mercoledì 22 agosto 2012

Metro News

Come potete vedere nelle Flash News a destra l'estate 2012 oltre a un afa mai vista ha portato anche delle novità per il futuro delle metropolitane romane. Innanzitutto i tecnici di Metrocspa annunciano trionfali che i lavori strutturali sulla prima tratta Pantano-Centocelle sono terminati consentendo l'avvio dei collaudi e del preesercizio, sembrerebbe fissato per il 1° Novembre. Sarebbe ragionevole dunque aspettarsi un'apertura della linea a primavera 2013, con qualche mese di ritardo rispetto all'ultimo cronoprogramma, ma comunque 5 anni dopo l'apertura dei primi cantieri. 

L'infinita questione dei cantieri della San Giovanni-Colosseo invece sembrerebbe (condizionale d'obbligo) definitivamente risolta con l'approvazione da parte della Corte dei Conti del quadro economico (792 mln) della tratta, privata purtroppo di tutte le opere complementari previste inizialmente come il museo dei fori. In ogni caso Aurigemma assicura che i cantieri apriranno nel mese di Settembre. Staremo a vedere. Passando al futuristico completamento della linea verso Prati passando per il centro storico, una visita del commissario europeo Tajani ai cantieri apre inaspettati spiragli riguardo a possibili finanziamenti europei. Anche qui per ora solo parole. Aurigemma volerà a Bruxelles per questo e ci auguriamo che sappia difendere bene il principale progetto per la mobilità romana. 

Brutte notizie invece per i progetti di espansione della B. Sulla Rebibbia-Casal Monastero pende l'incertezza dei finanziamenti derivanti dalla valorizzazione immobiliare dei terreni scelti (lungo la Tiburtina) per reperire fondi per il prolungamento. Sarà la bolla immobiliare o la crisi dei mutui o la delicata questione dell'area di Pietralata (ex SDO) non acquistata dai privati (60 milioni) ma per ora si danno i cantieri in apertura entro il 2013. Insomma nebbia fitta per lo sbandierato primo project financing integrale applicato alla costruzione di un'infrastruttura pubblica. Sorte ancora peggiore è toccata al prolungamento Jonio-Bufalotta della diramazione B1. La procedura per ora è stata sospesa perché il pf presentato dai privati sarebbe stato troppo impattante dal punto di vista urbanistico, almeno così dice Alemanno. E forse questo non è il peggiore di tutti i mali, vista la disastrosa gestione della linea B e B1, a cui tra meno di un anno si aggiungerà anche la stazione Jonio, nuovo capolinea della diramazione B1 in zona Tufello. Sarebbe il caso di risolvere tutti i problemi gestionali e strutturali garantendo un servizio minimo e parallelamente ripensare il tracciato verso Bufalotta per servire zone a maggiore densità senza devastare l'agro romano, magari con una serrata politica di fund raising nei confronti dello stato e delle istituzioni europee.


1 commento:

  1. Oltre all'area di Pietralata, non esiste qualche problema anche per l'area di Casal Monastero?

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