foto di biciroma.it |
Da RomaToday.it:
Garbatella: sul Cavalcaferrovia ci sarà la ciclabile„
Il Cavalcaferrovia, che a breve sarà inaugurato, probabilmente anche in conseguenza dell'eliminazione, ormai quasi certa, delle corsie di traffico riservate ai mezzi pubblici, avrà le sue piste ciclabili.
"BiciRoma è lieta di comunicare il buon esito della riunione odierna che ha stabilito la presenza di corsie riservate ai ciclisti sul nuovo Ponte tra Via Ostiense e Circonvallazione Ostiense.“
"BiciRoma è lieta di comunicare il buon esito della riunione odierna che ha stabilito la presenza di corsie riservate ai ciclisti sul nuovo Ponte tra Via Ostiense e Circonvallazione Ostiense.“
Ora. Non posso che esprimere soddisfazione per la ciclabile. Non posso tuttavia non provare rabbia perché la sua realizzazione posticcia farà più morti che altro (tra incidenti e smog) visto che non è separata dalle auto in alcun modo.
Un dubbio mi sorge. Ma se la corsia per il tpl era nel progetto e la ciclabile no è stato solo un capriccio dei progettisti o qualcuno in comune l'aveva pianificato? E se qualcuno l'aveva pianificato mi aspetto che ci siano stati studi sul traffico, sull'impatto della viabilità nella zona, sulle linee di TPL interessate, sullo spostamento modale dell'utenza. E ora? Dove sono gli studi che dimostrano che la corsia per il tpl non serve più? Qual è la motivazione ufficiale per tale decisione? Ho molta paura nel pensare che la risposta più probabile è che non c'è mai stata pianificazione e visto che i ciclisti oggi (per fortuna) fanno più rumore (e voti) degli utenti del trasporto pubblico il progetto sia stato modificato tutto in corsa alla come viene viene. E se tutto ciò può sembrare un'inezia rispetto agli scandali a cui ci hanno tristemente abituato nella gestione della cosa pubblica, io ritengo che debba quantomeno essere fonte di indignazione. Perché se la corsia preferenziale non fosse mai stata prevista il ponte avrebbe potuto essere meno largo e più leggero dovendo sopportare meno carico, e di conseguenza avremmo risparmiato qualche milioncino, cioé qualche miliardo delle vecchie lire in più nelle nostre tasche. Se vi pare poco.
Un dubbio mi sorge. Ma se la corsia per il tpl era nel progetto e la ciclabile no è stato solo un capriccio dei progettisti o qualcuno in comune l'aveva pianificato? E se qualcuno l'aveva pianificato mi aspetto che ci siano stati studi sul traffico, sull'impatto della viabilità nella zona, sulle linee di TPL interessate, sullo spostamento modale dell'utenza. E ora? Dove sono gli studi che dimostrano che la corsia per il tpl non serve più? Qual è la motivazione ufficiale per tale decisione? Ho molta paura nel pensare che la risposta più probabile è che non c'è mai stata pianificazione e visto che i ciclisti oggi (per fortuna) fanno più rumore (e voti) degli utenti del trasporto pubblico il progetto sia stato modificato tutto in corsa alla come viene viene. E se tutto ciò può sembrare un'inezia rispetto agli scandali a cui ci hanno tristemente abituato nella gestione della cosa pubblica, io ritengo che debba quantomeno essere fonte di indignazione. Perché se la corsia preferenziale non fosse mai stata prevista il ponte avrebbe potuto essere meno largo e più leggero dovendo sopportare meno carico, e di conseguenza avremmo risparmiato qualche milioncino, cioé qualche miliardo delle vecchie lire in più nelle nostre tasche. Se vi pare poco.
E sono due...
RispondiEliminaIl ponte della Musica del Flaminio e il ponte cavalcaferrovia della Garbatella sono stati programmati per il transito dei mezzi pubblici; sul primo transitano solo pedoni, ciclisti e cani non sapendo un eventuale mezzo pubblico dove andrebbe a finire; sul secondo il mezzo pubblico è oggi incompatibile con i ciclisti. Ma ci rendiamo conto in che città stiamo vivendo?
Non solo, sono stati progettati per sostenere delle linee tranviarie! Ad oggi, un miraggio.
Eliminail ponte della musica ha delle potenzialità enormi, che peccato, è collocato infatti vicino ad un quartiere, il Flaminio, che ospita alcune delle strutture più importanti di Roma (MAXXI, AUDITORIUM, PALAZZETTO di NERVI, lo STADIO FLAMINIO e dei progetti futuri) ed è allucinante che non si riesca a dotare di collegamenti veloci un'area che si sta cercando di trasformare a tutti i costi da quartiere dormitorio a quartiere vivo, ma non si riesce a capire che proprio con i mezzi pubblici forse il sogno può diventare realtà, e rendere finalmente il Flamnio un vero punto della cultura e dello sport.
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