lunedì 11 novembre 2013

Che ponte che fa

Rieccomi a parlare di ponti. Quelli che gli antichi Romani erano famosi per saper costruire in una notte. Una perizia che abbiamo indubbiamente perso. Non riusciamo proprio a farne una giusta. Partiamo dal Ponte della Scafa, attesissima opera che dovrebbe stappare la comunicazione tra Ostia e Fiumicino, attualmente costretta su un imbuto a una corsia. Come al solito dopo decenni di burocrazia e ricerca di fondi si parte con i lavori, subito interrotti per ritrovamenti archeologici. Una nave romana. Non ci siamo fatti mancare nemmeno il solito ricorso al TAR del secondo arrivato (Salini). E proprio casualmente grazie al ricorso il Comune ha scoperto di aver affidato la gara a un progetto che non era conforme al bando. La vicenda, come potete leggere nell'articolo linkato, è condita di italici risvolti di corruzione, di giudici rimossi, ecc. Io trovo comunque molto più esilarante che chi bandisce una gara poi non si renda conto che quello che gli viene proposto non è quello che aveva chiesto. In ogni caso è tutto da rifare. E giù soldi pubblici nello scarico. Fa ancora più impressione se si pensa che dall'altra parte della città, per un altro ponte, è successa la stessa cosa. E' la passerella ciclopedonale che doveva scavalcare l'Aniene e portare i pendolari alla stazione metro B1 di Conca d'Oro.  Il comune ha approvato un progetto non conforme alla legislazione vigente. E la quarta ditta in graduatoria ha vinto un ricorso che ha fatto annullare tutto il bando. Il ponte doveva essere pronto con la metro cioé più di un anno fa. Ad oggi tutto ancora tace.
Non va meglio se guardiamo invece i ponti già realizzati. Il Ponte della Musica ad esempio è stato inaugurato due anni fa, già ampiamente in ritardo, ma i lavori per collegarlo alle banchine del Tevere non sono ancora terminati. Un sistema di lunghe rampe di risalita sul lato Montemario e addirittura un "teatro" all'aperto sul lato Flaminio, spacciato come propaggine dell'auditorium e del Maxxi verso il fiume. Che probabilmente tra pochi giorni sarà sommerso dalla prima piena. 
Gli fa buona compagnia il Ponte della Scienza. I lavori qui invece sono finiti, riqualificate le sponde, create le connessioni con gli argini del fiume. Tanto che il ponte, di soppiatto, è addirittura percorribile. Beffa delle beffe però non è mai stato inaugurato.

Piuttosto i solidi maledetti vandali hanno pensato bene di cominciare a distruggerlo prima che sia mai entrato in funzione. E sappiamo bene che "isolamento" equivale a "degrado". E il ponte è più solo che mai. Manca il fondamentale sbocco sulla via Ostiense di cui tante volte ho scritto, che lo rende se non proprio inutile, quantomeno monco. Ci vuole così tanto a dare un'asfaltatina a via di Riva Ostiense? La città delle bici sognata da Marino sembra sempre di più la città del degrado e dello spreco.
Voglio chiudere con un cavallo di battaglia, ne ho parlato fino allo sfinimento ma è una vicenda talmente surreale che non me ne faccio una ragione. Si tratta del Ponte sul GRA per il Filobus della Laurentina. Le palazzine di Fonte Laurentina (Tor Pagnotta 2) non si vendono, Caltagirone non lo fa. Il comune disperato pensa di costruirlo con soldi suoi che ovviamente non ha, per quanto sia oltremodo riprovevole fare un regalo del genere a un costruttore privato miliardario. Ad oggi i poveri abitanti del quartiere e il loro cdq stanno ancora elemosinando attenzione da parte del Municipio sul tema. I lavori per la corsia preferenziale intanto vanno avanti con estremo ritardo sul pur ritardato cronoprogramma. Non ci sono i filobus, non c'è la linea aerea. Quello che procede speditissimo invece è il cantiere del nuovo centro commerciale sulla Laurentina altezza via di Tor Pagnotta. Un altro inutile mostro attira auto a 2km da Euroma2. Alla faccia della crisi e del rilancio del commercio di vicinato.

5 commenti:

  1. Il ponte della scienza è sbagliato nel tracciato. Un ponte avrebbe dovuto esserci circa 200 metri più a sud. Era il ponte progettato 80 anni fa per collegare la circonvallazione Ostiense a Viale Fermi (asse di circonvallazione appositamente costruito è infatti Via Grimaldi).
    Se i ponti in questa città vengono costruiti per Mamme e palloncini McDonald's (vedi ponte delle musica) cosa vuoi che ti dica?
    E del famigerato "Ponte Dante Alighieri" quello segnato da "tuttocittà 1861" che dovrebbe collegare Via Prospero Colonna (portuense) con Magliana e la Vasca Navale?. Pensa l'unico accesso tra Magliana e Portuense è un buchetto sotto la ferrovia per Fiumicino (via di Villa Bonelli a scendere, Via dei Grottoni a salire...)
    E la chiamano "Capitale Europea"...uahauhauhaauhaahhà....

    Tramvinicyus
    appassionato di viabilità e TPL come primi social network della storia.

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  2. E io che pensavo che quel mostro di cemento sulla Laurentina fosse un parcheggio di scambio...
    @TreninoGiallo

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  3. sì anch'io mi ero chiesto cosa fosse il cubo di cemento, spesso ci passo a fianco in autobus per andare al lavoro (a volte prendo una navetta aziendale).
    beh, presumo sia opera di privati.. per come la vedo io, il problema non è tanto di chi costruisce un centro commerciale privato ma di chi lo autorizza e di chi ci va abitualmente.. io personalmente se posso evito volentieri di mettermi in coda in auto per andare ad un centri commerciale..

    a proposito, vorresti inserire il mio neonato blog sperimentale nel tuo molto gradevole blogroll?
    mi trovi qui: http://mobility-roma.blogspot.it/
    grazie
    ciao

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    1. Ciao Paolo grazie per il tuo commento. Ho aggiunto il tuo blog al blogroll.

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  4. Se si deve fare un ponte tra Ostia e Fiumicino lo si faccia ferroviario, per una diramazione della Roma Lido verso l'aeroporto. O magari ciclopedonale, come quello, bellissimo, di Pescara (sì, Pescara!)

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