martedì 21 gennaio 2014

Il filo(bus) delle speculazioni private e della mala politica

C'era una volta un signore di nome Francesco Gaetano Caltagirone che voleva costruire tante palazzine nell'agro romano appena fuori dal GRA sulla Laurentina. Gli fu detto dal signor Walter Veltroni che si poteva fare sicuramente ma che c'era bisogno prima di un tram per portare le migliaia di nuovi inquilini alla metro B, in attesa del prolungamento della stessa per non ingolfare la Laurentina e per non intrappolare gli abitanti. Strani arcani nelle carte avvennero e del tram si perse traccia, così come della metro. Il tutto si trasformò in un corridoio per filobus pagato con i nostri soldi. Caltagirone ci doveva mettere solo il ponte verso il suo quartiere. Nonostante ciò le case arrivarono e il filobus sappiamo tutti che fine ha fatto. 10-0 per l'interesse dei privati. Quattro anni di cantieri e ancora nulla. A volersi proprio fare del male, guardando all'ultimo cronoprogramma, parola stranamente non più in voga, siamo in ritardo di altri quattro mesi. Abbiamo un po' di pali ma niente linea aerea, niente rotonda a Tor Pagnotta, niente filobus. Mancini per quanto ne sappiamo se ne sta tranquillo in attesa di giudizio e sull'inchiesta per le tangenti è calato il silenzio. Oggi Marino finalmente torna sul problema, come vedete nell'articolo de Il Tempo qui accanto, e promette che entro la primavera Caltagirone comincerà a costruire il ponte sul GRA. C'è da crederci? Espletare una gara d'appalto non è cosa breve, visti gli immancabili ricorsi e i tempi della burocrazia. Comunque sembrerebbe un'ottima notizia. Un nuovo inquietante tassello tuttavia si è aggiunto recentemente al già triste mosaico di questa storia. Nel Notiziario Cantieri pubblicato da Romametropolitane a Dicembre si legge infatti:
Cantiere C (da via Céline a via di Tor Pagnotta): Sono state realizzate: [...] le opere civili stradali a meno degli ultimi 90 m, incompatibili con l’assetto stradale attuale e da realizzarsi a seguito dell’allargamento della sede stradale, ad opera dell’operatore privato Parsitalia
[...]  È stata riconsegnata al Dipartimento una porzione del Cantiere C oggetto dei lavori di indagine e di realizzazione del sottopasso ad opera dell’operatore privato Parsitalia. 
[...] Sono stati installati tutti i pali TE previsti, non interferenti con le opere di competenza della Società Parsitalia (art. 11 PRU)
Cantiere B (via di Tor Pagnotta):Lungo tale tratto di corridoio sono stati posati tutti i pali TE infissi, non interferenti con le opere di competenza Parsitalia di cui sopra.

Poche righe sibilline che a un occhio più smaliziato però dicono molto. Che c'entra adesso Parsitalia (cioé il costruttore romano Parnasi che sta edificando anche quell'orrore chiamato Europarco)? C'entra perché proprio tra le vie Laurentina e Tor Pagnotta sta edificando un nuovo mega centro commerciale più uffici (tra cui la nuova sede del municipio). Il tutto sotto il "filantropico" nome di "Laurentino oltre i Ponti". Il tutto a 2km da Euroma2. Una bella speculazione edilizia. Il cantiere del centro commerciale interferisce con i lavori del filobus che, deduco io, quindi saranno completati solo alla conclusione di quelli del CC? E non si tratta solo di allargare un po' la strada e piantare i pali rimanenti per il filobus, si parla anche di un sottopasso della Laurentina, un'opera complessa e lunga che renderà impossibile l'esercizio del corriodio filoviario per chissà quanti anni a venire. Non c'è che dire. Un progetto nato sotto la stella dell'interesse privato a scapito dei cittadini, passato attraverso lo schifo della politica venduta non poteva finire che schiacciato da un'altra bella speculazione.

1 commento:

  1. ciao, percorro Via Laurentina dopo l'uscita metro praticamente tutti i giorni per andare al lavoro.
    il corridoio della Mobilità? praticamente sempre vuoto, lo usa solo il 797, le altre linee di bus fanno la laterale, non si capisce bene perché.
    la ciclabile sul marciapede "di destra" verso fuori Roma? è un esempio di cosa non fare: promiscua coi pedoni in tutti i tratti, anche alle fermate autobus, gira sulle curve e si interrompe agli attraversamenti e rischia di diventare una vera e propria trappola se non ti fermi completamente per controllare se sta arrivando un mezzo a motore... è veramente desolante. Pianificazione urbanistica questa sconosciuta.
    Per non parlare appunto dei quartieri limitrofi tipo il Papillo.. se abiti lì comprati un auto ogni componente il nucleo familiare..
    Paolo

    p.s. lessi tempo fa un articolo che mi era parso equilibrato e il cui senso era che - a voler concedere che gli amministratori abbiano sempre agito in buona fede- il "combinato disposto" di norme e prassi favorisce comunque il privato a discapito del pubblico. Teniamoci l' (im)Mobilità ...

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