Ovvero: "Del monopolio ferroviario, della Stazione Tiburtina Fantasma e di una cancellata di ferro"
Premetto che non esprimo alcun giudizio di simpatia per questo ultramiliardario che ha costruito la sua fortuna nell'Italia corrotta, mafiosa, degradata e umiliata che ora vuole salvare ergendosi a paladino della giustizia senza aver mai fiatato per decenni. Purtuttavia ci volevano i suoi milioni per comprare pagine intere di quotidiani nazionali e denunciare quello che blogger sfigati gridano inascoltati da tempo. E lo fa con una breve lettera indirizzata al presidente Monti. Oggetto dello sfogo, la situazione di due scali romani scelti da NTV come base per il suo famoso treno veloce Italo. La nuova Tiburtina, mastodontica cattedrale ferroviaria costata centinaia di milioni e già in decadimento, tuttora vuota e inutilizzata dal giorno dell'inaugurazione. Per onore di cronaca la gara per la gestione degli spazi commerciali all'interno della stazione è stata bandita e vinta, guarda caso da GrandiStazioni del gruppo FS. Attendiamo che si attivino.
Poi Montezemolo punta il dito sulla vergognosa questione di Ostiense, dove la nuova fiammante Casa Italo ricavata nel rinnovato Air Terminal da proprio sul binario di Italo. Peccato però che RFI ha eretto una ringhiera che impedisce agli utenti di accedere direttamente al treno. Questione di autorizzazioni dicono. A me sembra più uno sgambetto bello e buono al neo concorrente.
Chissà cosa ne dirà il presidente Monti di queste dure parole, per ora rimane la figura grama dell'intero sistema Italia, umiliato per anni da monopoli come quello di FS, che ha risucchiato miliardi di denaro pubblico, affossando il nostro debito, per una rete ad alta velocità (tramite RFI società pubblica) regalata poi chiavi in mano a Trenitalia (società privata) per i suoi profitti. E meno male che è arrivato Montezemolo con NTV, che ha già incrinato, con evidente diminuzione di prezzi anche del concorrente sleale, la speculazione folle di Trenitalia. Tutta orientata a servizi business e tagliando di fatto fuori dal trasporto ferroviario veloce un'intera fascia di popolazione che proprio non può più permettersi gli assurdi prezzi, allo stesso tempo lascia marcire il servizio regionale, le cui gare di affidamento da anni, in ciascuna delle 20 regioni italiane, sono vinte sempre da lei, Trenitalia. E allora ben venga il monito di Montezemolo. Fermo restando che non è di certo lui il pater patriae che ci salverà cavalcando l'onda della crisi e dell'antipolitica.
Chissà cosa ne dirà il presidente Monti di queste dure parole, per ora rimane la figura grama dell'intero sistema Italia, umiliato per anni da monopoli come quello di FS, che ha risucchiato miliardi di denaro pubblico, affossando il nostro debito, per una rete ad alta velocità (tramite RFI società pubblica) regalata poi chiavi in mano a Trenitalia (società privata) per i suoi profitti. E meno male che è arrivato Montezemolo con NTV, che ha già incrinato, con evidente diminuzione di prezzi anche del concorrente sleale, la speculazione folle di Trenitalia. Tutta orientata a servizi business e tagliando di fatto fuori dal trasporto ferroviario veloce un'intera fascia di popolazione che proprio non può più permettersi gli assurdi prezzi, allo stesso tempo lascia marcire il servizio regionale, le cui gare di affidamento da anni, in ciascuna delle 20 regioni italiane, sono vinte sempre da lei, Trenitalia. E allora ben venga il monito di Montezemolo. Fermo restando che non è di certo lui il pater patriae che ci salverà cavalcando l'onda della crisi e dell'antipolitica.
Mario Monti ha una bella responsabilità, perché nel pacchetto di liberalizzazioni non ha avuto il coraggio di inserire la più importante, cioè quella sul trasporto ferroviario, creando un ente statale proprietario dell'infrastruttura e aprendo al mercato le gestione dei servizi. Ha però istituito una "Authority" proprio per studiare questa tematica, la quale si è appena insediata nel suo ruolo. E io mi auguro che riesca al meglio nel proprio lavoro. Per restituire agli italiani la dignità di un trasporto ferroviario, rapido, ecologico, economico, confortevole, puntuale e capillare. Per far chiudere finalmente il capitolo insostenibile del mezzo privato e aprire la strada a una svolta epocale. E soprattutto per dimenticare lo scempio di cancellate erette tra i cittadini e i servizi che pagano e di stazioni monumentali abbandonate all'incuria del tempo.
umiliati dai monopoli...
