venerdì 2 agosto 2013

Non ce lo possiamo permettere!

La lotta al traffico è lotta di legalità

foto www.Romafaschifo.com
Dopo il vuoto pneumatico degli ultimi 5 anni, quello che sta facendo Marino spaventa. Era inevitabile. Dopo la politica dei contentini, del risolvo-tutto-senza-scontentare-nessuno-cioé-facendo-nulla abituarsi a una politica del tutto opposta, che contrappone l'interesse generale al particolare, che punta in alto, che persegue grandi obiettivi difficili e ostici nonostante le critiche, bhé è arduo. Le parole del sindaco sui Fori ad esempio mi fanno fremere di speranza, quando dice: «Leggo sui giornali le polemiche di tanti, la critica del tabaccaio o del corniciaio che parlano di disastro. Lo dico con rispetto, ma tra l'interesse di chi non si può fermare in macchina davanti al tabaccaio e la tutela del Colosseo io scelgo questo secondo interesse». Nemmeno Veltroni, a suo modo re del trasformismo, si era mai spinto così oltre. Il romano non può capire Marino, che risulta davvero un alieno. Perché dai Papi in avanti siamo stati abituati solo alle vessazioni agli inciuci e agli scandali, placati con contentini e munificenze, ma soprattutto sviluppando il meccanismo di autodifesa del "mors tua, vita mea". La via maestra segnata dai potenti a Roma è che più rubi e più sei furbo. E il romano è così. Più può rosicchiare qualcosa a suo vantaggio, più gode. In spregio a ogni norma e soprattutto all'interesse generale. Davvero io auguro a Marino di mantenere questa forza, di non spaventarsi delle mille minacce che i vari potentati, comitati, lobby gli rivolgeranno. Di perseguire i suoi nobili obiettivi con pervicacia. Finché restano nobili chiaramente. 
Stavolta però la giunta ha leggermente sbagliato il tiro. Parlo dell'aumento del ticket per le strisce blu. Non ne faccio una questione di populismo beninteso, bensì un discorso tecnico. Qual è l'obiettivo finale? Ridurre il numero di auto in circolazione. Ottimo, perfetto, nobile. Come lo raggiungiamo? Iniziando a interdire al traffico privato parti del centro storico, ad esempio i Fori Imperiali. Bene. Questo favorisce la pedonalità e la ciclabilità con risvolti positivi sul turismo, sulla salute e anche sugli affari dei commercianti, nonché rende più rapidi e quindi più competitivi i mezzi pubblici. Che altro? Aumento il ticket sui parcheggi regolari. Sbagliato!!
La lotta al traffico a Roma è innanzitutto una lotta di legalità. Roma è così "attraente" per le automobili perché possono fare quello che gli pare e piace. Sostare in divieto, in seconda terza e quarta fila, sui marciapiedi ecc, violare le isole pedonali. La sosta irregolare è la prima fonte del traffico di Roma. E' un principio così semplice. Lo stesso per cui Roma è attraente non solo per il traffico ma anche per la criminalità, il racket, la corruzione e così via. Colpire sistematicamente la sosta irregolare vuol dire far desistere la maggior parte dei romani dall'utilizzare l'auto. E la sosta regolare va incentivata non mortificata, soprattutto se fuori dal suolo pubblico. E non significa affatto che i negozi si svuoteranno. Anzi. Con marciapiedi finalmente liberati e strade restituite ai pedoni sarà molto più attrattivo fare la spesa sotto casa piuttosto che imbottigliarsi verso lontanissimi centri commerciali. Mi si dirà, e poi come ci spostiamo vista la carenza del trasporto pubblico? E avete ragione, ma così salviamo capra e cavoli. Con i proventi delle multe si finanzia in parte il TPL. Con le strade libere gli autobus arrivano e partono maggiormente in orario e diventano più allettanti. Per il resto è ovvio che servono investimenti. Le metro si devono espandere e soprattutto devono funzionare. Così come i tram e tutto il parco mezzi. Non ci possiamo permettere i blocchi ormai quotidiani sulla metro B ne leggerezze burocratiche come quelle che rischiano di bloccare i cantieri della Metro C nonostante i soldi siano stati stanziati tutti da due anni! Gli studi però dimostrano che nessuna politica di espansione del TPL funziona nel ridurre il traffico senza politiche di contenimento dell'uso dell'auto.
Dunque sindaco, facciamo rispettare le regole, multiamo la doppia fila, chi non paga il biglietto sui mezzi pubblici e perché no cacciamo dall'Atac chi non fa il suo lavoro a tutti i livelli, e la metà del problema sarà risolta da se. La lotta al traffico è innanzitutto lotta di legalità.

1 commento:

  1. Ciao UD, seguo con interesse il tuo blog che trovo molto competente, sensato e interessante.

    Non condivido in pieno le tue riflessioni sulle strisce blu.

    Premetto che il discorso che fai sulla legalità e sulla necessità di combattere costantemente e "ferocemente" la doppia fila e la sosta selvaggia in questa città è giustissimo e imprescindibile. E' il punto di partenza indispensabile.

    Parallelamente, però, va fatta una politica di disincentivazione dell'uso dell'auto come mezzo per il tragitto casa-lavoro e viceversa. Ovvero, della sosta lunga su strada.

    Tanto per cominciare, bene ha fatto Marino ad abolire gli abbonamenti alle strisce blu, un vero e proprio nonsense che non ha alcuna motivazione logica di esistere al di fuori di fare cassa e "accontentare tutti" (infatti è un provvedimento di Alemanno).

    L'aumento di mezzo euro l'ora delle strisce blu non cambierà nulla per chi si ferma una/due ore per lo shopping o per altre commissioni estemporanee. Farà invece la differenza per chi continua ad andare al lavoro in auto pur avendo la metropolitana sotto casa e sotto l'ufficio (ne conosco un paio...). Purché le regole siano fatte rispettare, ovviamente.

    Senza contare che la giustificazione "a Roma non ci sono posti per le auto" (che tu non usi, intendiamoci) è trita e in molti casi falsa. Roma è piena di rimesse e garage a pagamento. Certo, sono a pagamento... e la doppia fila è gratis.

    Ecco, cambiamo quest'ultima cosa. :)

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