mercoledì 21 maggio 2014

Meritiamo tutto questo: lasciate Piazza Mirti alle macchine!


Questa foto è stata scattata 4 anni fa, nel 2010 durante una visita al cantiere della stazione metro C di Piazza dei Mirti, di cui rappresenta il progetto di sistemazione superficiale. E' stata pubblicata su questo blog il giorno stesso. Non si può dunque dire che quantomeno una "bozza" di progetto non sia noto da tempo. Una versione preliminare di questo progetto era addirittura visibile su questa locandina del 2007, realizzata per l'evento che festeggiava l'arrivo dei cantieri della metro, che hanno trasformato una squallida rotatoria invasa dalle auto in un luogo vivibile, un piccolo parchetto di quartiere, con sotto l'infrastruttura di trasporto più importante in costruzione a Roma. I cantieri sono durati 7 anni, un tempo tutto sommato normale per una metro pesante. E non si può nemmeno dire che non siano state coinvolte le istituzioni locali. Questa delibera del Municipio del 2012 infatti dimostra l'interazione e lo scambio con Metro C SpA proprio al fine di modificare il progetto su indicazione di residenti e commercianti. Perché tutte queste precisazioni? Perché quando leggi articoli come questo http://www.abitarearoma.net/cantieri-metro-c-vederci-chiaro/ ti assale la rabbia. Perché questa non è informazione, è la lamentela del romano medio che non vuole che nulla cambi per poter continuare a lamentarsi. Passi la questione indecente dell'uscita su via delle Tuberose, sulla quale l'autore ha tutta la mia solidarietà. Ma i "dieci anni di cantierizzazione": falso. Sono 7. "una delle opere di trasporto pubblico più costose e incerte al mondo": falso. Si vada l'autore a informare sul progetto del Crossrail, tunnel ferroviario in corso a Londra (15 miliardi di Sterline per 21 km di tunnel) o sulla linea della 2nd avenue di New York (17 miliardi di dollari per 13.7km). "ad oggi non si sa come sarà arredata, di dove riposizioneranno il giornalaio e il chiosco bar": io lo so, mi è bastata una ricerca su Google. 
Ma la frase peggiore è questa: "se ci saranno parcheggi in superficie e a cosa dovranno servire quegli enormi marciapiedi che si delineano sulla piazza e su via dei Platani." Su questo mi arrendo, alzo le mani. Avere sotto casa una nuova linea metropolitana che dall'estrema periferia porta al cuore del centro storico e in futuro ancora oltre, avere una rivalutazione dei propri immobili incredibile, avere un potenziale flusso di turisti che decideranno di albergare a prezzi migliori in una periferia ben collegata, avere un nuovo spazio di aggregazione e riposo in quella che era una squallida rotatoria non basta. Bisogna pensare alle macchine. Sempre e comunque. A che servono quei bellissimi grandi marciapiedi? A niente. Se niente è il passaggio agevole di pedoni, carrozzine, anziani, mamme, una piacevole sosta sotto le alberature di progetto, uno spazio riconquistato alla pedonalità alla socialità alla vita insomma. Senza considerare che davanti all'"enorme marciapiede" che si delinea c'è una scuola, il cui accesso oggi è un passaggio pedonale dove transita una persona alla volta. Quindi più sicurezza anche per i bambini. No. Non importa. Vogliamo i parcheggi e la doppia fila che fa felici i commercianti. I commercianti romani, gli unici a non aver capito che affari d'oro si fanno in una strada, una piazza, un quartiere vivibili a piedi. Che per 3 macchine che possono stare in doppia fila entrano 30 persone, 20 bici. Che magari potrebbero anche mettere dei tavolini fuori. Sia mai. E poi dove parcheggiano? Questa è la mentalità dei romani, questa è la città che meritano. Se fosse vero come dice l'articolo che gli ingegneri di Metro C abbiano fermato i lavori dell'"enorme marciapiede" sarebbe veramente una sconfitta eclatante per la civiltà.

8 commenti:

  1. TOTALMENTE d'accordo con te, su tutto, ma in particolare sul discorso dei marciapiedi e dei commercianti!
    L'unica città al mondo in cui si pensa che per migliorare gli affari sia meglio eliminare tutti i pedoni e lasciare spazio solo alle "maghine"..!!
    IL problema è l'ignoranza, profonda, di questa gente. Gente che non è mai uscita dal Raccordo, che non hai mai visto un documentario su altri paesi del mondo, non hai mai aperto un libro... in poche parole gente che non capisce niente!
    E il risultato di questo è ciò che vediamo ogni giorno davanti agli occhi: una città squallida, sbracata, sciatta...proprio come molti dei suoi abitanti...

