martedì 11 novembre 2014

La Metro C non si deve fermare: anzi sì, a Chiesa Nuova.


Domenica 9 Novembre 2014 la metro C ha preso vita, seppur nella sua tratta più periferica e con orari e frequenze limitati (ma temporanei). Un passo epocale tuttavia. Specialmente per i tantissimi pendolari della periferia est che da anni (dal 2008 per l'esattezza) non avevano più un collegamento su ferro con la città. Il "progetto" Metro C dunque va avanti con la tratta fino a Lodi ormai completata e in collaudo (apertura prevista estate 2015) e le stazioni fino al Colosseo in fase di scavo. Poi bisogna puntare dritti al centro storico. La stazione Venezia grazie ai fondi dello sblocca Italia sarà inserita nell'attuale tratta e il cantiere aprirà presumibilmente entro il prossimo anno. Il resto è stato nebbia fino a pochi giorni fa. Ricordiamo che il progetto originario prevedeva dopo Venezia le fermate Argentina, Chiesa Nuova (su Corso Vittorio), San Pietro, Risorgimento, Ottaviano e Clodio-Mazzini. Sei stazioni per liberare il centro dalla morsa del traffico sull'asse più turistico della città. Argentina fu cassata ormai molti anni fa per problematiche archeologiche insormontabili. Poi l'oblio. Seguì la proposta di project financing avanzata da MetroC SpA che prevedeva le fermate Venezia, Chiesa Nuova, San Pietro, Ottaviano, Oslavia, Auditorium e Farnesina. Tuttavia la proposta è risultata irricevibile in termini economici per l'attuale amministrazione. Fu ventilata quindi la sciagurata l'ipotesi di fermarsi per sempre a piazza Venezia. Infine le dichiarazioni recenti dell'amministrazione: si arriverà a Ottaviano ma bypassando totalmente Corso Vittorio Emanuele cioé cancellando la fermata di Chiesa Nuova. Due sole stazioni dunque dopo Venezia: San Pietro e Ottaviano. Risorgimento abbandonata per la vicinanza con Ottaviano e Clodio perché sostituita dal futuro tram della musica su viale Angelico. Chiesa Nuova invece abbandonata per il "rischio di aumento di costi e tempi dovuti alle problematiche archeologiche". 3km e 2 stazioni. Il tutto per la modica cifra di 1,2 Miliardi di euro.

Tutto questo è inaccettabile. Perché? Dal punto di vista trasportistico raggiungere Ottaviano è imprescindibile per chiudere la maglia del centro storico e consentire finalmente alla tratta centrale della linea A di alleggerirsi caricata com'è oggi dall'essere l'unica linea a servizio appunto del centro. Altrettanto imprescindibile è realizzare la fermata a Chiesa Nuova tuttavia. Una stazione strategica, a 400 metri da Piazza Navona e Campo dei Fiori, a pochi passi da via Giulia (che potrebbe essere finalmente pedonalizzata!). Fondamentale non solo per i milioni di turisti che visitano il cuore del centro ma anche per le migliaia di dipendenti di alberghi, uffici, ristoranti, negozi, studi professionali, La stazione che svuoterebbe di colpo il 64 e il 40 i bus più affollati e pericolosi di Roma. Le indagini archeologiche condotte per anni hanno rivelato reperti importanti ma non hanno decretato l'impossibilità di costruire una stazione in quel punto. Ora, si parla di contenimento di tempi e costi. Tuttavia sarebbe ben più pesante spendere altri 1,2 miliardi di euro pubblici per una linea che non raggiunge gli obiettivi per cui era nata, cioé liberare il centro dal traffico. Se poi si guarda a esempi simili ma più virtuosi come quello di Napoli il paragone è imbarazzante. I tempi sono stati lunghi è vero, ma i tesori archeologici rinvenuti (ben più eclatanti dei nostri) saranno integrati nelle stupende nuove stazioni. Una vera metro archeologica insomma. Dunque serve una forte volontà politica. Si rescindesse pure il contratto col contraente attuale che tanti problemi ha creato sinora con la sciagurata formula del general contractor e si indica una nuova gara. Ci vorrà qualche anno in più ma i benefici saranno per sempre. Con un miliardo e due si realizzerebbero per dire i prolungamenti della metro B a casal monastero, della A a Torrevecchia e la linea leggera Anagnina-Tor Vergata. Per dire. E' necessario non abbandonarsi al motto di "non ci sono le risorse" perché è una scelta che potremmo pagare per sempre. 

