lunedì 30 maggio 2011

Livin' in degrado


Quando si parla di degrado si pensa solo alle montagne di spazzatura di Napoli o all'ultimo campo rom sorto vicino casa. Ma il vero degrado, quello che ha origine nella profonda cultura dell'illegalità, della mancanza di rispetto, della prevaricazione legalizzata, si manifesta nelle forme più svariate. 

La nostra città ne è vittima e portavoce, quando permette che un ascensore, cioé un servizio pubblico, venga orribilmente sfigurato da manifesti elettorali abusivi come il caso della Metro a Manzoni. 

Oppure, quando permette il doppio scempio di affiggere cartelli, abusivi, sui suoi muri storici, inneggianti alla repressione, alla persecuzione e alla umiliazione di suoi cittadini colpevoli solo di amare.

Oppure, quando lascia che l'incuria e il disinteresse facciano crollare un'opera dell'ingegno e della sensibilità umana, un portale del '600 che era lì a ricordarci che la bellezza non è ancora stata uccisa dalla nostra indifferenza. 
Ma nel frastuono della nostra volgarità, nella corsa a chi urla più forte, come un governatore di Regione che insulta i propri ascoltatori al comizio, probabilmente il crollo di un'opera d'arte fa meno rumore di una foglia che cade dall'albero.







martedì 24 maggio 2011

Doppia fila = Paralisi del traffico!



Finalmente ci si sta arrivando.
Anche Italia Nostra e Legambiente che spesso si sono opposti a progetti per la mobilità come le nuove metropolitane stanno cominciando a capire che uno dei mali del traffico di roma è la doppia fila!
Mi fa piacere divulgare, sebbene, in ritardo la loro iniziativa di protesta.

Nonostante i soliti vacui proclami alemanniani infatti c'è estremo bisogno di sapere che in una capitale europea il tram per procedere ha bisogno che un gruppo di vecchiette prenda a borsettate la proprietaria di una Smart abbandonata sulle rotaie, oppure che esiste una strada (viale Libia) di un quartiere molto elegante in cui la doppia fila è praticamente legalizzata e costringe le auto in transito a occupare la preferenziale dei bus.
E per fortuna abbiamo una civiltà millenaria...

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_maggio_24/sosta-selvaggia-mobilitiamoci-garrone-190713370552.shtml

http://roma.repubblica.it/cronaca/2011/05/24/foto/stop_alla_sosta_selvaggia_il_sit-in_di_cittadini_e_comitati-16687649/1/

lunedì 23 maggio 2011

Municipio X: se lo conosci, non puoi evitarlo! (si parla di viabilità tangenziale)



Visualizza Municipio X: viabilità tangenziale in una mappa di dimensioni maggiori

Il male del nostro territorio è il traffico.
L'agglomerato urbano ormai unitario di Ciampino-Morena-Ponte Linari-Tor Vergata è costantemente congestionato. Soprattutto per gli spostamenti di tipo tangenziale (paralleli al GRA per intenderci).
Basta consultare questo link a diverse ore del giorno per farsi un'idea: traffico.octotelematics.it
Complice di un recente peggioramento in questo senso la speculazione edilizia e l'inconcepibile proliferare di mega centri commerciali, non seguiti da un adeguato sviluppo del trasporto pubblico che, tra le altre cose, hanno reso il GRA indispensabile per gli spostamenti locali.

La mappa qui sopra tenta di descrivere lo stato di congestione medio delle principali arterie di sbocco del territorio, segnalando i punti critici (cliccate sui fuochi per maggiori info)

Il dato principale da tenere in considerazione, però, è che la maggior parte del traffico del nostro territorio non è locale bensì di attraversamento.
La posizione geografica è la prima causa di questo fenomeno, cerniera tra Roma e i Castelli, punto di snodo tra la Roma-Napoli e il GRA, unica porta di accesso verso l'EUR e Fiumicino per tutta Roma Sud-Est. L'enorme area del parco dell'Appia Antica infatti rappresenta una vera e propria muraglia urbana per gli spostamenti est-ovest, rotta solo in alcuni punti, ovviamente saturi, su viabilità inadeguata a flussi autostradali (Via Cilicia, TorCarbone/Vigna Murata, Torricola/Tor Pagnotta, il GRA appunto)
La presenza di altri "ostacoli" nella rete viaria complica il quadro. In particolare l'aeroporto di Ciampino e le numerose linee ferroviarie regionali (FR4, FR6, FR7, FR8) spezzano la viabilità concentrandola nei pochi e inadeguati punti di attraversamento, non riuscendo tralaltro a rappresentare un mezzo alternativo per via delle frequenze basse e degli orari di servizio ridotti, nonché per l'assenza di parcheggi di scambio nelle stazioni.

