Da prolungamento della metro B, a tram in sede propria, a filobus bimodale, a un troncone monco di preferenziale che dopo 3 anni di lavori non è terminato e soprattutto non raggiungerà il quartiere per servire il quale era stato pensato. Come sappiamo bene il tutto a causa di Caltagirone che non ha avviato i lavori per il ponte sul GRA mentre i soldi delle orribili palazzine di Tor Pagnotta se li è intascati. Ma c'è qualcun altro che forse ha beneficiato del corridoio della mobilità fantasma. Pare infatti, secondo questo articolo di repubblica, che ci sia stata una cospicua tangente di 500.000 euro di cui 150.000 già intascati dall'AD di Eur Spa e "pagati" dalla società che deve fornire i 40 filobus ibridi destinati al corridoio. Insieme, pare, alla garanzia dell'appoggio di Finmeccanica per la poltrona nel prestigioso ente. Condizionale d'obbligo come per qualsiasi indagine in corso ci mancherebbe. Ma lo stato di fatto è sotto gli occhi di tutti. E la guardia di finanza è arrivata fino agli uffici di RomaMetropolitane. Anche tralasciando il pesantissimo risvolto morale di questo e di tutti i recenti scandali relativi a sperperi di denaro pubblico non si può non essere amareggiati per il naufragio anche degli ultimi pochissimi progetti per la mobilità messi in campo dalle amministrazioni precedenti. Quando finirà quest'epoca di degrado morale, quando si ritroverà lo spirito di responsabilità verso una città devastata, quando torneranno in politica idee e azioni che abbiano come unico fine il miglioramento della vita dei cittadini che passa irrinunciabilmente per una mobilità più efficiente e sostenibile?
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