venerdì 15 febbraio 2013

Ponte che viene, ponte che va.


La prossima estate sarà inaugurato il ponte della scienza, in costruzione dal 2008, dopo 5 anni di lavori di cui  2 di ritardi dovuti all'inadempienza delle ditte, la necessità di riappaltare l'opera, la difficoltà di reperire i fondi per le opere complementari.

Nel frattempo su un altro fiume, l'Aniene, parrebbe che le procedure per l'avvio dei lavori della passerella ciclopedonale che collegherà il quartiere Sacco Pastore alla metro B1 a Conca d'Oro siano completate. Lo dice il presidente del municipio Bonelli, in polemica con l'opposizione che secondo lui criticherebbe il suo operato senza conoscere le procedure. Il problema è che il ponte, oggi, doveva essere finito, perché avrebbe dovuto essere aperto in estate. Che è successo? Un ricorso, immancabile, dei secondi arrivati. Più la lentezza atavica delle procedure burocratiche. E senza vedere un singolo mattone siamo già a un paio d'anni buoni di ritardo.

Un altro ponte invece è ancora poco più di un miraggio. Quello sul GRA tra Tor Pagnotta e Fonte Laurentina, necessario per portare il filobus da Trigoria alla metro B. Il consorzio Tor Pagnotta 2 (Caltagirone in testa) non ha ancora indetto la gara d'appalto. Qui ormai con le tempistiche siamo al ridicolo. L'intero progetto del corridoio doveva essere finito a dicembre 2011. I lavori per la sede filoviaria sulla Laurentina ad oggi, dopo tre anni di cantieri, sono a buon punto ma ancora da terminare. I 45 mezzi poi sono sparsi tra Bologna e la Repubblica Ceca. L'intera fornitura, su cui pesa la vicenda della tangente pagata dalla Breda (Finmeccanica) a Mancini, ad di Eur SpA, infatti, pur essendo stata ordinata addirittura prima dei tempi legali, non è stata interamente pagata alla Skoda. E il ponte? Non si sa quando sarà indetta la gara. Da quel momento poi ci vorrano 2 mesi per espletarla. Poi l'inevitabile ricorso. Facciamo 6 mesi. Poi 20 mesi di cantieri e 8 di collaudi = 3 anni a partire da oggi. Tutto il corridoio potrà dunque essere operativo non prima del 2016, sette anni dopo l'inizio dei lavori.

8 commenti:

  1. Notizia che non leggerete su nessun giornale tranne Cinque Giorni dove scrivo: la Delibera 148/2005 al primo punto imponeva di "subordinare il rilascio delle concessioni per la lottizzazione Tor Pagnotta 2 alla compartecipazione economica del Consorzio per tutte le opere della viabilità esterna al comprensorio"; invece le concessioni sono state rilasciate nonostante delle opere per la viabilità esterna, ponte sul raccordo e partecipazione al 10,8% del costo della Filovia, non ci sta traccia. Come è stato possibile tutto ciò? Semplice, i funzionari comunali che il 21 Dicembre 2005 sono andati a stipulare la Convenzione con il Consorzio Tor Pagnotta 2 ed il notaio non hanno inserito questa clausola e così hanno fatto un bel regalo di Natale a Caltagirone e soci e una bella sola a tutta la città.

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  2. La percentuale del 10,8% del costo della Filovia fu stabilita con la Delibera Giunta Comunale 1043 del 27 Dicembre 2004 su un ammontare presunto dei lavori stabilito in 27 milioni di euro contro i 163 reali di appalto oltre ad altri 74 per l'adeguamento del deposito Atac Tor Pagnotta. La percentuale finora non è ancora stata adeguata all'importo reale dell'appalto e ciò comporta il fatto che a rimetterci 15 milioni di euro di differenza saranno i contribuenti, salvo auspicabili interventi della Magistratura e della Corte dei Conti. (la Delibera 148/2005 era del Consiglio Comunale) Con la Delibera 1043 si consentiva di far partire la lottizzazione Tor Pagnotta 2 (che nella procedura di Valutazione Impatto Ambientale era subordinata al prolungamento della Metro B al Raccordo con ponte e nodo di scambio) con una tramvia in attesa della Metro B, che nel frattempo era stata prolungata oltre il Raccordo fino al Polo Biomedico di Trigoria, in recepimento di un'osservazione di variante al Piano Regolatore presentata nel 2003 dal Comitato di Quartiere Casal Fattoria, approvata con un emendamento del 2006 presentato dal Consigliere Marsilio.

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  3. Scusate ma aggiungo il mio nome e cognome perchè mi da fastidio di pubblicare con anonimo
    Silvio Talarico 3202928128

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  4. Grazie Silvio per le tue precisazioni dettagliatissime sulla vicenda Filobus a Tor Pagnotta. Purtroppo oggi subiamo le conseguenze di questo pastiche politico/palazzinaro, senza contare la costruzione di un nuovo mega centro commerciale tra la Laurentina e via di Tor Pagnotta che contribuirà al collasso definitivo della viabilità della consolare.

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  5. dotto'
    che ne pensa?

    http://www.avaaz.org/it/petition/Salviamo_il_Colosseo_Save_the_Colosseum_Liberiamo_Via_dei_Fori_Imperiali_dalle_automobili_e_dallo_smog/?kaHDfab

    un commento?

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    1. Sono assolutamente a favore e anzi ti ringrazio per la segnalazione perché mi tornerà utile per sbugiardare le dichiarazioni mendaci, utilitaristiche e infamanti del partito del lusso che è Italia Nostra

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    2. Aspe'
      questa ce la devi spiegare (magari con un post apposito?)

      Io pensavo la petizione facesse parte della stessa mobilitazione di
      Italia Nostra (ad es. qui http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/19/roma-italia-nostra-denuncia-con-lavori-della-metro-c-colosseo-a-rischio/505819/?preview).

      La petizione è promossa da legambiente lazio e parla di chiudere al traffico, giusto?
      E IN che propone invece?

      grazie
      ciao

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  6. Ti pregherei di inserire i commenti nei post a cui si riferiscono altrimenti si perde il filo. Comunque, Italia Nostra sostiene senza alcun fondamento che gli scavi della metro C faranno crollare il colosseo, per cui secondo loro si deve fermare la metro. Nessuna menzione alla pedonalizzazione dei fori invocata invece da Legambiente oltre che da tanti comitati, associazioni e personalità politiche. Legambiente che, ricordo, non è affatto contraria alla metro C, vedendone, giustamente, il mezzo che consentirà ampie pedonalizzazioni del centro storico con una diminuzione notevole del traffico e dello smog, principale fattore di rischio per la salute della popolazione e dei monumenti.

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