potrebbero partire. Le dolenti note arrivano sulla tratta T2, la più importante, quella che chiude la maglia del centro storico. Se non si troveranno i fondi entro il 2016 il contratto potrà essere rescisso da entrambe le parti, che potrebbe significare una linea C monca per tanti anni a venire. La speranza è che tra il Giubileo 2025 o le Olimpiadi 2024 o anche solo il buon senso i soldi si riescano a trovare.
In ogni caso ancora una volta l'amministrazione Marino dà segno di coraggio nel riprendere in mano le situazioni grigie che impastoiano la città e riportarle alla luce della trasparenza. E' la prima volta infatti che un atto del genere viene pubblicato integralmente online sul sito di Romametropolitane. E sicuramente è stato giusto partire da quello che non solo è il cantiere più importante di Roma ma l'opera pubblica più grande in costruzione in Europa. Ora però bisogna mettere lo stesso impegno per sbloccare in primis le opere già finanziate ma impantanate da anni di malagestione:
1. Il filobus sulla Laurentina: la costruzione del ponte sul GRA deve essere sbloccata immediatamente per dare senso a un'opera altrimenti monca e non vanificare i lavori fatti finora sebbene con tempi biblici.
1. Il filobus sulla Laurentina: la costruzione del ponte sul GRA deve essere sbloccata immediatamente per dare senso a un'opera altrimenti monca e non vanificare i lavori fatti finora sebbene con tempi biblici.
2. Il prolungamento della metro B a Casal Monastero: abbiamo visto alcuni cantieri mobili prima dell'estate poi il nulla. Bisogna andare avanti col project financing e dare finalmente a questa linea un capolinea degno di questo nome fuori dal GRA per stappare il quadrante est della città. Le edificazioni previste a ridosso delle stazioni metro non sono speculazione bensì l'applicazione del paradigma della densificazione della città consolidata. Si cancellino altrettante cubature previste nell'agro romano e si vada avanti.
3. Il ponte ciclopedonale sull'Aniene: fondamentale adduttore alla metro B1 Conca d'Oro ha atteso fin troppo tempo tra ricorsi al TAR e progettazioni sbagliate. I soldi ci sono. Si aprano i cantieri.
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