martedì 28 febbraio 2012

La bici ti salva, salva chi va in bici!

La benzina a 2 euro, le assicurazioni alle stelle, il bollo, la revisione, gli incidenti, il traffico insostenibile, le ztl, le chiusure causa polveri sottili, le targhe alterne. Quanto ci conviene ancora possedere un'auto? Poco o nulla visto che ci costa in media 3.278 euro l'anno. I mezzi pubblici non funzionano direte voi. Allora prendete la bici!
I nostri spostamenti quotidiani in media non superano i 10km, per cui potrebbero essere percorsi su due ruote. Con il beneficio di tutti è evidente. Ma andare in bici a Roma è un suicidio! direte voi. E non avete tutti i torti. Pensate che dall'inizio del 2012, quindi due mesi scarsi, sono morti quasi 30 ciclisiti in Italia. Ma c'è il modo di invertire la rotta.
Una grande mobilitazione "Salviamo i cilcisti" si è sollevata in questi giorni. Le cose sono andate così: una giornalista del Times rimane uccisa in un incidente con la bici. Ma è solo purtroppo l'ultima di migliaia (nel nostro paese il doppio). Il prestigioso giornale chiede allora al governo inglese di rispettare 8 punti per salvaguardare la sicurezza di ciclisti e pedoni che potete leggere qui.
Scoppia il caso, centinaia di associazioni siti e blog aderiscono, la notizia si espande in tutta Europa. In Italia un gruppo di parlamentari appronta un progetto di legge sull'impronta degli otto punti del Times. Mozioni fantascientifiche nel medioevo attuale, come destinare il 2% dei profitti delle autostrade per le ciclabili e udite udite "Contrastare il fenomeno del parcheggio selvaggio" (!!!).

Il gruppo si organizza in rete, su facebook e twitter. Siamo già a quasi 8000 adesioni. E scatta la seconda fase, chiedere direttamente ai nostri sindaci di aderire. Pisapia a Milano si è già impegnato in tal senso. Alemanno ancora latita.

Ora tocca a voi. Qui ci sono tutti gli strumenti per cambiare le cose.
Buona lotta

P.S: e se volete replicare che usare la bici a Roma è impossibile attendete i prossimi post! 

3 commenti:

  1. Hey, proprio in relazione a questo ieri su repubblica
    c'era un link a questo documentario:

    http://www.outdoorblog.it/post/5167/come-sono-nate-le-piste-ciclabili-in-olanda

    molto interessante, anche in olanda ci sono arrivati anche attraverso una mobilitazione.
    saluti

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  2. Penso che sarebbe bello che la gente lasciasse la macchina a casa a favore della bici, anche se per Roma sembra un pò utopistica come idea. Se pensiamo che la gente prende la macchina anche per andare a buttare l' immondizia sotto casa.!!! Si dovrebbe fare proprio una rivoluzione culturale...

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  3. Le rivoluzioni hanno bisogno di alcune condizioni per innescarsi. Da un lato il momento che viviamo è favorevole: dal lato del mezzo privato ci sono costi stellari dei carburanti, delle assicurazioni, parcheggio impossibile, traffico esponenziale, centro storico chiuso, targhe alterne, d'altro canto il mezzo pubblico è sempre più provato da disservizi, sospensioni, scioperi. Quale miglior clima per il fiorire della mobilità su due ruote? Evidentemente non siamo ancora al punto di innesco. Qui entra in gioco la politica che dovrebbe "esasperare" le condizioni di cui sopra, stimolando dall'altro la mobilità alternativa. Esempi? Pedonalizzazioni, lotta alla sosta selvaggia, congestion charge tipo Area C di Milano, estensione delle zone 30, aumento delle piste ciclabili, estensione del bike sharing, punti di scambio bici/ferro.

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