venerdì 11 maggio 2012

Non c'è pace senza giustizia


Mi perdoneranno gli amici dell'omonima associazione internazionale per i diritti umani se prendo in prestito il loro nome per raccontare la storia di Federico. Scopriranno molte affinità tra le nostre battaglie.
E' il 10 Maggio 2012, un giovedì caldo che già sa di estate. Casualmente è anche il bike2work day, la giornata dedicata al recarsi a lavoro in bici, per promuovere un'alternativa alla schiavitù della macchina. Cosa che Federico fa tutti i giorni, abitando e lavorando a Prati, uno dei pochi quartieri di Roma attraversati da diverse piste ciclabili. Lo fa perché è comodo, veloce, perché non costa niente e ti tiene in forma e poi alla pausa pranzo ti puoi spostare magari per prendere un po' di sole in un parco. Dopo il lavoro Federico deve raggiungere l'associazione dove fa volontariato, rione Monti. Lo spaventa un po' il terribile svincolo autostradale che è Piazza Venezia ma almeno la prima parte del percorso è buona, tutta ciclabile su Via Cicerone. Inforca dunque le due ruote e dopo pochi metri si trova davanti quello che vedete in foto. Un camion che bellamente si è parcheggiato sulla ciclabile per scaricare. Disappunto, rabbia e frustrazione sono i prossimi capitoli di questa storia.

Disappunto
Esattamente 5 giorni prima, esattamente sulla stessa ciclabile, un NCC si era parcheggiata per portare dei turisti in un albergo, sempre mentre passava il nostro protagonista costretto a ingaggiare una specie di duello da Far West con lo spocchioso conducente inamovibile. Ovviamente inutile la chiamata ai vigili quando dopo 10 minuti il criminale se ne va. Stando a loro si dovrebbe fare un esposto per l'occupazione della ciclabile. Secondo i carabinieri invece si può solo sporgere denuncia privata contro la NCC a quel punto. Burocrazia vs Giustizia.
Anche oggi, quindi, di fronte alla stessa scena, Federico non ci sta.

Rabbia
"Sei uno scemo, guarda che ci passavi lo stesso!" gli strilla il camionista.
"Vediamo cosa ne dicono i vigili." rimpalla Federico mentre compone il numero.
Nell'attesa di essere messo in contatto col comando di zona, perché di vigili per strada quando serve non ce n'è mai uno, il camionista prontamente esce dalla ciclabile e si posteggia in doppia fila.
"Ecco adesso si è spostato e...pronto? Pronto??". Hanno attaccato.
Non si arrende. Si lancia verso i carabinieri fermi al semaforo.
"Mi dispiace non è di nostra competenza, deve chiamare i vigili".

Frustrazione
E' normale. E' normale che Federico ora provi odio per il camionista, sfiducia nelle istituzioni, schifo nei confronti di una città in cui la prepotenza e la sopraffazione sono la base della convivenza civile. E' normale che la sua frustrazione monti essendo stato insultato solo per aver seguito le regole e averne richiesto il rispetto. E' normale che si senta solo. 

Federico non sei solo. Ci siamo noi, ci sono i 50.000 dei Fori Imperiali, ci sono tutti quelli che ogni giorno fanno della loro frustrazione un'arma di attrazione di massa. Non smetteremo di informare, di denunciare, di alzare l'attenzione sull'importanza di essere rispettati come cittadini, con il diritto di muoversi, liberamente e in sicurezza.



4 commenti:

  1. La cosa che più da fastidio è sentirsi rispondere: "Sei uno scemo, guarda che ci passavi lo stesso!" da queste scimmie incivili.
    Purtroppo andrebbero cacciati dalle città e lasciati nelle foreste.
    Coraggio, avanti con le bici. Anche io ho iniziato a muovermi in bici ed oltre ad risparmiare tantissimo (con la benzina a 2 EUR, l'assicurazione, il bollo, le multe ed i parcheggi oggi girare in auto è da folli), mi sento in forma e, nonostante queste bestie che ogni tanto si incontrano, molto più rilassato rispetto a quando mi muovevo (si fa per dire) nel traffico con la macchina.

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  2. Ciao, sono Leone, io sono un grande rompiscatole, chiamo sempre i VVUU,non serve a niente ma continuo a chiamarli, la cosa più assurda che mi è capitata è stata quella di vedere una moto parcheggiata davanti all'uscita di sicurezza di una scuola, li vicino c'erano i vigili che il comune manda per presidiare la scuola, ho fatto notare la cosa, chiedendo di far rimuovere la moto, sai che mi hanno risposto??:"non si preoccupi, noi sappiamo fare il nostro lavoro" ho aspettato 1\4 dora e non è successo niente, dopo sono andato via e dopo 1\2 ora sono ripassato, la moto era li, i vigili no, ma non c'era neanche la multa. Io però insisto.

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  3. Voglio essere ottimista.
    Vivo nel quartiere Prati; da altre venti anni sono stata considerata eccentrica perchè ho sempre usato la bicicletta.
    La denuncia che oggi fate già un paio d'anni fa era impensabile. Bisogna insistere trovando anche forme nuove di azione. Buon lavoro a tutti

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  4. mi stupisce e mi sconvolge leggere: "Si lancia verso i carabinieri fermi al semaforo. "Mi dispiace non è di nostra competenza, deve chiamare i vigili".".
    L'art 12 del CdS sancisce:
    "1. L'espletamento dei servizi di polizia stradale previsti dal presente codice spetta:
    [omissis]
    c) all'Arma dei carabinieri;
    [omissis]"
    Sono senza parole!

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