A pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina. E' quello che è accaduto nell'assurda vicenda della nuova stazione Tiburtina AV. Come paventato mesi fa da alcuni politici locali la nuova fiammante galleria di vetro sospesa sui binari ha subito pesanti modifiche per la creazione di nuovi e non previsti spazi commerciali. Come si può vedere dalla foto (per cui ringrazio l'utente Narkelion del forum skyscrapercity.com) lo spazio transitabile è stato notevolmente ridotto, si è persa la vista sui binari nonché la luce filtrante dalla galleria vetrata e l'effetto "galleggiamento" delle bolle sospese, vero fiore all'occhiello del design della stazione, è svaporato per sempre. Il tutto per ottenere una serie di loculi stile box condominiali da adibire a locali commerciali. Pare che l'accesso alle "bolle" sia stato totalmente inglobato nei nuovi box. Uno scempio all'italiana. Molte domande sorgono spontanee? In primis perché? Gli spazi progettati non bastavano? Non sono pochi tra l'altro, tra i due atrii e le "bolle". E se no, perché non si è modificato il progetto iniziale (costosissimo)? L'architetto Desideri ha avallato questa operazione? E ancora. Perché solo adesso, a ben due anni dall'inaugurazione della stazione rimasta deserta finora? Il tutto fa pensare a un progetto non commercialmente appetibile per i vari marchi. Nel frattempo però neanche i servizi essenziali di stazione come biglietterie, info point, punti ristoro, bagagliaio sono stati attivati. A ennesima riprova del fatto che la grande rivoluzione delle stazioni AV altro non è che una mossa di RFI per fare cassa in ottica di sfruttamento commerciale più che trasportistico di questi nuovi "avveniristici" spazi. Marino intanto ha promesso che a Dicembre i negozi apriranno per la maggior parte. Nella stazione sfigurata. Staremo a vedere. Nel frattempo ha aperto il primo parcheggio a raso lato Pietralata, sulla corsia cosiddetta Kiss&ride ricavata sopra il tombamento della NCI. Entro il mese i posti (oggi un centinaio) dovrebbero aumentare e entro l'anno aprire il parking interrato da 400 posti sempre lato Pietralata.
Il "grande progetto di riqualificazione" però è ben lungi dall'essere completato. Delle opere a carico di RFI mancano ancora la sistemazione della viabilità est, in primis lo svincolo Camesena della NCI la cui assenza oggi impedisce a chi proviene dall'A24 di raggiungere la stazione agevolmente, poi il raddoppio di via dei Monti di Pietralata, il parco est, una serie di ponti ciclopedonali tra il lato pietralata e il lato nomentano. Tutti cantieri che probabilmente latitano perché RFI attende di rientrare della spesa dalla vendita dei numerosi lotti edificabili adiacenti alla NCI di cui solo uno ad oggi è stato piazzato (e vi sorgerà la nuova sede unica della BNL), la cui vendita però ricordiamo copre da sola la metà dell'investimento per la stazione. Insomma tutta l'operazione è una vera macchina da soldi per le ferrovie. E della mobilità poco importa. Non parliamo poi delle opere in carico al comune. La riqualificazione della vecchia tangenziale, l'abbattimento delle rampe sulla Tiburtina e il rifacimento del piazzale delle Crociate. Tutto al palo. Se Marino non fa qualcosa continueremo per anni a fare lo slalom tra i senzatetto, le lamiere, i piloni, il degrado per raggiungere un nuovo sfavillante centro commerciale. Ah sì, e magari prendere un treno.
Segue una galleria di immagini dei locali commerciali e del nuovo parcheggio kiss&ride.
Il "grande progetto di riqualificazione" però è ben lungi dall'essere completato. Delle opere a carico di RFI mancano ancora la sistemazione della viabilità est, in primis lo svincolo Camesena della NCI la cui assenza oggi impedisce a chi proviene dall'A24 di raggiungere la stazione agevolmente, poi il raddoppio di via dei Monti di Pietralata, il parco est, una serie di ponti ciclopedonali tra il lato pietralata e il lato nomentano. Tutti cantieri che probabilmente latitano perché RFI attende di rientrare della spesa dalla vendita dei numerosi lotti edificabili adiacenti alla NCI di cui solo uno ad oggi è stato piazzato (e vi sorgerà la nuova sede unica della BNL), la cui vendita però ricordiamo copre da sola la metà dell'investimento per la stazione. Insomma tutta l'operazione è una vera macchina da soldi per le ferrovie. E della mobilità poco importa. Non parliamo poi delle opere in carico al comune. La riqualificazione della vecchia tangenziale, l'abbattimento delle rampe sulla Tiburtina e il rifacimento del piazzale delle Crociate. Tutto al palo. Se Marino non fa qualcosa continueremo per anni a fare lo slalom tra i senzatetto, le lamiere, i piloni, il degrado per raggiungere un nuovo sfavillante centro commerciale. Ah sì, e magari prendere un treno.
Segue una galleria di immagini dei locali commerciali e del nuovo parcheggio kiss&ride.
Bell'articolo! Concordo al 100%. CONDIVIDIAMO!
RispondiEliminaChe tristezza.
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