lunedì 31 marzo 2014

Aggiornamenti stazione Lodi Metro C


Aggiornamento fotografico dal cantiere della stazione metro C Lodi su via la Spezia, dal prossimo autunno capolinea provvisorio della nuova metropolitana romana. I lavori sono in fase molto avanzata, restano da rivestire le uscite e realizzare i nuovi marciapiedi. Tutte le uscite sono ormai complete al rustico e l'ascensore installato. Grazie allo schema della stazione qui sopra (realizzato dell'utente SunDust del forum skyscrapercity.com) ho numerato le uscite in modo da associarle alle foto che seguono. Buona Visione.

Uscita laterale U2, scale fisse.

Vascone posto dietro l'uscita U2, asola immissione/emissione aria

Ascensore A1

Uscita U4, scale fisse. All'interno si notano le lampade e la sottostruttura metallica per il rivestimento vetrato.

Uscita UM2, scale mobili installate.

venerdì 14 marzo 2014

La Roma-Cesano a Tiburtina!

Detto fatto. La stazione Tiburtina ospiterà da Domenica anche alcuni treni della Roma-Viterbo appositamente prolungati. Ne avevamo già parlato qui ma non speravo che la decisione sarebbe stata così veloce! Un'ottima notizia che ovviamente nessun canale istituzionale ha ancora diffuso a riprova della scarsissima considerazione che godono le ferrovie nell'ambito del trasporto urbano. I treni per ora sono pochi ma sommandosi a quelli della FL1  portano i passaggi sulla tratta Tiburtina-Trastevere a una frequenza quasi da servizio metropolitano. Ora aspettiamo con ansia la realizzazione della fermata Pigneto FS, fondamentale futuro nodo di scambio con la Metro C. Di seguito il comunicato ufficiale.


Dal 16 marzo, 33 treni regionali della tratta Cesano - Roma Ostiense, e viceversa, sono prolungati a Roma Tiburtina, con fermata intermedia a Roma Tuscolana.

Ciò permette di collegare direttamente il quadrante nordovest della città di Roma alla Stazione Tiburtina, nodo dei treni Alta Velocità e in connessione con la Metro B verso Rebibbia,  la FL1 verso Monterotondo/Fara Sabina/Orte e la FL2 Roma - Tivoli - Avezzano, nonché numerose linee di bus urbane ed extraurbane.

I treni prolungati permettono inoltre di rinforzare l'offerta ferroviaria sulla tratta Trastevere - Ostiense - Tuscolana - Tiburtina, in sovrapposizione con la FL1 Orte - Fiumicino Aeroporto.

I treni da e per Cesano arriveranno e partiranno dai binari 1, 2, 3, 4 o 5 della stazione Tiburtina, secondo necessità.

Cliccare qui sotto per l'elenco completo dei treni prolungati.

lunedì 3 marzo 2014

Roma città chiusa

Marco Pierfranceschi, mappa delle barriere urbane

Dal punto di vista del traffico, cioé della congestione stradale, il primo problema di Roma è la doppia fila. Dal punto di vista della mobilità, cioé della possibilità di spostarsi in diverse zone della città con tempi certi, il primo problema di Roma è la sua struttura "chiusa". Roma è una città "sparsa", cresciuta disordinatamente negli anni e con enormi "buchi" nella sua maglia urbanistica. Parchi, aree verdi, Ville, zone militari, cimiteri, aree archeologiche o anche solo brownfields rappresentano vuoti urbani micidiali per la mobilità che deve necessariamente aggirarli. Il caso più eclatante è forse il Parco dell'Appia Antica, che divide roma sud est da roma sud ovest con una cesura di 10km che va dalle mura Aureliane al GRA, attraversata solo in due punti da tortuose stradine di campagna e nessun collegamento diretto su ferro.
Non ci sono solo i buchi però. Roma è anche una città piena di barriere urbane. Pensiamo alle autostrade (GRA, A24, Roma-Fiumicino), alla tangenziale, ai fiumi, Tevere e Aniene ma anche gli innumerevoli fossi, le ferrovie urbane, le mura antiche, gli acquedotti. Ne emerge un quadro estremamente critico in cui tutti i flussi di trasporto si concentrano negli insufficienti punti di attraversamento: ponti, porte, sottopassi, cavalcavia, spesso pensati solo e unicamente per il traffico automobilistico divenendo essi stessi pericoli per pedoni ciclisti e utenti deboli della strada. Il trasporto pubblico dal suo canto non aiuta a superare queste barriere : quello su gomma ne è vittima tanto quanto il trasporto privato. Quello su ferro che sarebbe il candidato migliore per superare il problema invece ne accentua la criticità (pensiamo alla X delle metro A e B per cui le periferie sono collegate solo tramite lo scambio a Termini) rendendo de facto la mobilità interquartiere un disagio cronico.

Da anni avrei voluto mappare barriere e criticità del tessuto urbano di Roma. Per fortuna ho trovato qualcuno che la pensa come me, ritenendo il vero problema della mobilità la mancanza di "libertà" negli spostamenti, e che mi ha preceduto in questo faticoso ma importantissimo lavoro. Marco Pierfranceschi, attivista di SalvaICiclisti, che potete leggere sul suo interessantissimo blog e qui, ha elaborato un modello di analisi delle criticità del tessuto urbano basato appunto sulla dispersione urbana e sulle barriere che limitano la mobilità. E' evidente infatti che laddove la città è compatta e senza cesure i flussi di distribuiscono uniformemente limitando la congestione. Possiamo pensare a una rete di canali che irrigano un campo. Se cominciamo a chiuderne alcuni lasciando solo poche vie di sbocco il livello dell'acqua salirà.
Vi lascio con una presentazione eccellente di Pierfranceschi che inquadra perfettamente il problema. Sebbene il suo target sia la mobilità ciclabile lo stesso modello vale per il trasporto pubblico, che qui ci interessa. Tornerò sul tema nello specifico cercando di ragionare su soluzioni possibili per lo scenario romano. Tuttavia la problematica va tenuta in considerazione sempre perché è la base di ogni decisione che possa e debba essere presa per la mobilità di Roma.