Visualizza Municipio X: viabilità tangenziale in una mappa di dimensioni maggiori
Il male del nostro territorio è il traffico.
L'agglomerato urbano ormai unitario di Ciampino-Morena-Ponte Linari-Tor Vergata è costantemente congestionato. Soprattutto per gli spostamenti di tipo tangenziale (paralleli al GRA per intenderci).
Basta consultare questo link a diverse ore del giorno per farsi un'idea: traffico.octotelematics.it
Complice di un recente peggioramento in questo senso la speculazione edilizia e l'inconcepibile proliferare di mega centri commerciali, non seguiti da un adeguato sviluppo del trasporto pubblico che, tra le altre cose, hanno reso il GRA indispensabile per gli spostamenti locali.
La mappa qui sopra tenta di descrivere lo stato di congestione medio delle principali arterie di sbocco del territorio, segnalando i punti critici (cliccate sui fuochi per maggiori info)
Il dato principale da tenere in considerazione, però, è che la maggior parte del traffico del nostro territorio non è locale bensì di attraversamento.
La posizione geografica è la prima causa di questo fenomeno, cerniera tra Roma e i Castelli, punto di snodo tra la Roma-Napoli e il GRA, unica porta di accesso verso l'EUR e Fiumicino per tutta Roma Sud-Est. L'enorme area del parco dell'Appia Antica infatti rappresenta una vera e propria muraglia urbana per gli spostamenti est-ovest, rotta solo in alcuni punti, ovviamente saturi, su viabilità inadeguata a flussi autostradali (Via Cilicia, TorCarbone/Vigna Murata, Torricola/Tor Pagnotta, il GRA appunto)
La presenza di altri "ostacoli" nella rete viaria complica il quadro. In particolare l'aeroporto di Ciampino e le numerose linee ferroviarie regionali (FR4, FR6, FR7, FR8) spezzano la viabilità concentrandola nei pochi e inadeguati punti di attraversamento, non riuscendo tralaltro a rappresentare un mezzo alternativo per via delle frequenze basse e degli orari di servizio ridotti, nonché per l'assenza di parcheggi di scambio nelle stazioni.
La soluzione di un problema così complesso non è sicuramente univoca.
A mio avviso due sono gli ambiti principali su cui lavorare:
- Separazione della viabilità locale dalla grande viabilità di attraversamento
- Potenziamento del trasporto pubblico rapido di massa, con creazione di nodi di scambio esterni che agiscano da recettori del pendolarismo e impediscano l'attraversamento del territorio
Viabilità
Per quanto riguarda il primo punto, i progetti dell'attuale PRG prevedono una nuova strada interquartiere (segnata in blu nella mappa) che connette trasversalmente Appia, Anagnina, Tuscolana, A1. L'opera sarebbe sottomessa alla creazione di una serie di nuovi quartieri residenziali (tra cui la famosa centralità Romanina dal peso di "soli" tre milioni di metri cubi) ma pur nella bontà dell'intento ha già incontrato divesi problemi, per la bocciatura da parte della sovrintendenza del passaggio indispensabile nell'area vincolata di Gregna e per importanti ritrovamenti archeologici a Campo Romano.
Nel lungo periodo invece gli interventi che concorrerebbero a sbloccare la paralisi del nostro traffico sono sicuramente la Cisterna-Valmontone e l'autostrada Roma-Latina che insieme costituirebbero un by pass fondamentale del GRA, consentendo al traffico autostradale di raggiungere Fiumicino, Civitavecchia e il Tirreno nord senza intasare il romano raccordo. Ma mentre la Roma-Latina sarebbe prossima alla cantierizzazione, della bretella non si sa ancora molto.
Purtroppo non ci sono altri progetti significativi. Il che sgomenta perché ci sarebbero numerosissimi interventi utili attuabili nel breve periodo per mitigare la situazione. Uno su tutti la ristrutturazione dello svincolo Angnina/GRA per consentire l'immissione in direzione Fiumicino da fuori Roma, la cui impossibilità attuale è causa principale dell'attraversamento di Morena e Ciampino anche da parte dei mezzi pesanti. Oppure il sottopasso Anagnina/via della stazione di Ciampino che, non potendolo impedire, almeno fluidificherebbe il passaggio nell'abitato.
Trasporto Pubblico
In un quadrante totalmente sguarnito di trasporto rapido su ferro l'unica proposta a PRG è la Metro leggera Anagnina-Torre Angela, un tram in sede propria che benché indispensabile ha il grande difetto di tagliare fuori i popolosi quartieri di morena e casal morena e di non connettere la fondamentale stazione FS di Ciampino, che potrebbe avere un vero ruolo di nodo di scambio regionale. In ogni caso anche i tempi di quest'opera si prospettano biblici, bando entro fine 2012, il che vuol dire cantieri non prima del 2014 e operatività 2020.
Per il resto c'è invece l'interessante progetto della Provincia di un corridoio della mobilità che unisce la stazione FS di Ciampino con la metro ad Anagnina, la metro C a Torre Angela e la FR2 a LA rustica.
Sebbene non sia chiaro lo zig zagante percorso (che ricalca più o meno la strada blu di cui sopra ma la cui progettazione non ha alcun nesso con essa, nel perfetto stile di non collaborazione tra gli enti locali) l'idea di fondo rimane valida, cioé un sistema rapido di smistamento tangenziale esterno al GRA.
Anche qui di cose se ne potrebbero fare, anche se secondo me tutti gli enti locali (Roma Capitale, Regione, Provincia) dovrebbero concentrare gli sforzi su due obiettivi maggiori. Il prolungamento della metro A fino alla Romanina (3 stazioni) con annesso parcheggio di scambio per almeno 1000 auto e la creazione di un tram in sede propria sulla strada interquartiere proposta dal PRG che intercetti il nuovo capolinea metro e funga da smistatore/adduttore. E vista la quantità di nuove edificazioni che si troverebbero intorno a questo nuovo asse strategico i costruttori privati dovrebbero finanziare corposamente il progetto.
Esaurire questo argomento in così poco spazio senza annoiare mortalmente è impossibile.
Spero di aver almeno suscitato la curiosità di qualcuno e allargato un po' gli orizzonti di un problema sfidante ma non impossibile da risolvere.
sono 30 anni che esiste questa problematica!
RispondiEliminaai politici non interessa la qualità della vita dei cittadini.pensano soltanto agli interessi dei loro datori di lavoro: i palazzinari.
altrimenti avrebbero già risolto il problema.