Quando si parla di degrado si pensa solo alle montagne di spazzatura di Napoli o all'ultimo campo rom sorto vicino casa. Ma il vero degrado, quello che ha origine nella profonda cultura dell'illegalità, della mancanza di rispetto, della prevaricazione legalizzata, si manifesta nelle forme più svariate.
La nostra città ne è vittima e portavoce, quando permette che un ascensore, cioé un servizio pubblico, venga orribilmente sfigurato da manifesti elettorali abusivi come il caso della Metro a Manzoni.
Oppure, quando permette il doppio scempio di affiggere cartelli, abusivi, sui suoi muri storici, inneggianti alla repressione, alla persecuzione e alla umiliazione di suoi cittadini colpevoli solo di amare.
Oppure, quando lascia che l'incuria e il disinteresse facciano crollare un'opera dell'ingegno e della sensibilità umana, un portale del '600 che era lì a ricordarci che la bellezza non è ancora stata uccisa dalla nostra indifferenza.
Ma nel frastuono della nostra volgarità, nella corsa a chi urla più forte, come un governatore di Regione che insulta i propri ascoltatori al comizio, probabilmente il crollo di un'opera d'arte fa meno rumore di una foglia che cade dall'albero.
Nessun commento:
Posta un commento