"Avremo un incontro - dichiara il sindaco - nel quale parleremo anche dell'ipotesi di pedonalizzazione dell'area dei Fori. Fatto questo potremo parlare dei tempi di realizzazione". Un obiettivo che andrà di pari passo con gli altri tre interventi previsti nell'area. "Dovrà essere in sintonia - continua Alemanno - con il restauro del Colosseo che partirà a novembre, la valorizzazione dell'intera zona e il prolungamento della metro C almeno fino a piazza Venezia per evitare una possibile congestione proprio davanti all'Anfiteatro".
Queste le parole di Alemanno rilasciate a Repubblica in un articolo in cui parla dell'incontro col ministro Ornaghi sulla questione del Colosseo. Ovviamente la parte che ci interessa di più è quella che riguarda la metro C. Due parole buttate lì dal sindaco ma che aprono prospettive nuove e inquietanti. Tutti abbiamo sotto gli occhi la clamorosa assenza dei cantieri della tratta T3, San Giovanni-Colosseo per due stazioni. L'ultima promessa di Aurigemma era di vederli aperti entro settembre. Ma ancora non se ne sa nulla. La dichiarazione di Alemanno però fornisce una probabile causa del clamoroso ritardo. Non ci si vuole più fermare al Colosseo ma tirare dritti fino a Piazza Venezia, ipotesi peraltro già ventilata qualche mese fa. C'è da rimanere basiti. Adesso che il CIPE ha approvato il progetto definitivo della tratta T3, che la Corte dei Conti ha dato il nulla osta al piano finanziario, che la Polverini ha versato la parte di fondi regionali mancanti, insomma adesso che non c'è proprio più niente a frapporsi all'apertura dei cantieri dei 2 km più importanti di tutta la linea perché includono lo scambio con la linea B, si vuole modificare il progetto? Il che significa ricominciare tutta la trafila burocratica? E i soldi in più chi ce li metterebbe? Ricordiamo a tutti infatti che all'inizio del progetto della linea C la tratta T3 includeva effettivamente la fermata di Piazza Venezia, che poi fu accorpata alla T2 proprio perché altrimenti il costo già esorbitante non sarebbe stato accettato di buon grado dallo stato. Quindi dopo aver combattuto anni contro i comitati del celio, contro lo stato per diminuire i costi del progetto privandolo di tutte le opere complementari ed essere riusciti a fargli passare tutti i veti ora si vuole buttare tutto al vento. Sarebbe auspicabile che un sindaco degno di questo nome spiegasse ai suoi elettori quali sono le intenzioni dell'amministrazione. perché la linea C non è solo una riga verde tracciata su una mappa. Rappresenta invece una speranza per una mobilità alternativa all'auto per milioni di persone, lavoratori studenti e turisti. E non dimentichiamoci che i 4 miliardi di euro per costruirla sono i nostri.
Piccola riflessione sul costo dei politici regionali. Il Consiglio regionale costa 700 milioni/anno. Possono essere tranquillamente dimezzati. In 5 anni potremmo avere 1.750 milioni che corrispondono alla cifra necessaria per far arrivare la metro C dal Colosseo alla Farnesina. Riflettete gente.....
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