RispondiEliminamonopoli che sono la regola in tutti i paesi civili!
es. le sncf ovvero le ferrovie francesi sono un ente statale, idem le DB tedesche e le renfe spagnole. Non certo per le fs italiane che a dirla tutta sono le uniche in europa ad aver abboccato alle direttive europee.. e di fatto, le fs grazie alla grandi lobby francesi e tedesche in quel di bruxelles e diventata una s.p.a
Allora di cosa stiamo parlando cari signori, di quale monopolio stiamo parlando!
parlare poi di libero mercato dei privati con le pezze al chiulo che hanno come azionisti di riferimento niente meno che le ferrovie NAZIONALI di stati stranieri come le sncf (vedi. NTV di montezuma)
rende le vostre litanie pro liberiste ancora piu ridicole della norma.
Gentile Anonimo,
Eliminaquelli che tu indichi come monopoli sono nientaltro che operatori di bandiera, cioé quello che erano un tempo le nostre ferrovie dello stato. Quindi un ente, non un azienda, a guida maggioritariamente pubblica che necessariamente deve sottostare all'interesse pubblico. In Italia grazie alla codardia delle liberalizzazioni monche degli amministratori passati ci ritroviamo una azienda privata, Trenitalia, in una holding a compartecipazione pubblica (tra cui RFI) come unico operatore ferroviario nazionale. Questo non solo è un monopolio illegittimo ma è un evidente conflitto di interessi se gli investimenti infrastrutturali continuano a essere pubblici ma "regalati" a un unico operatore privato il cui obiettivo è nientaltro che il profitto personale. Si da anche il caso che Mauro Moretti, AD di questo monopolio sia oltremodo colluso risultando anche il presidente delle ferrovie europee. E' solo in questa melma di collusione e italianità che poteva svilupparsi il progetto di Alta Velocità più costoso d'europa, generando un buco nelle casse pubbliche che neanche i nostri nipoti potranno ripagare, e di fatto consegnando chiavi in mano al privato monopolista una infrastruttura nuova di zecca su cui far correre i propri profitti tagliando fuori ogni tipo di trasporto interregionale e puntando in toto sull'utenza business. Dunque ben venga NTV e chiunque voglia investire nel trasporto ferroviario italiano visto che l'effetto immediato è stata la riduzione delle tariffe scandalose di Trenitalia e il pullulare di offerte come nel libero mercato dovrebbe essere. Se poi le ferrovie francesi sono azioniste di NTV piuttosto che quelle tedesche non ci importa minimamente. Quello che conta è che il servizio migliori per TUTTI i cittadini e che i prezzi si abbassino grazie alla concorrenza. Cio' non potrà essere totalmente realizzato finchè il gestore dell'infrastruttura (RFI) farà parte di FS, lo stesso gruppo di uno degli operatori. Auspico dunque una rapida segregazione delle competenze e acquisizione pubblica di RFI da parte dello stato nonchè l'apertura al mercato anche del trasporto regionale.
Esimio urban dreamer,
EliminaGuardi che è stato lei il primo a usare la parola monopolio in ambito mercantilista (ergo secondo la regola della domanda e dell'offerta...)
secondo la quale i prezzi diminuiscono all'aumentare della domanda, quello che lei non ha specificato è che nel caso del monopolio NATURALE, quindi in settori strategici dove le infrastrutture che richiedono un valore aggiunto di costi e di servizi per TUTTI i cittadini, il libero mercato NON È APPLICABILE,. e dove è stato applicato (es. in inghilterra) le ferrovie sono divente un COSTOSO C-A-C-A-T.O.I.O!
continua..
