mercoledì 29 febbraio 2012

Anche Roma promette di "salvare i ciclisti"

L'immagine tratta dal blog di Marco Visconti, assessore all'ambiente di Roma Capitale conferma l'adesione della città eterna al progetto "salva ciclisti". Ci sarebbe piaciuto che l'adesione arrivasse dal sindaco come a Milano o dall'assessore alla mobilità, a sottolineare che la bici non è solo uno strumento di svago ma una vera alternativa sostenibile all'auto. In ogni caso, al link di sotto riportiamo i punti che con questa adesione la Capitale si impegna a rispettare, staremo a vedere.

martedì 28 febbraio 2012

La bici ti salva, salva chi va in bici!

La benzina a 2 euro, le assicurazioni alle stelle, il bollo, la revisione, gli incidenti, il traffico insostenibile, le ztl, le chiusure causa polveri sottili, le targhe alterne. Quanto ci conviene ancora possedere un'auto? Poco o nulla visto che ci costa in media 3.278 euro l'anno. I mezzi pubblici non funzionano direte voi. Allora prendete la bici!
I nostri spostamenti quotidiani in media non superano i 10km, per cui potrebbero essere percorsi su due ruote. Con il beneficio di tutti è evidente. Ma andare in bici a Roma è un suicidio! direte voi. E non avete tutti i torti. Pensate che dall'inizio del 2012, quindi due mesi scarsi, sono morti quasi 30 ciclisiti in Italia. Ma c'è il modo di invertire la rotta.
Una grande mobilitazione "Salviamo i cilcisti" si è sollevata in questi giorni. Le cose sono andate così: una giornalista del Times rimane uccisa in un incidente con la bici. Ma è solo purtroppo l'ultima di migliaia (nel nostro paese il doppio). Il prestigioso giornale chiede allora al governo inglese di rispettare 8 punti per salvaguardare la sicurezza di ciclisti e pedoni che potete leggere qui.
Scoppia il caso, centinaia di associazioni siti e blog aderiscono, la notizia si espande in tutta Europa. In Italia un gruppo di parlamentari appronta un progetto di legge sull'impronta degli otto punti del Times. Mozioni fantascientifiche nel medioevo attuale, come destinare il 2% dei profitti delle autostrade per le ciclabili e udite udite "Contrastare il fenomeno del parcheggio selvaggio" (!!!).

Il gruppo si organizza in rete, su facebook e twitter. Siamo già a quasi 8000 adesioni. E scatta la seconda fase, chiedere direttamente ai nostri sindaci di aderire. Pisapia a Milano si è già impegnato in tal senso. Alemanno ancora latita.

Ora tocca a voi. Qui ci sono tutti gli strumenti per cambiare le cose.
Buona lotta

P.S: e se volete replicare che usare la bici a Roma è impossibile attendete i prossimi post! 

giovedì 23 febbraio 2012

(Im)mobilità Roma

Voglio dedicare il primo post di questa nuova rubrica sulle opere incompiute o mai iniziate di Roma alla triste storia del ponte ferroviario sulla Portuense.

Molti di voi conosceranno l'imbuto che si crea sulla consolare all'altezza di via Majorana. Il ponte della FR1 restringe la carreggiata a una sola corsia per senso di marcia. Non solo. E' troppo basso e non consente il passaggio dei bus. Decenni per sbloccare questa situazione da terzo mondo e finalmente nel 2008 partono i lavori di RFI per alzare e allargare il ponte. Subito i ritrovamenti archeologici bloccano l'opera per mesi in attesa dello svincolo della soprintendenza. Tre anni e mezzo e 5 milioni di euro dopo, l'estate 2011 il ponte è finito, RFI chiude il cantiere. E la strada? Ad oggi, 23 febbraio 2012, si circola ancora su una corsia. Sette mesi e il comune non è riuscito a fare la strada. I soldi c'erano, sono spariti sono tornati e non ci sono più. Leggete qui per i dettagli della vicenda. Tanto c'è tempo mentre siete in coda o aspettate il bus.

domenica 19 febbraio 2012

Consigli per l'amministrazione pt.1


Come migliorare il traffico di Roma, rendere più puntuali i mezzi pubblici, diminuire i tempi di percorrenza, migliorare la qualità dell'aria, abbassare il tasso di incidenti stradali con conseguente risparmio per la sanità pubblica, il tutto guadagnandoci. Chiamiamo Goldrake?
No.

