Succede a Roma, capitale dell'Italia, che mentre un sindaco si vende agli elettori sorrisi smaglianti promettendo la pedonalizzazione del Colosseo nel 2015, i cantieri dell'unica opera che potrebbe realmente supportare questo sogno, la metro C, restano al palo. E lo sono ormai da un paio d'anni.
Succede allo stesso tempo, che il consiglio d'amministrazione del braccio armato delle metropolitane di una capitale venga rimpastato per evitare un commissariamento imminente dopo aver perso il suo presidente per via dello scomodo dossier della Corte dei Conti sulla linea C.
Succede altresì che una governatrice regionale pretenda da anni una poltrona in suddetto cda, tenendo in scacco l'apertura dei cantieri della metro al Colosseo, per i quali deve erogare qualche centinaio di milioni. Succede poi che il comune della capitale approvi una delibera che porta da 3 a 5 i membri dei cda di numerose società controllate tra cui Romametropolitane, proprio mentre il Governo cerca di racimolare spiccioli falciando la spesa pubblica. Succede infine che il sindaco sorridente si ritrova con un mese di tempo per regalare la preziosa poltrona alla governatrice sfidando Spending Review, Passera, opposizione e credibilità. C'è da augurarsi che ci riesca? Da un lato sappiamo che ciò costituirebbe il nulla osta per vedere i cantieri della metro al Colosseo, di nuovo dopo 70 anni. Dall'altro, succede che nel polverone delle poltrone d'oro, a rimetterci siamo sempre noi.
Succede allo stesso tempo, che il consiglio d'amministrazione del braccio armato delle metropolitane di una capitale venga rimpastato per evitare un commissariamento imminente dopo aver perso il suo presidente per via dello scomodo dossier della Corte dei Conti sulla linea C.
Succede altresì che una governatrice regionale pretenda da anni una poltrona in suddetto cda, tenendo in scacco l'apertura dei cantieri della metro al Colosseo, per i quali deve erogare qualche centinaio di milioni. Succede poi che il comune della capitale approvi una delibera che porta da 3 a 5 i membri dei cda di numerose società controllate tra cui Romametropolitane, proprio mentre il Governo cerca di racimolare spiccioli falciando la spesa pubblica. Succede infine che il sindaco sorridente si ritrova con un mese di tempo per regalare la preziosa poltrona alla governatrice sfidando Spending Review, Passera, opposizione e credibilità. C'è da augurarsi che ci riesca? Da un lato sappiamo che ciò costituirebbe il nulla osta per vedere i cantieri della metro al Colosseo, di nuovo dopo 70 anni. Dall'altro, succede che nel polverone delle poltrone d'oro, a rimetterci siamo sempre noi.
Nessun commento:
Posta un commento