La soluzione di un problema così complesso non è sicuramente univoca.
A mio avviso due sono gli ambiti principali su cui lavorare:
  1. Separazione della viabilità locale dalla grande viabilità di attraversamento
  2. Potenziamento del trasporto pubblico rapido di massa, con creazione di nodi di scambio esterni che agiscano da recettori del pendolarismo e impediscano l'attraversamento del territorio
Viabilità

Per quanto riguarda il primo punto, i progetti dell'attuale PRG prevedono una nuova strada interquartiere (segnata in blu nella mappa) che connette trasversalmente Appia, Anagnina, Tuscolana, A1. L'opera sarebbe sottomessa alla creazione di una serie di nuovi quartieri residenziali (tra cui la famosa centralità Romanina dal peso di "soli"  tre milioni di metri cubi) ma pur nella bontà dell'intento ha già incontrato divesi problemi, per la bocciatura da parte della sovrintendenza del passaggio indispensabile nell'area vincolata di Gregna e per importanti ritrovamenti archeologici a Campo Romano.
Nel lungo periodo invece gli interventi che concorrerebbero a sbloccare la paralisi del nostro traffico sono sicuramente la Cisterna-Valmontone e l'autostrada Roma-Latina che insieme costituirebbero un by pass fondamentale del GRA, consentendo al traffico autostradale di raggiungere Fiumicino, Civitavecchia e il Tirreno nord senza intasare il romano raccordo. Ma mentre la Roma-Latina sarebbe prossima alla cantierizzazione, della bretella non si sa ancora molto.

Purtroppo non ci sono altri progetti significativi. Il che sgomenta perché ci sarebbero numerosissimi interventi utili attuabili nel breve periodo per mitigare la situazione. Uno su tutti la ristrutturazione dello svincolo Angnina/GRA per consentire l'immissione in direzione Fiumicino da fuori Roma, la cui impossibilità attuale è causa principale dell'attraversamento di Morena e Ciampino anche da parte dei mezzi pesanti. Oppure il sottopasso Anagnina/via della stazione di Ciampino che, non potendolo impedire, almeno fluidificherebbe il passaggio nell'abitato.

Trasporto Pubblico

In un quadrante totalmente sguarnito di trasporto rapido su ferro l'unica proposta a PRG è la Metro leggera Anagnina-Torre Angela, un tram in sede propria che benché indispensabile ha il grande difetto di tagliare fuori i popolosi quartieri di morena e casal morena e di non connettere la fondamentale stazione FS di Ciampino, che potrebbe avere un vero ruolo di nodo di scambio regionale. In ogni caso anche i tempi di quest'opera si prospettano biblici, bando entro fine 2012, il che vuol dire cantieri non prima del 2014 e operatività 2020.
Per il resto c'è invece l'interessante progetto della Provincia di un corridoio della mobilità che unisce la stazione FS di Ciampino con la metro ad Anagnina, la metro C a Torre Angela e la FR2 a LA rustica.
Sebbene non sia chiaro lo zig zagante percorso (che ricalca più o meno la strada blu di cui sopra ma la cui progettazione non ha alcun nesso con essa, nel perfetto stile di non collaborazione tra gli enti locali) l'idea di fondo rimane valida, cioé un sistema rapido di smistamento tangenziale esterno al GRA.

Anche qui di cose se ne potrebbero fare, anche se secondo me tutti gli enti locali (Roma Capitale, Regione, Provincia) dovrebbero concentrare gli sforzi su due obiettivi maggiori. Il prolungamento della metro A fino alla Romanina (3 stazioni) con annesso parcheggio di scambio per almeno 1000 auto e la creazione di un tram in sede propria sulla strada interquartiere proposta dal PRG che intercetti il nuovo capolinea metro e funga da smistatore/adduttore. E vista la quantità di nuove edificazioni che si troverebbero intorno a questo nuovo asse strategico i costruttori privati dovrebbero finanziare corposamente il progetto.

Esaurire questo argomento in così poco spazio senza annoiare mortalmente è impossibile.
Spero di aver almeno suscitato la curiosità di qualcuno e allargato un po' gli orizzonti di un problema sfidante ma non impossibile da risolvere.