Riceviamo e volentieri pubblichiamo, a testimonianza che anche a Roma la consapevolezza della gente sull'urgenza di un'alternativa all'auto è tutt'altro che immatura. A quando anche una consapevolezza politica?
Buongiorno,
[...] propongo una riflessione (accompagnata da concrete proposte) sulla possibilità di utilizzo della bicicletta come mezzo alternativo all'automobile per la mobilità cittadina di Roma.
[...] credo che sia del tutto scorretto, superficiale, insensato... ritenere impossibile l'utilizzo della bicicletta su tutto il territorio del comune! Nella zona di Roma in cui vivo e lavoro (Appio-Tuscolano) ritengo che esistano grandissime potenzialità: i tratti di Via Appia - tra Tor Fiscale e San Giovanni - e di Via Tuscolana - tra Anagnina (metro) e Porta Furba - costituisco due limpidi esempi:
1. La sezione stradale varia tra i 30 mt e i 40 mt (in alcuni tratti);
2. nel secondo caso (Tuscolana) esiste la possibilità di collegamento con la ciclabile limitrofa al Parco degli Acquedotti e quella della P. Togliatti;
3. esistono altre strade secondarie - non piccole, sempre in sostanziale territorio pianeggiante - che potrebbero "ospitare" piste ciclabili di collegamento.
- sono sempre di più i romani che, lodevolmente ma molto pericolosamente, si avventurano quotidianamente in bicicletta sul tratto urbano di via Tuscolana (quella che percorro più abitualmente): tra uno slalom e l'altro contribuiscono individualmente alla cosa più importante: la diffusione di un'idea di mobilità alternativa a impatto zero, mettendo a rischio la propria incolumità fisica. Sono sicuro che tantissimi cittadini farebbero molto volentieri a meno di motorino o macchina per percorrere i 2, 3, anche 4 km che li separano dal posto di lavoro.
- molto spesso si ritiene che le piste ciclabili "rubino" spazio ai parcheggi: niente di più falso! ... oltre che civilmente e logicamente infondato.
La presenza di un sistema razionale di piste ciclabili (anche se limitato ad uno o pochi Municipi) renderebbe il possesso dell'automobile meno stringente, con la conseguenza che il numero assoluto di automobili tenderebbe a diminuire, anche nel breve-medio termine (ci sono studi che confermano quanto scrivo). Lasciando da parte considerazioni che non è possibile approfondire in questa sede, bisognerebbe riflettere sul fatto che a Roma posseggono un'automobile 7 residenti su 10! molto superiori ai 3-5 su 10 di altre capitali europee come Parigi, Londra, Madrid, ecc.
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- l'utilizzo dell'automobile non va certo proibito, ma fortemente scoraggiato! una diminuzione del 20-30%, ad esempio, sarebbe già un grandissimo passo in avanti: si pensi che gli effetti negativi delle emissioni inquinanti nell'aria (oltre che dell'inquinamento "acustico" e "visivo") aumentano esponenzialmente nel caso di traffico congestionato! E' stato calcolato che nel 70% circa dei casi si percorrono in automobile circa 2 km per ogni utilizzo! Non mi sembrano distanze tali da richiedere - in caso di utilizzo della bicicletta - una preparazione fisica da Olimpiadi.
- servirebbe una lotta serrata alla sosta selvaggia su: strisce pedonali, passaggi per disabili, di fronte ai cassonetti della spazzatura, spazi riservati alle fermate dei bus o per il carico-scarico, doppia e terza fila... non sono più tollerabili!
Anche qui si ritiene spesso - sbagliando - che il problema sia interamente dovuto ad una "fantomatica" insufficienza di uomini da assegnare al controllo (i Vigili Urbani: sigh....). Secondo me basterebbe iniziare a fare le multe quando vanno fatte: in caso opposto, come regolarmente avviene, oltre a creare disagi immediati (vedi imbottigliamento continuo), NON si agisce sul fattore "disincentivo" all'utilizzo dell'automobile. Se so (cittadino egoista e incivile) di poter lasciare l'automobile in sosta ovunque, non sarò mai disposto a rinunciare al suo utilizzo... anche per distanze molto brevi (quanto è comodo chiacchierare o chattare al telefonino immerso nel traffico di Roma...!!!!).
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- (domanda per il X Municipio) Perchè il servizio CarSharing non viene esteso al X Municipio? Eppure esiste una delibera comunale che IMPONE ad ogni municipio l'adozione del servizio (http://www.agenzia.roma.it/ documenti/contratti/73.pdf).
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- Altre zone/strade di Roma potenzialmente ciclabili?
La zona tra Stazione Termini e Città Universitaria, Viale Regina Elena, Viale Regina Margherita, Viale Morgagni, Via Nomentana (http://ciclabilenomentana. wordpress.com/), Via Tiburtina, Via Ostiense, Viale Aventino, Viale Giulio Cesare, Viale delle Milizie, ecc.
Infine, alcune considerazioni di sintesi:
UTENZA POTENZIALE di un adeguato sistema di piste ciclabili nella zona dell'Appio-Tuscolano: Almeno 250.000 persone. [forse un po' sovrastimato N.d.R.]
COSTI DI REALIZZAZIONE? Bassissimi (soprattutto al netto dei benefici per la salute).
SPAZIO NECESSARIO? 2 miseri mt!!!! Da sottrarre a costanti parcheggi in doppia fila e marciapiedi tra i 3 e i 5 metri occupati dalle bancarelle dei venditori ambulanti (perchè non creare degli spazi ad-hoc anziché permettere la sosta giornaliera sul marciapiede e immancabile furgone in doppia fila? ah si... I commercianti: sigh.... )
FRASE: "Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta penso che per la razza umana ci sia ancora speranza"(H.G. Wells).
Michele Gianmatteo
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