L'immagine tratta dal blog di Marco Visconti, assessore all'ambiente di Roma Capitale conferma l'adesione della città eterna al progetto "salva ciclisti". Ci sarebbe piaciuto che l'adesione arrivasse dal sindaco come a Milano o dall'assessore alla mobilità, a sottolineare che la bici non è solo uno strumento di svago ma una vera alternativa sostenibile all'auto. In ogni caso, al link di sotto riportiamo i punti che con questa adesione la Capitale si impegna a rispettare, staremo a vedere.
- Garantire l’applicazione a livello locale degli 8 punti del Manifesto del Times per le aree di competenza comunale
- Formulare le opportune strategie per incrementare almeno del 5% annuo gli spostamenti urbani in bicicletta nei giorni feriali
- Contrastare il fenomeno del parcheggio selvaggio (sulle strisce pedonali, in doppia fila, in prossimità di curve ed incroci, sulle
piste ciclabili) - Far rispettare i limiti di velocità stabiliti per legge e istituire da subito delle “Zone 30″ e “zone residenziali” nelle aree con alta concentrazione di pedoni e ciclisti
- Realizzare, qualora mancante, un Piano Quadro sulla Ciclabilità o Bici Plan
- Monitorare e ridisegnare i tratti più pericolosi della città per la viabilità ciclistica di comune accordo con le associazioni locali
- Redigere annualmente un documento pubblico sullo stato dell’arte nel proprio comune di competenza della viabilità
ciclabile indicando i risultati dell’anno appena trascorso e gli obiettivi futuri - Dotare ogni strada di nuova costruzione o sottoposta ad interventi straordinari di manutenzione straordinari con un percorso ciclabile
che garantisca il pieno comfort del ciclista - Promuovere una campagna di comunicazione per sensibilizzare tutti gli utenti della strada sulle tematiche della sicurezza
- Dare il buon esempio recandosi al lavoro in bicicletta per infondere fiducia nei cittadini e per monitorare personalmente lo
stato della ciclabilità nella sua città
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