Basta multare le macchine in doppia fila.

Non vi tornano i conti? Facciamo un esempio. Siete alle Poste con due sportelli aperti. Le persone si distribuiranno equamente su due file. Se uno sportello è più rapido dell'altro qualcuno cambierà fila contribuendo a mantenere l'equilibrio. Cosa accade se uno sportello chiude improvvisamente? Le persone in fila si riverseranno in coda all'altro. Il tempo medio di attesa per tutte le persone e per quelli che arriveranno aumenta. Il secondo sportello riapre e le due file si ridistribuiscono. Ma il tempo perso prima in fila al doppio delle persone   non si recupera, quindi sarò stato all'ufficio postale di più che se i due sportelli non  avessero mai chiuso. La stessa cosa succede sulle strade. Una macchina in doppia fila è come lo sportello che chiude. La capacità della strada si dimezza, la fila si allunga e i tempi anche. Per il traffico è anche peggio. Perché le due corsie non sono indipendenti, quindi la doppia fila rallenta anche la corsia libera (mentre nel caso della posta no).

A Roma la doppia fila è ovunque ed è tollerata. Cio' vuol dire che è come se avessimo la metà delle strade. Ci mettiamo tutti di più a spostarci, compresi gli autobus. Che non potranno essere puntuali convincendo molti a usare l'auto, il che aggrava ancora di più la situazione perché (per tornare all'esempio della posta) ci sono molte più persone in fila. Inquiniamo due volte di più. Uno perché il motore resta acceso per più tempo, due perché inquina meno un traffico a maggiore velocità. Per non parlare degli incidenti stradali causati dalla ridotta visibilità verso i pedoni. Quindi riassumendo:
Consiglio per l'amministrazione: distruggete la doppia fila. Entreranno molti più soldi nelle casse, molti lasceranno l'auto a casa e prenderanno il bus perché sarà più puntuale, il traffico sarà più scorrevole facendo calare le polveri sottili. Avrete fatto una bella figura guadagnandoci. E la gente vi voterà.
Consiglio per tutti: la prossima volta che vorrete parcheggiare in doppia fila ricordatevi che siete la prima causa di quel traffico che odiate. 

Lo so che ora si scateneranno polemiche tipo "si ma a Roma non ci sono parcheggi", "i mezzi sono inefficienti" ecc. Ne parleremo, anche se dovete ricordarvi che il partito della doppia fila è sostenuto innanzitutto dalla lobby dei commercianti.

mercoledì 15 febbraio 2012

Il giorno dei No


Stop alle Olimpiadi a Roma e stop alla Metro C oltre il Colosseo. E' il giorno dei no.
Il presidente Monti ha rifiutato di avallare la candidatura di Roma alle olimpiadi del 2020, con sommo disappunto di politici, costruttori e imprenditori, che indubbiamente dall'affaire olimpico avrebbero avuto i loro ritorni. Troppi i rischi di sforare un budget già alto affossando ulteriormente il debito del paese.
Allo stesso tempo RomaMetropolitane ha rigettato la proposta di project financing presentata da MetroCspa (Caltagirone e compari) per portare l'agognata terza linea dal Colosseo (dove i fondi si fermano ad oggi) alla Farnesina. Troppo onerosa, sarebbe costata al pubblico 10 miliardi.
In un solo giorno Roma si è giocata la metro C al centro storico, il completamento dell'anello ferroviario, il tram Anagnina-TorreAngela, il potenziamento delle FR, il ponte dei congressi, la nuova via del mare. Tutto rimandato a tempo indeterminato.
Viene spontaneo chiedersi come sarà possibile portare a compimento nei prossimi anni i tanti progetti infrastrutturali di cui abbiamo estremo bisogno. Da un lato Monti ha dimostrato che non ha alcuna fiducia nella capacità del paese di gestire i soldi pubblici. Come se avesse detto "Siete tutti ladri". Dall'altro la vicenda della metro C induce a pensare che anche rivolgersi al privato, svendere il proprio territorio non è una strategia così vincente.
Quindi come si sposteranno i cittadini mentre aspettano che Monti ci dica non solo "No!" ma che doverosamente indichi come l'italia si può liberare dalla mala gestione, dagli evasori e dalle speculazioni?
E siamo sicuri che ci siano solo le Olimpiadi a divorare le casse pubbliche? Non bisognerebbe forse dire "NO" anche ad altri progetti devastanti (vedi la TAV?). Ne parleremo, così come parleremo di una "exit strategy", una nuova filosofia della mobilità che è forse l'unica risposta in tempi di stop alle grandi opere e tagli al trasporto locale.

