A quanto pare ieri ha aperto, in un silenzio sconcertante e dettato sicuramente dalla vergogna del ritardo ingiustificabile di ben 8 mesi dall'inaugurazione del giardino, il parcheggio di piazza Cavour.
Sui siti istituzionali non un trafiletto. Nessuna inaugurazione (e ci mancherebbe) e nessuna dichiarazione se non di Vannini, il delegato del sindaco al piano PUP. Avvilente il silenzio su un opera che era stata pensata come tassello fondamentale per la pedonalizzazione del centro storico. 374 posti a rotazione che non risolverebbero ma aiuterebbero a limitare il problema della sosta in un'area di elevato valore turistico commerciale del centro. Invece in questo modo nessuno lo sa. Il sito ufficiale del parking, che promette prestazioni di alto livello come la videosorveglianza h24, le postazioni di ricarica per vetture elettriche e la possibilità di prenotare il proprio posto via web, ad oggi ancora non ha attivato i servizi. Anche le tariffe sono abbastanza sconcertanti: 2,80 euro la prima ora 2,20 le successive. Considerando che nulla è stato fatto per scoraggiare la sosta selvaggia dell'area estesa che il parcheggio si prefigge di servire, nemmeno allargare i marciapiedi della stessa piazza Cavour, i posti a rotazione resteranno bellamente vuoti a far compagnia a quelli di villa borghese. E chissà cosa ne è stato del mega progetto per l'ampliamento del parking al galoppatoio appunto, l'unico vero progetto messo in campo dall'amministrazione Alemanno. Magari è stato aperto ma non l'hanno detto a nessuno.
Non conosco il regolamento del parcheggio di piazza Cavour; però immagino, come è avvenuto par altri parcheggi interrati, che la società di gestione non abbia anche la concessione per gestire i parcheggi in superficie per un raggio di 300 metri. In assenza di ciò, i parcheggi interrati sono una offerta aggiuntiva che non modifica lo stato attuale caratterizzato dalla sosta selvaggia.
RispondiEliminaNon ha importanza se ci sia anche la concessione per i parcheggi esterni. Quello che di norma dovrebbe accadere è che la concessione di suolo pubblico per il PUP frutti al comune cospicui oneri che andrebbero spesi per la riqualificazione delle strade circostanti. Le parigine non costano così tanto e innalzerebbero il decoro e la civiltà della città istantaneamente.
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