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    1. Purtroppo, amico mio, l'unico amaro commento che, da romano, mi riesce di fare è: hai ragione! Appena tornato da Milano, città dove ho vissuto gli ultimi undici anni della mia vita, e visitato le residenze Porta Nuova, il più esteso parco pedonale d'Italia, dove viali e piazze sono state restituite alle persone e sottratte alle "maghine", per la gioia dei commercianti che fanno affari d'oro (negozi di alta moda e profumerie chick, mica cotica). Come vedi non serve andare molto lontano per imparare, basta un treno di 2h40. Alessandro

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  2. "una delle opere di trasporto pubblico più costose e incerte al mondo" non vuol dire LA PIU' COSTOSA.

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    1. Vero. Tuttavia l'ordine di grandezza non è comparabile con le opere di tpl più costose del mondo, noi siamo ancora sui 4 miliardi.

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  3. lo so bene che sono 7 dall'inizio dei lavori..del resto sul cartello cantiere c'è scritto anche il costo dell'opera circa 25 milioni...ma questo lo controlleremo alla fine dell'opera. Sono favorevolissimo agli aumenti degli spazi per mettere in sicurezza i pedoni e un arredo che favorisca la socializzazione. Non sono uno di quegli eterni insoddisfatti brontoloni e si da il caso che in Municipio ho fatto quasi 3 consiliature e ricordo ancora quando votai no a quella concessione del chiosco Bar che fu un'autentica marketta di un Consigliere che purtroppo non è più tra noi da anni. Sono stato un sostenitore di un progetto per la pedonalizzazione di via dei Castani utilizzando a Senso Unico Ninfee e Narcisi per il mezzo Pubblico. Ho avuto il piacere di farmi ricche passeggiate sui marciapiedi più belli delle capitale europee ...ma a quelli non arriveremo sia per la mancanza sempre più marcata del senso civico e sia perchè nel nostro paese chi è chiamato e pagato per far rispettare leggi e regolamenti...Fa Ride !!! Controllo quanto accade sul mio territorio dal vivo e quasi quotidianamente e confermo di non aver visto ne a Londra, ne a Parigi, ne a Lisbona e ne a Berlino (non parlo di Mosca e l'ex Leningrado perche dopo 25 anni ho ancora la bocca aperta) pozzi di areazione e stazioni progettati e realizzati per creare ulteriori problemi in superficie. Dimenticavo: dimmi una sola Piazza realizzata negli ultimi 30 anni che si è rivelato luogo di aggregazione e riposo e soprattutto che abbia ricevuto una adeguata manutenzione e pulizia !!

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    1. Grazie per il commento Alessandro. Comprendo la sua frustrazione. Tuttavia esempi positivi esistono. Mi viene in mente quanto realizzato in Largo Appio Claudio sulla Tuscolana. Un vuoto urbano invaso dalle auto è diventato uno spazio vivissimo, molto frequentato dagli abitanti del quartiere. E' bastata una piccola pedonalizzazione, un arredo urbano decente e un po' di verde. E il tutto si mantiene in buone condizioni proprio per la frequentazione massiccia da parte delle persone che è il milgior deterrente contro il degrado. So che altrove non è così ma può questo scoraggiarci dal disegnare spazi urbani a misura d'uomo o addirittura farci preferire il delirio autocentrico? Non credo. La manutenzione e il rispetto delle regole è uno dei maggiori problemi di questa città ha ragione. Non possiamo arrenderci tuttavia. Perché il degrado genera degrado, non c'è bisogno di citare l'ormai nota teoria della finestra rotta. I cittadini che non vogliono soccombere al degrado ci sono. Bisogna fare leva su queste persone per avere cura degli spazi pubblici. sarebbe molto bello ad esempio istituire con le associazioni locali dei gruppi di volontari che si occupino di una delle piazze che nasceranno sopra le stazioni della metro. Che segnalino i problemi, che stacchino gli adesivi e le locandine, che mantengano ordine per quanto possibile o sollecitino le istituzioni preposte. E se la vivibilità avrà la meglio i vandali e gli incivili si sposteranno altrove, e alla fine non ci sarà più bisogno di questo controllo serrato. Che ne dice?

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  4. A cosa servono i marciapiedi larghi? Siamo a Roma, mica ci passano i pedoni, li riempiranno di bancarelle abusive con i loro bravi furgoni magazzino posteggiato sopra. Vedi quello che è successo attorno a Termini dove hanno riqualificato i marciapiedi.

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  5. DegradoTalenti: hai ragione, e ti dirò che non serve nemmeno andare tanto lontano per toccare con mano quali *affari d'oro* possano fare i commercianti quando restituisci spazio alle *persone* sottraendolo alle "maghine": Milano, residenze Porta Nuova, il più esteso parco pedonale commercial-residenziale mai realizzato in Italia dai tempi dell'automobile. Un capolavoro di architettura moderna, un godibile subquartiere dove vie e piazze sono per le *persone*, le auto il più possibile "föra di bal'!" Tanto ci sono già due linee di metropolitana, un passante ferroviari, numerose linee ferroviarie regionali attestate alla stazione Garibaldi nonché tram e bus che portano lì. E i commercianti ringraziano. Alessandro

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