mercoledì 18 giugno 2014

Roma batte cassa alla Regione per il TPL, bene ma...

fonte: http://www.ilmessaggero.it/ArchivioNews/20130306_metro22.jpg
Marino si impunta e nel piano di rientro del deficit comunale punta il dito contro la Regione Lazio. I finanziamenti per il trasporto pubblico che riceve la capitale sono insufficienti. Si sapeva. Una città con un deficit infrastrutturale pesantissimo che oltre a circa 3 milioni di residenti sopporta un flusso pendolare elevatissimo, un afflusso turistico/religioso tra i più alti del mondo e infine subisce le vessazioni e i disagi delle continue manifestazioni di protesta e non. Dunque è bene che si alzi la voce sulla rimodulazione dei fondi che spettano a Roma Capitale. C'è un ma. Quando si pretendono soldi a fondo perduto in genere bisogna dimostrare che quei soldi servono realmente. Se chiedi di aumentarti la paghetta tuo padre vorrà sapere perché. E soprattutto ti chiederà se per caso non spendi male i soldi che ti da già. Su questo il comune dovrebbe farsi un esame di coscienza. Ovviamente nel piano di rientro è prevista una diminuzione delle spese di Atac e un aumento dei profitti. Come? Ancora non è dato sapere. Per ora stiamo assistendo al taglio e alla rimodulazione delle linee bus "inutili". Non proprio l'inizio migliore per incentivare le persone a utilizzare il mezzo pubblico, tuttavia un passo che se fatto con cognizione può portare benefici. E il resto? I soldi buttati per gli stipendi della parentopoli? Quelli dei dirigenti? Quelli degli appalti gonfiati per pezzi di ricambio e consulenze? Quelli dei biglietti clonati? Quelli persi lasciando entrare in metro chiunque senza ticket e considerando che i controllori sui bus sono l'eccezione e non la regola? I soldi che paghiamo ad Atac anche se sciopera una volta al mese? I soldi delle corse saltate? Spesso tristemente in coincidenza con eventi sportivi di rilievo? I soldi per le emergenze causate dalla manutenzione inesistente? I soldi per i continui guasti e le continue giornaliere interruzioni di servizio? Senza tirare in ballo tutti i costi sociali di un servizio di trasporto pubblico agonizzante come il nostro c'è di che riflettere. L'equazione maggiori fondi = miglioramento del servizio potrebbe non essere così scontata, soprattutto visto che l'Atac ha enormi buchi di bilancio che (noi) dobbiamo ripianare. C'è bisogno di scelte drastiche e impopolari. Non basta più puntare il dito contro gli altri.

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