mercoledì 7 novembre 2012

Romanzo Metropolitano

Parlare di metro a Roma è come scrivere un romanzo un po' noir. Con la vecchia signora linea B che ormai si ferma quotidianamente per almeno un'oretta mandando nel pallone la città  succube dei suoi acciacchi.
Parlare di nuove metro a Roma invece è come entrare in un film alla Matrix. Partiamo dalla B1. Aurigemma dice che Jonio, il nuovo capolinea, sarà pronto per Marzo 2013. Mente sapendo di mentire. Guardate la foto a sinistra che rappresenta lo stato attuale del cantiere. Vi pare che possa diventare così in 4 mesi? Tuttavia il nostro caro assessore ha imparato la lezione dalla batosta della B1, ritardata di 6 mesi. Quindi dice che i lavori finiranno a Marzo ma poi l'apertura dipenderà da Ministero, Regione, Ustif e chi più ne ha più ne metta. Facile lavarsene le mani così no? In fondo lui è solo l'assessore ai trasporti della capitale. E lo sarà guarda caso fino a Marzo.

L'assessore prosegue poi con la linea C. Qui la confusione è totale. Nessuna dichiarazione sull'apertura della prima tratta fino a Centocelle, le cui stazioni ormai scintillano sotto gli occhi di tutti ma che secondo il dimissionario ad di Romametropolitane, Bortoli, non potranno aprire prima di Ottobre 2013. Come se non bastasse, sulla fiction cala lo spettro della surreale mancata approvazione del bilancio "di previsione" delle spese comunali del 2012. Cioé siamo a fine anno e non sono state approvate le previsioni di spesa per l'anno in corso. Roba che neanche Spielberg potrebbe concepire. Ancora una volta un ministro deve bacchettare Alemanno. Ma stavolta si rischia di brutto. Ottenuto l'ennesimo rinvio, se non si approva il bilancio entro il 26 Novembre Alemanno va a casa e il comune viene commissariato. Oltre alla figura miserrima ciò significherebbe che svariati milioni destinati tra l'altro alla linea C sarebbero congelati con il rischio di ulteriori ritardi.
I colpi di scena non finiscono qui. Per l'assenza dei cantieri da San Giovanni al Colosseo sembra svelarsi una pista. Gli indizi sono:
 - una seduta del CIPE del 26 Ottobre che non avrebbe approvato la fantomatica rimodulazione dei fondi.
 - L'annosa questione del Colosseo, per la cui salvaguardia si vorrebbe pedonalizzare via dei Fori Imperiali prima dei cantieri.
 -  Il dossier di indagine della Corte dei Conti a dicembre 2011, la relativa risposta di tutti gli enti coinvolti entro 6 mesi e la controrisposta della Corte. Un botta e risposta ad altissima tensione durato un anno. Qui le versioni dei fatti divergono però. Secondo Aurigemma la Corte avrebbe finalmente avallato i costi della Metro C il 13 Agosto. Secondo il Corriere invece la relazione finale della Corte deve ancora essere presentata al Parlamento e al Governo. Un affare di stato insomma.
Di sicuro c'è che la luce in fondo al tunnel ancora non si vede. Perché manca proprio il tunnel.
Aurigemma ci parla anche della fantomatica prosecuzione nel centro storico oltre Colosseo. Non ci sono i soldi, dice. E si sapeva. I costruttori stanno lavorando a un nuovo project financing da presentare al comune visto che il precedente in pratica avrebbe dissanguato le casse pubbliche. Tuttavia l'assessore dice di preferire i fondi pubblici. Grazie. Di tutti i project financing proposti dall'attuale giunta quanti sono andati a buon fine? Ad oggi nessuno. Si sono dovuti arrendere all'evidenza che svendere la città ai privati e sommergerla di cemento per due fermate di metro non vale la pena. E questo ci porta dritti dritti al metafisico capitolo del prolungamento della B oltre Rebibbia. La gara assegnata ormai due anni fa si è clamorosamente arenata in Conferenza dei Servizi. Perché? Sembrerebbe che alcune aree fuori dal GRA che dovevano essere cedute ai costruttori come moneta di scambio siano soggette a un vincolo di inedificabilità totale. Bella scoperta, no? E che tempismo perfetto! Il comune ha pensato dunque di svendere delle aree a Pietralata per colmare il buco di finanziamento. E come si concilia questa colata di residenziale con il nuovo SDO previsto? Nessuno lo sa.

Quali nuovi esaltanti colpi di scena ci riserverà questo Romanzo Metropolitano? 


2 commenti:

  1. Due anni fa avevamo accolto con soddisfazione la notizia dell'avvio dei lavori del prolungamento della metro B da Rebibbia a Casal Monastero. Successivamente le ulteriori notizie ci hanno sempre più proccupato sulla possibilità di dotare Roma di una nuova tratta/metro di quasi 4 km.
    Oggi veniamo a sapere che difficilmente potrà essere realizzata questa tratta di metro secondo le modalità con cui è stata avviata.
    E' ovvio che c'è incredulità per non dire altro.
    Al di là delle responsabilità, che spero saranno individuate, politiche e amministrative di chi ha pensato, promosso e avviato questo assurdo project financing, vorrei fare una domanda anche a coloro che hanno incarichi politici (maggioranza e opposizione) e amministrativi di controllo e che, all'interno delle commissioni politiche consiliari, degli uffici comunali e delle decine di enti,
    hanno avuto l'onere di esaminare il bando pubblicato ben due volte.
    Se è stata seguita una procedura regolare, a cosa sono serviti questi controlli e quali sono state le responsabilità?
    Mi sembra che oggi ci sia la necessità di fare chiarezza; anche in questo caso il sistema politico-istituzionale ha fallito; nessuno può sottrarsi ad una critica severa ache se con responsabilità diverse. Per cambiare il sistema occorre un rinnovamento profondo; nessuno può sentirsi fuori se vuole conquistare la fiducia dei più.

    RispondiElimina