giovedì 9 febbraio 2012

Il valzer delle date (reprise)


Romametropolitane annuncia (o meglio pubblica in sordina sul proprio sito) nuovi ritardi per la Metro C.
Chi offre di più? Suvvia non siate tirchi!
Vabé se proprio non volete indovinare ecco uno schema riassuntivo:


Nuova Data Fine Lavori
Ritardo da ultimo annuncio
Ritardo da data di gara
Durata totale cantieri
Pantano-Centocelle
Giugno 2012
nessuno
6 mesi
4 anni
Centocelle-Lodi
Giugno 2013
6 mesi
1 anno e 6 mesi
6 anni
San Giovanni
Dicembre 2014
1 anno
3 anni
5 anni

Come si può vedere, rispetto ai tempi dichiarati al momento dell'appalto i ritardi sono pesanti.
Tuttavia la durata complessiva che avranno avuto i cantieri (se questo ultimo cronoprogramma sarà rispettato) è nella norma per un'opera simile. Non si può certo gridare allo scandalo, anzi, quasi un miracolo rispetto a molte altre opere in Italia. Attendiamo con ansia l'apertura della prima tratta, quando le persone si renderanno conto dell'urgenza di completare l'opera in fretta e cominceranno a farsi sentire.

martedì 7 febbraio 2012

Il costo delle case al Metro B

Quanto ci costa in termini di cemento il prolungamento della metro B per 3.8 km fino all'esterno del GRA?
Secondo i media che da giorni parlano con leggerezza e a volte a sproposito della rete del tube romano, il prezzo da pagare è inaccettabile. Qui e qui un paio di articoli di Repubblica che gridano alla cementificazione selvaggia. Siamo sicuri che sia proprio così scandalosa questa operazione? A questo link trovate una mappa delle aree che saranno edificate, con i dettagli degli edifici e anche i rendering: http://www.skyscrapercity.com/showpost.php?p=87783284&postcount=900
( si ringrazia l'utente Bear110 del forum per il reperimento delle immagini)

E adesso facciamo un confronto tra questa operazione immobiliare e quella di Bufalotta:


Metro B Casal Monastero
Bufalotta
SUL mq
246.846
657.000
Vol mc
750.000
2.000.000
Architetti
Purini/Thermes
(Franco Purini professore ordinario 
di Composizione Architettonica e Urbana presso la Facoltà di Architettura Valle Giulia a Roma, progettista di Eurosky, il grattacielo più alto di Roma)
???
Infrastrutture di Trasporto Rapido finanziate dai costruttori
Prolungamento della metro B per 3.8 km, 2 stazioni San basilio e Torraccia/CasalMonastero + parcheggio di scambio per 2500 posti auto
nessuna
Infrastrutture di trasporto esistenti a meno di 500 metri.
Metro B stazioni:
Quintiliani, Monti Tiburtini, Rebibbia, Santa Maria del Soccorso
nessuna

Edificio tipo




Mi sembra evidente e impietoso il confronto. Da un lato architettura di qualità che va a densificare dei vuoti urbani a ridosso delle stazioni della metro, quindi garantendo da subito ai residenti l'accesso alla rete di trasporto pubblico rapido della città. Dall'altro palazzine isolate che devastano la campagna. Perché Repubblica e Presa Diretta non sono andati a chiedere a Veltroni come si potessero autorizzare 2 milioni di metri cubi ai margini del GRA senza che i costruttori pagassero un centimetro di metropolitana o tram? Stessa cosa dicasi per altri orrori urbanistici come Ponte di Nona o Tor Pagnotta1 e 2. L'unica differenza è che ora Alemanno la metro a Bufalotta la vuole portare (la B1), regalando altre aree ai costruttori e altro cemento alla città. Se solo l'avessero fatto prima.