Esimio urban dreamer,
RispondiEliminalei sta facendo un colossale minestrone, per prima cosa io non ho mai detto di essere favorevole alle "liberalizzazioni" imposte dall'ue che stanno distruggendo il trasporto ferroviario merci su rotaia in europa (in quanto il trasporto ferroviario MERCI su rotaia è ormai interamente liberalizzato in tutta europa,) ne quello dei viaggiatori, dove invece, malauguratamente, a differenza della francia e la germania... il nostro paese è stato l'unico e ribadisco l'unico ad aver applicato le "direttive" europee (sarebbe meglio dire gli unici beoni a chinare la testa alle grandi lobby franco tedesche in questo settore, vedi i grandi costruttori ferroviari francesi e tedeschi ..)
secondo punto, parlare di monopolio su infrastrutture come le ferrovie che sono di fatto un MONOPOLIO NATURALE* è un medoto a dir poco FORVIANTE di intraprendere una argomentazione valida, visto che il modo in cui pone la discussione tende a deformare e manipolare concetti ben distinti tra loro, ovvero tra concezioni come il monopolio NATURALE che di FATTO non può essere gestito da privati di nessun tipo, in quanto il privato non avrà mai intenzione di investire miliardi di euro in un settore come quello ferroviario, dove le infrastrutture e i servizi locali sono molto costosi e la resa è pressocchè nulla sul breve ma anche sul lungo periodo!
e il monopolio commerciale che fa capo al concetto di domanda e offerta su beni di morma reperibili e in pochi altri settori commerciali...
e poi basta con questa storia che le linee francesi sono costate meno di quelle italiane... la francia non ha l'orografia dell'Italia dove per gran parte del territorio ci sono aree con elevate zone prevalentemente montuose, vedi la lav firenze bologna ecc..
Terzo punto questo giochetto tra il cattivo dirigente pubblico che viene svergognato dal "buon" finanziere di turno è qualcosa di veramente stucchevole e vergognoso, peggio dei film di don camillo e peppone oppure degli anni dove c'erano i democristiani contro i comunisti, roba terzomondista che sa di vecchio e rancido, dove non ci casca più nessuno!
piuttosto sarebbe meglio premere su qualche legge nazionale (una volta usciti dall'eurozona e ancora meglio dalla EU odierna..) che impedisca ad aziende statali straniere che hanno un monopolio nel loro mercato ,. di venire in italia solo per creare dei gran casini e mettere discordia, giusto per fare cassa e mantenere le loro mastodontiche aziende statali fatte di 170.000 dipendenti e sindacati..tipo il gruppone sncf (contro le fs che ne ha meno di 25000, le pare una cosa equa? visto che francia e italia hanno circa gli stessi abitanti?.. oppure giusto per sfruttare le infrastrutture pagate dal popolo italiano, e non certo dal popolo francese...)
detto questo invito lei e i suoi "solidali" che da qualche tempo stanno letteralmente inondando i blog e forum di mezza italia con questa sceneggiata da paese delle banane di cambiare hobbies... (o forse lavoro chissà..)
perchè certe discussioni fanno veramente pena... mi creda...
sono a livello di certi separatisti xenofobi che v-o-m-i-t-a-n-o le loro elucubrazioni
su certi forum... e guarda caso, spesso sono anche le stesse persone...
http://fr.wikipedia.org/wiki/Monopole_naturel
http://www.ntvspa.it/it/nuovo-trasporto-viaggiatori/7/4/ntv-trasporto-passeggeri-linee-alta-velocit%C3%A0
Sarebbe stato molto meglio che tu avessi messo a disposizione le tue conoscenze in materia per argomentare le tue opinioni (che poi a ben vedere non sono nemmeno così distanti dalle mie) visto che i commenti sul blog sono liberi e aperti. Invece hai deciso di usare questo spazio per offendere e lanciare calunnie gravissime che ti avrebbero fatto vincere una querela. Tuttavia questo spazio rimane libero, a dimostrazione che la xenofobia è veramente l'opposto del mio concetto di conoscenza condivisa. Spero che gli altri lettori vogliano farne un uso migliore del tuo, perché avere opinioni diverse e confrontarle pacificamente è l'unica base di una vera consapevolezza.
Eliminale mie non erano accuse contro la sua persona ne contro il suo blog
Eliminala mia era solo una constatazione in merito a certi attegiamenti di alcune persone che commentano indisturbati con fare razzista e anti-italiano certi forum (non è il suo caso), ma ribadisco che tali constatazioni non erano rivolte alla sua persona, evidentemente in questo caso c'è stato un grossolano errore di comunicazione da parte mia, e di questo le chiedo venia, ma le assicuro che il mio essere leggermente fuori le righe non era un modo per offendere la sua persona ne di accusare la sua persona di qualsivoglia ingerenza.
Detto questo la saluto rinnovando la stima per il suo lavoro che svolge per noi pendolari grazie al suo blog.
Saluti.