giovedì 25 agosto 2011

Annunci bollenti


Estate rovente a Roma anche per il futuro della rete metropolitana.
Tre le notizie fondamentali:
  1. La B1 aprirà a Gennaio 2012
  2. E' stata sbloccata la gara per la metro D
  3. E' stato sbloccato anche l'appalto del prolungamento della B a Casal Monastero
Ma non è tutto oro quello che luccica.



La prima notizia è l'unica veramente buona. Cantieri in fase avanzata e preesercizio a Ottobre per i treni sulla diramazione B1 fino a Conca d'Oro la cui apertura sarà una rivoluzione per il quartiere Trieste-Africano, consentendo a migliaia di utenti di arrivare al centro o all'EUR in metro.

La gara per la linea D era stata bloccata dall'autorità di vigilanza sugli appalti pubblici per presunte irregolarità nella procedura di gara stessa. Ora sembra che dopo un anno a esaminare le carte sia tutto a posto. Ricordiamo che si tratta di un project financing di circa 1,5 miliardi che deve anticipare chi si aggiudica la gara in cambio di terreni pubblici su cui costruire, degli introiti della gestione della linea (pubblicità) e di un canone annuo che il comune verserà durante l'esercizio. Ora, uno dei forti dubbi sollevati dalla stessa amministrazione comunale è che il passaggio per il centro città fosse rischioso a causa dei ritrovamenti archeologici e del conseguente aumento di costi e tempi. Tuttavia per procedere con lo stesso bando di gara le aziende concorrenti non potranno stravolgere il tracciato, però, ahinoi, bisogna ricordare che quel bando permette ai concorrenti due cose molto gravi:
1 - la cancellazione di stazioni per risparmiare sui costi e sui tempi (infatti già si parlava di eliminare San Silvestro e Sonnino/Mastai)
2 - la possibilità di costruire in un primo tempo solo la tratta fondamentale (da Fermi a Salario) e in un secondo momento le "estensioni" sud e est ( che però incrociano le altre linee B e B1)

Insomma ci sono tutti gli elementi per un bel pastiche alla romana dove la speculazione edificatoria che ripaga la linea è dietro l'angolo e l'utilità per i cittadini fugge a gambe levate. Il problema è che qui il pubblico è praticamente in mutande di fronte al privato, e per sua stessa scelta. Ad oggi il PF prevede che il comune riscuota le entrate ma versi un canone di disponibilità al gestore di "circa € 147.000.000, e si incrementerà proporzionalmente, man mano che verranno aperte all’esercizio le altre tratte". Inoltre il pubblico(stato/regione/comune) paga metà della linea (circa 1 miliardo e mezzo) e di questi tempi sarà quasi impossibile reperire quei fondi. 
In tutto ciò il comune pensa bene di lasciare ai costruttori la scelta del tracciato e delle stazioni che gli sono più congeniali e infatti già prevede che "L’onere del Canone di Disponibilità sarà parzialmente compensato dagli introiti tariffari della linea D, che rimarranno al Comune di Roma". Siamo all'assurdo.
Per non parlare del fatto che le aree concesse per costruire (e ricavare minimo 1,5 mld di euro quindi non proprio due villette) non saranno per forza di cose contigue al tracciato della metro, passando questa totalmente in aree già edificate. La pianificazione urbanistica è morta e sepolta.
Alla fine di tutto, se mai si faranno la metro D e la tratta centrale della C, ci sarà una nuova Roma, ancora più lontana e non raggiunta dal trasporto pubblico.



Veniamo alla B2, il prolungamento della B a Casal Monastero, che non da migliori garanzie.

Gara aggiudicata un anno fa a una cordata capeggiata da Salini-Vianini, un altro project financing da mezzo miliardo di euro con concessioni edilizie lungo la linea. Subito il ricorso degli altri partecipanti che accuserebbero l'amministrazione di aver optato per un'offerta economicamente peggiore, che prevede una stazione in meno e chiede più diritti edificatori.Queste le notizie che giravano all'epoca dell'apertura delle buste: Bufera su metro B2, cancellata una stazione. Poi una lettera scandalo di Alemanno all'ATI vincitrice in cui si chiedeva di migliorare il progetto. Un atto illegale. Dopo un anno, un giorno qualsiasi d'Agosto l'assemblea capitolina si riunisce e dice che nonostante tutto la B2 la fanno Salini & co. Hanno fermato la gara per un anno per ottenere cosa? Una stazione in meno!
E sul sito del comune si legge:
“La soluzione progettuale”, sottolinea il Campidoglio, “ottimizza i nodi di scambio, collocandoli immediatamente a ridosso del Grande Raccordo Anulare; mitiga l’impatto ambientale, trasferendo la linea totalmente in sotterranea, compreso il deposito; elimina, inoltre, le demolizioni di edifici civili”
Che vuol dire? Semvrerebbe abbiano accorpato Torraccia e Casal Monastero, il che ancora una volta sarebbe lo schifo dello schifo, quasi 4 km e 2 stazioni.

To be continued...

2 commenti:

  1. io penso che il project financing sia di per sé una cosa schifosa.
    poi fatto in italia, ancora di più.
    è come dire: fai quello che vuoi, io ti pago lo stesso.

    RispondiElimina
  2. il PF è uno strumento utile se la progettualità rimane strettamente in mano al pubblico committente e se l'investimento ha un ritorno di per se...certo usarlo per barattare metro (senza fermate) con case è piuttosto snaturante, per usare un eufemismo

    RispondiElimina