giovedì 2 febbraio 2012

Conti, inContri, sContri sulla metro C


Oggi è una giornata strana per Roma e la sua linea C.
Due convegni si stanno svolgendo quasi contemporaneamente con sedi, toni e obiettivi molto diversi.
Il primo è organizzato da Italia Nostra che, attraverso il più grande detrattore del progetto metro C Antonio Tamburrino, lo intitola così:

"Metro C, la Corte dei Conti dichiara: “Opera fallimentare, rimarrà incompiuta"
"Italia Nostra Roma presenterà nel corso della conferenza stampa le risultanze del dossier completo della Corte dei Conti sull’opera Metro C.
La relazione [...] consiste nella pronuncia della parola fine sul progetto che per quasi 20 anni è stato considerato il perno della futura mobilità romana." (fonte:  http://www.italianostra.org/?p=18715)
Il secondo è organizzato da Romametropolitane. 
SVILUPPI DELL’ISTITUTO CONCESSORIO PER IL RILANCIO DELLE OPERE PUBBLICHE
Roma Metropolitane ha voluto organizzare questo incontro-dibattito perché, nel dirigere la realizzazione della nuova Linea C della metropolitana, la più grande opera pubblica in via di costruzione in Italia, è in grado di offrire elementi di prima mano al fine di arricchire le conoscenze del Governo in ordine ai provvedimenti da assumere per il rilancio dell’economia.
Proprio per questa esigenza di concretezza, l’incontro si terrà nel cantiere della Linea B1, l’altra grande opera ormai ultimata, in una sala appositamente attrezzata.
(fonte: 
http://comune.roma.it/PCR/resources/cms/documents/Incontro_dibattito_roma_metropolitane.pdf)

Impossibile non collegare i due convegni alla bomba esplosa proprio ieri.
E' stata infatti resa pubblica la relazione della Corte dei Conti relativa al progetto della linea C.
Indagine che ha evidenziato problematiche diverse e perplessità sui costi, i tempi, le modalità di subappalto, gli affidamenti di incarico, i compensi dei vari comitati scientifici, il taglio delle opere complementari.
Questo documento si può leggere integralmente (182 pagine) qui.

E subito si è scatenata la bufera dei media, che in perfetto clima di caccia alle streghe, è stata ben felice di additare il nuovo capro espiatorio del malgoverno italiano nella metro C. Non starò qui a difendere nessuna parte, in rete c'è quasi tutto quello che serve per non farsi intontire dalla gran quantità di fandonie strumentali pubblicate dai quotidiani. Mi voglio invece soffermare proprio sulla strumentalizzazione che si fa ormai in Italia di ogni notizia.

Da un lato Italia Nostra che dichiara (o meglio fa dichiarare alla corte dei conti!!) "fallita" un'opera che tra pochi mesi sarà inaugurata, nella sua prima tratta, dopo 4 anni di cantieri. Su alcune cose hanno ragione. Si poteva scegliere una tecnologia meno invasiva e costosa. Si poteva scegliere una formula contrattuale più vantaggiosa. Forse aiutano a capire tanta ostilità le parole dello stesso Tamburrino, che si vide rifiutata la sua "idea" di metro C ormai diciassette anni fa:

Dall'altro lato RomaMetropolitane, gli accusati.
Organizzano il convegno dentro una stazione della diramazione B1, opera che sarà aperta tra un paio di mesi, e si sa che inaugurare opere ha un elevato ritorno in termini di immagine.
Invitano il lupo cattivo, il presidente della Corte dei Conti, che li ha appena messi alla sbarra nel dossier.
Invitano un'altro lupo cattivo, il Presidente dell'Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici, colui che ha bloccato per più di un anno la gara per la metro D, per le presunte irregolarità dell'appalto, poi dichiarate non sussistenti.
Poi sparano in alto: presidente del Consiglio di Stato, della Corte Costituzionale e ovviamente il sindaco.
Più che un incontro per parlare di contratti e appalti sembra il G8.

Un chiaro modo per dire, guardate, sono dalla nostra parte.
Ma noi non vogliamo altri atti di forza politici e corporativi.
Volgiamo sentire risposte chiare alle domande poste su un progetto imponente difficile ma fondamentale.
Un progetto che per quanto oneroso, va completato nell'interesse dei cittadini.