Questa è la settimana europea della mobilità sostenibile. Lo sapevate? No? E' normale. E' la naturale conseguenza del fatto che ai nostri amministratori non frega niente di mobilità sostenibile.
C'è una paginetta sul sito del comune con le patetiche vecchie e scialbe iniziative. Sulla stessa pagina, il comune si auto celebra per, nell'ordine:
C'è una paginetta sul sito del comune con le patetiche vecchie e scialbe iniziative. Sulla stessa pagina, il comune si auto celebra per, nell'ordine:
- Essere stata la prima amministrazione romana a dotarsi di un PSMS, (di cui non è stato attuato nulla e che di sostenibile ha solo il nome)
- Aver incrementato del 50% la rete metropolitana (oltre che falso, sono tutti progetti già avviati in precedenza e abbiamo visto con la B1 come sono stati gestiti. La C non si sa nemmeno se sarà aperta entro il mandato)
- Realizzazione dei Corridoi della Mobilità (da 3 anni è in costruzione metà del tracciato di un singolo corridoio, di cui tutti conosciamo la beffa della mancata costruzione del ponte sul GRA che lo rende di fatto inutile)
- Sviluppo della Rete Tranviaria: qui si vantano di stare prolungando l'8 (lavori partiti con due anni di ritardo e attualmente bloccati a causa di ritrovamenti archeologici), di aver "costruito" il capolinea del 2 (inutile), e di aver riportato il 3 sui binari (dopo sette anni di inattività non è ancora attiva tutta la tratta)
- Sorvoliamo su tutte le altre prese in giro come car sharing, car pooling, bus turistici e hub della mobilità. Hanno almeno avuto il buon gusto di non citare il bike sharing, con le sue postazioni ridotte a parcheggio motorini e le bici tutte distrutte o rubate. Non si sono trattenuti invece dal citare il Piano quadro della Ciclabilità, approvato un anno fa e realizzato allo 0%.
Poiché è piuttosto evidente che tutto ciò non delinea affatto un futuro sostenibile per il trasporto della capitale ma solo la malcelata incapacità gestionale e di visione dell'amministrazione, sulla pagina ufficiale del sito europeo dell'evento si sono ridimensionati e citano solo il Piano Quadro della Ciclabilità più altre iniziative risibili, come il progetto PICA, l'aver consentito il trasporto bici in metro (solo nel weekend) e l'aver indetto un sondaggio sulla mobilità sostenibile (ma quale?!?!). Se ancora non siete con le lacrime agli occhi dalle risate leggetevi il falsissimo elenco che segue e che comincia con la menzogna più grande: aver pedonalizzato Via dei Fori Imperiali. Falsi. Bugiardi. Ipocriti.
Come ribatte a tutto ciò l'avversario numero uno di Alemanno, il presidente della provincia che tanto sbandiera il suo programma green? Niente. Non gli è venuto niente di meglio che un bel proclamone alla Berlusconi: 1000 km di piste ciclabili! Nicola, ascolta. Tu, nonostante tutto, sei la nostra unica speranza. E tutto sommato abbiamo apprezzato il tuo operato, i tuoi hot spot wifi, le tue rotatorie, i tuoi parchi giochi per i bambini, i tetti fotovoltaici per le scuole, la manciata di bici elettriche che hai seminato in giro per roma. Non ti abbassare al livello del tuo avversario che tanto ci pensa da solo a seppellire la sua credibilità. Dimostraci di avere le idee chiare su Roma e la sua area metropolitana, sul fatto che c'è bisogno di una rete metro vera da finanziare magari con fondi europei ma certamente non seppellendo l'agro romano di cemento, che c'è bisogno di una rete tranviaria vera perché abbiamo strade che lo consentono, che dobbiamo disincentivare l'uso dell'auto e far funzionare degnamente i servizi che ci sono già, che c'è bisogno di decoro pulizia e ordine negli spazi pubblici e nei tesori artistici monumentali del territorio. Dimostraci di non voler fare buon viso a qualsiasi gioco come nei 15 anni di governo di centrosinistra. Dimostraci coraggio nelle scelte, anche difficili, di cui la città ha bisogno. Dimostraci di non dover per forza evitare di scontentare le lobbies, i commercianti, i tassisti, Cerroni, gli abusivi, i gladiatori, gli evasori, i politichetti, i benzinai, i nimby, i tredicine, i cartellonari, i parenti, i mafiosi. Se così non fosse, Roma e la sua provincia saranno solo un luogo da cui scappare il più rapidamente possibile.
mettici anche la rebibbia casal monastero. sbandierata come primo esempio di project financing ancora deve essere comunicata una data di inizio lavori. speriamo nei primi mesi del 2013.
RispondiEliminaPurtroppo non basta un paladino della giustizia per cambiare il volto di Roma. Questa città ha bisogno del lavoro congiunto di tutte le amministrazioni (municipali, provinciali, regionali e statali) se vuole veramente diventare una capitale degna di far parte dell'Unione Europea.
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