La nebbia più fitta avvolge la questione dell'apertura della prima tratta della Metro C. Così come la città di Milano oggi. Ed è proprio a Milano che ci conduce la nostra disperata ricerca di informazioni su quello che sembra un vero e proprio mistero. Ma facciamo un passo indietro. Dalle dimissioni di Bortoli non si hanno più notizie. La sua uscita di scena piuttosto teatrale ha però gettato un'ombra inquietante sull'intero progetto lasciandoci soli con un enigma: perché la prima tratta della Metro C fino a Centocelle non può aprire secondo l'ultimo piano cioé nei primi mesi del 2013 ma solo a Ottobre? L'ex ad di RomaMetropolitane ha lasciato dicendo di "aver fallito", riferendosi forse al fatto che non è riuscito a regalare ad Alemanno una inaugurazione così importante prima che scada il suo mandato. Eppure i siti ufficiali continuano a dire che i lavori sono finiti e si sta procedendo ai collaudi. Ormai è anche possibile constatare a occhio nudo che le prime stazioni sono finite e mancano solo pochissimi dettagli. E' possibile che ci voglia un altro anno?
Un piccolo spiraglio in questa assurda vicenda lo apre un articolo rifilato nella cronoca locale di Milano. Proprio così. Sembra infatti che anche la linea 5 milanese debba ritardare la sua apertura. Motivo? A causa della spending review sarebbe stata tagliata la commissione interministeriale che si occupa di verificare i collaudi delle varie metropolitane italiane senza il cui nulla osta non si può aprire alcuna stazione. L'articolo dice chiaramente che ciò avrà impatti anche sulla metro di Brescia e sulla nostra linea C. Insomma nel difficilissimo cammino della terza linea romana ci mancava anche Monti, che con questi tagli assolutamente senza senso sta frenando il seppur lento sviluppo del nostro disastrato trasporto pubblico. Caro Monti, per Natale, regalaci almeno la speranza di poter presto muoverci nelle nostre città senza morire di traffico e tempo perso. Anche il PIL te ne sarà grato.
Un piccolo spiraglio in questa assurda vicenda lo apre un articolo rifilato nella cronoca locale di Milano. Proprio così. Sembra infatti che anche la linea 5 milanese debba ritardare la sua apertura. Motivo? A causa della spending review sarebbe stata tagliata la commissione interministeriale che si occupa di verificare i collaudi delle varie metropolitane italiane senza il cui nulla osta non si può aprire alcuna stazione. L'articolo dice chiaramente che ciò avrà impatti anche sulla metro di Brescia e sulla nostra linea C. Insomma nel difficilissimo cammino della terza linea romana ci mancava anche Monti, che con questi tagli assolutamente senza senso sta frenando il seppur lento sviluppo del nostro disastrato trasporto pubblico. Caro Monti, per Natale, regalaci almeno la speranza di poter presto muoverci nelle nostre città senza morire di traffico e tempo perso. Anche il PIL te ne sarà grato.
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