venerdì 7 novembre 2014

Metro C: istruzioni per l'uso


Domenica apre la Metro C.
Ho sempre immaginato diverso il giorno in cui l'avrei scritto su queste pagine. La mia passione per il trasporto pubblico romano è nata proprio sette anni fa quando scoprii che nella nostra città era in procinto la costruzione di una terza linea metropolitana. Un evento che avrebbe potuto rivoluzionare il volto stesso della città. Quello che è successo dopo lo sappiamo tutti. I numerosi problemi archeologici, gli stop, i ritardi, le varianti, le inchieste, fino all'apertura mancata di un mese fa. In ogni caso oggi ci siamo. Con un po' di amarezza. Aprono 15 stazioni della tratta più periferica, da Pantano a Centocelle per 13 km.
Nella prima fase, la linea C del metrò sarà attiva dalle 5,30 alle 18,30. Previsto un treno ogni 12 minuti.
Il servizio di trasporto pubblico nell'area della Metro C non subirà modifiche e inoltre sarà attivata una  navetta express tra il temporaneo capolinea di Centocelle e Termini. 
Delle 15 nuove stazioni della metropolitana - Monte Compatri, Graniti, Finocchio, Bolognetta, Borghesiana, Due Leoni/Fontana Candida, Grotte Celoni, Torre Gaia, Torre Angela, Torrenova, Giardinetti, Torre Maura, Torre Spaccata, Alessandrino, Parco dei Centocelle - dieci sono dotate di parcheggi di scambio per un totale di 2692 posti auto e circa cento per le moto

Questi i fatti. Sicuramente la nuova infrastruttura avrà la sua utilità. La periferia est di Roma torna ad avere un collegamento su ferro con la città, dopo i tanti anni di chiusura della ferrovia concessa Roma-Pantano da Pantano a Giardinetti. Un aiuto all'intasatissima via Casilina. Tanti nei però accompagnano questa inaugurazione. 
  • La chiusura alle 18:30 che taglia fuori la fascia più intensa di pendolarismo. Motivata dalla necessità di continuare i collaudi sulla tratta successiva fino a Lodi. Evitabile? Forse. A Milano la nuova linea 5 chiude alle 23:30 benché la tratta successiva in costruzione sia anch'essa in fase di collaudo. Non si sono voluti pagare straordinari serali agli operai?
  • La frequenza di 12 minuti. Difficile parlare di metropolitana. Alcuni treni regionali passano più frequentemente.  C'è da dire però che questa sarà comunque la frequenza finale prevista per la tratta Pantano-Grotte Celoni a regime.
  • Il ritardo di 3 anni. Poco da aggiungere.
  • La mancata realizzazione di alcune fondamentali opere di supporto alla nuova metro, come la tranvia Ponte Mammolo - Subaugusta che avrebbe migliorato notevolmente la connessione tra MC, MA e MB. O la stazione FR1 Pigneto, nodo di scambio cruciale per gli utenti della Metro C quando arriverà a Lodi. 
In ogni caso questa situazione durerà solo qualche mese. Entro la prossima estate infatti sarà operativo anche il tratto Centocelle-Lodi e le frequenze (da Alessandrino a Lodi) arriveranno a 6 minuti. Ancora non ottimali ma molto meglio.  Sarà anche possibile scambiare con la metro A a San Giovanni (700 metri) e con il tram 3 (400 metri). Il vero salto di qualità comunque non sarà tanto l'apertura di San Giovanni MC ma quella dello scambio sotto via Sannio, quando la frequenza arriverà a 4 minuti. Ci vorranno ancora 3 anni almeno. Poi gli occhi saranno puntati sui lavori fino al Colosseo e oltre. Proprio sulla tratta centrale, la più significativa, si sta consumando una storiaccia tutta romana. Si vuole fermamente concludere la tratta fino a Ottaviano con il fondamentale scambio con la MA, cancellando tuttavia, per risparmiare,  l'unica fermata prevista su Corso Vittorio, in piazza della Chiesa Nuova. Questo è inaccettabile e ne riparlerò. Per ora "godiamoci" questa inaugurazione, continuando a lottare affinché il progetto metro C sia il più utile possibile a sconfiggere il traffico di Roma.